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Tag: sviluppo

You Is Now: tre mesi a Berlino e 15.000 € seed per le migliori web startup Real Estate e Mobility

You Is Now, acceleratore tedesco di ImmobilienScout24, ha lanciato la sua call for startup per la Class II 2015 del suo programma di accelerazione: la struttura è alla ricerca di startup early stage e web based nei settori Real Estate e Mobility.

Le application on-line sono aperte fino al 18 ottobre 2015 al seguente link: https://www.f6s.com/youisnow-classll2015

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Alle startup selezionate saranno offerti un seed investment da 15.000€ ed un percorso di accelerazione della durata di tre mesi negli office spaces di Berlino, dal 9 novembre 2015 al 9 febbraio 2016, con mentoring e coaching da parte di esperti internazionali.

Il programma di accelerazione ricopre una serie di aspetti fondamentali nel lancio di un nuovo business: product market fit, customer acquisition e fundraising sono alcuni esempi delle tematiche che saranno trattate nei tre mesi a You Is Now.

Inoltre, il percorso prevede, oltre a guest speakers, workshop e office hours con gli esperti, delle lezioni settimanali al Founder Institute Berlin.

Infine, le startup di You Is Now seguiranno un percorso di Pitch Training in vista del Demo Day finale, durante il quale avranno l’opportunità di presentarsi a potenziali partner ed investitori.

Per maggiori informazioni: http://www.youisnow.com/

Napoli, 07/10/2015

Startup e grandi aziende a confronto: puntando a soddisfare il cliente, Davide riesce a vincere contro Golia

Darren Guarnaccia è Chief Strategy Officer per Sitecore, azienda leader globale nel settore del Customer Experience Management: il suo compito è quello di guidare la strategia dell’azienda, plasmare i prodotti in maniera tale da semplificarne la complessità ed offrire al cliente la miglior esperienza possibile.

Alcune settimane fa, il portale Mashable ha pubblicato un articolo di Guarnaccia dal titolo “Size matters: Why it’s better for startups to be David than Goliath”.
Si tratta di un interessante punto di vista che accomuna le startup al piccolo Davide e i grandi colossi dell’industria al gigante Golia: nella leggenda, Davide riesce a vincere la battaglia grazie alle sue tattiche intelligenti fino ad abbattere Golia con una semplice fionda.

Secondo Guarnaccia, le startup devono essere come Davide: con le loro piccole dimensioni e la loro struttura lean e flessibile, devono riuscire a vincere la loro “battaglia” contro la concorrenza grazie ad una buona strategia. Non si tratta, infatti, di dimensioni dell’azienda o di voci di bilancio: ciò che conta davvero è ciò che si fa e come lo si fa.

Da un punto di vista strategico, invece, spesso le startup puntano erroneamente a voler sopraffare i grandi colossi del mercato cercando di imitarli, ricadendo in una vera e propria trappola che li distrae dal vero obiettivo: capire cosa i clienti vogliono, di cosa hanno davvero bisogno.

Una grande azienda, spesso, man mano che cresce su larga scala perde di vista il focus sul cliente: una startup invece, potendo contare su una struttura più piccola e flessibile, dovrebbe concentrarsi proprio sul cliente e sulla sua soddisfazione, anziché sul cercare di imitare i concorrenti di grandi dimensioni.

Vediamo, quindi, i tre consigli che Guarnaccia offre alle startup per abbracciare e far fruttare il vantaggio competitivo derivante dall’essere dei “piccoli Davide”:

1) Rimanere concentrati sulla maniera distintiva in cui possiamo soddisfare il cliente 

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Quando le preferenze del cliente cambiano, una piccola azienda nata da poco riesce a cambiare rotta molto più facilmente di un grande colosso consolidato: la struttura è più snella, l’organigramma e la burocrazia sono meno pesanti. Una startup riesce a cambiare e ad innovare più facilmente ed è per questo che non deve mai perdere di vista le peculiarità che le permettono di soddisfare al massimo i bisogni della sua clientela.

Esempio: Zipcar – Il mercato è pieno di aziende che offrono macchine a noleggio su base giornaliera, ma Zipcar ha capito che molti clienti avevano bisogno di noleggiare un’auto ad ore. Offrendo questo servizio si è differenziata dai concorrenti, basandosi sulla maniera distintiva con cui poter soddisfare i clienti.

2) Domandarsi perché e come 

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Una startup (e, in generale, una piccola azienda) deve affrontare una sfida ben precisa: risolvere in maniera unica ed univoca il più grande problema del cliente. Ecco perché il primo passo è quello di capire qual è il problema da risolvere. Le domande da porsi a riguardo sono essenzialmente due: perché sto creando questo particolare prodotto/servizio? Come questo risolve il problema del mio cliente?

Queste due domande devono guidare l’intera attività di business: ciò significa allineare il team e condurlo il più possibile a contatto con il cliente. Dipendenti e clienti si allineeranno intorno al perché, rafforzando la capacità dell’azienda a trovare il come per raggiungere gli obiettivi di business.

Esempio: Zappos – L’azienda per la vendita on-line di scarpe è nota per la sua cultura aziendale e per la sua struttura piatta, in cui lo scopo è allineare le persone sul come e sul perché.

Rispetto al concorrente Amazon, Zappos rappresenta Davide: ma ciò che la contraddistingue e le consente di avere successo è il suo mettere il cliente al primo posto, concentrandosi sulla sperimentazione di nuovi approcci per soddisfare il cliente. I clienti di Zappos, ad esempio, non erano soddisfatti dalla politica di reso entro 30 giorni: per questo motivo, Zappos li ha accontentati offrendo una politica di reso a 365 giorni.

3) Creare una cultura di empowerment 

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La creazione di una cultura aziendale forte è fondamentale e deve partire dai vertici aziendali: ne è un esempio lampante Bradley Tilden, CEO di Alaska Airlines. Nella sua compagnia aerea, Tilden ha creato una cultura aziendale in cui i dipendenti sono liberi di agire come ritengono più opportuno, senza dover sottostare al permesso di chi è più in alto in gerarchia.

Nelle grandi aziende Golia, i dipendenti diventano dei meri esecutori delle linee guida e delle politiche decise dall’alto. Una piccola startup Davide, invece, è in grado di non sottomettersi a questo tipo di cultura: questo rappresenta un grande vantaggio nella soluzione dei piccoli e grandi “intoppi” quotidiani.

Nel caso di Alaska Airlines, Guarnaccia racconta una sua esperienza diretta come cliente: per un errore della compagnia gli era stato prenotato il volo sbagliato e l’agente al banco check-in non gli ha fatto pagare la tassa per la nuova prenotazione. Molte compagnie aeree, in una situazione del genere, avrebbero fatto pagare al cliente un errore non suo a causa della politica aziendale.

Con la sua politica basata sull empowerment, invece, Tilden dimostra fiducia nei propri dipendenti consentendogli di lavorare in autonomia.

In conclusione, molte startup aspirano a diventare dei Golia: la realtà è che dovrebbero abbracciare i vantaggi derivanti dall’essere un piccolo Davide, potendosi permettere di costruire un prodotto/servizio che soddisfa realmente il cliente ed ispira i dipendenti a lavorare nella maniera migliore.

Per leggere il post originale: http://mashable.com/2015/07/01/startups-david-versus-goliath/#fWqaQpUifOqZ

Napoli, 07/10/2015

StartupBootcamp Barcelona: 3 mesi in Spagna e 15K alle migliori 10 startup in tema Internet of Things e Data

StartupBootcamp Barcelona è uno dei più importanti acceleratori d’Europa con focus su progetti innovativi in ambito Internet of Things & Data. Ancora per pochi giorni, è possibile presentare application al suo programma intensivo (della durata di tre mesi) che si svolgerà presso la sua sede di Barcellona a partire dal 1° dicembre 2015.

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La call è aperta, infatti, fino al 16 ottobre 2015 attraverso il form di iscrizione disponibile a questo link: https://www.f6s.com/startupbootcampiotdata2015

Saranno selezionate le migliori 10 startup early stage, con progetti focalizzati in particolare nei seguenti settori: Public Sector & Cities; Healthcare & Life Sciences; Transport, Logistic, Automotive; Environmental, Renewables, Waste Processing; Home & Garden; Industrial & Manifacturing; Finance & Insurance; Offices & Workplace; Oil, gas; Travel; Utilities; Buildings & Infrastructure; Agriculture; Personal productivity; Media & Entertainment; Construction; Retail.

Inoltre, StartupBootcamp Barcelona segnala nello specifico 9 temi di interesse, da declinare nell’area Data o in quella IoT:

1. Security
2. Analytics
3. Storage
4. Connectivity
5. Hardware
6. Software
7. Infrastructure
8. Platforms
9. Products & Services

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Alle 10 startup selezionate attraverso la call, StartupBootcamp Barcelona offre un percorso di accelerazione trimestrale con coaching, mentorship, workshop e formazione più un premio in denaro (cash) da 15.000€ per ciascun team. In cambio, le startup dovranno assicurare full commitment e frequenza del programma per la sua intera durata e Equity per l’8%. I team selezionati avranno a disposizione uno spazio gratuito di lavoro presso StartupBootcamp Barcelona per i tre mesi del percorso, più altri tre mesi.

Infine, ai vincitori sarà offerta l’opportunità di presentare il proprio pitch nel corso del Mobile World Congress 4YFN e del Demo Day finale del Programma, previsto per il 25 febbraio 2016.

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Per ulteriori informazioni: http://www.startupbootcamp.org/accelerator/internet-of-things-data-barcelona.html

Napoli, 06/10/2015

Startup Tips – Qual è il fattore che distingue una startup di successo da una destinata al fallimento?

Bill Murphy Jr è executive editor per TheMid.com e founder di ProGhostwriters.com e di recente ha pubblicato un post sul portale Inc.com nel quale cerca di trovare la risposta ad una domanda molto interessante: qual è il motivo n°1 per cui alcune startup riescono ad avere successo (e tante altre falliscono)?

Nel suo articolo, quindi, Murphy si propone di mettere in evidenza il più grande ed importante fattore che divide le startup di successo da quelle che non riescono a sfondare sul mercato e lo fa partendo dall’intervento che Bill Gross (imprenditore seriale che ha ideato Idealab) ha tenuto durante una conferenza TED: nel corso del suo intervento, Gross ha analizzato 200 aziende per capire quale fosse il fattore più importante a determinarne il successo o il fallimento.

Gross ha incluso nel suo studio aziende di enorme successo planetario (come AirBnB e YouTube) e, per controbilanciare, aziende che non hanno realizzato fino in fondo le proprie aspettative ed ha analizzato i loro punti di forza in cinque aree: Idea, Team, Business Model, Funding, Timing.

La grande sorpresa nell’analisi dei risultati è stata che, fermo restando l’importanza di tutti e cinque i fattori, il fattore più importante (che rappresenta il 42% della differenza tra successo e fallimento) è stato quello relativo al tempo e alle tempistiche: il Timing.

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Riguardo al Timing, una startup dovrebbe porsi domande come quelle che lo stesso Grass si è posto:

– E’ troppo presto per lanciare l’idea e il mercato non è ancora pronto?
– E’ presto, ma ciò rappresenta un vantaggio ed un’opportunità per “educare” il mercato?
– E’ troppo tardi e ci sono già troppi concorrenti in attività?

A titolo di esempio, Gross ha citato AirBnb e Uber.

Prendiamo innanzitutto l’esperienza di AirBnb: il team aveva un’idea apparentemente folle che ben pochi investitori erano disposti a prendere in considerazione. Inoltre, il team aveva molte risorse e capacità, ma una scarsissima esperienza in tema di leadership. Tuttavia, il servizio è stato lanciato in periodo di recessione economica, quando la gente aveva bisogno di fare soldi extra, ed era pertanto propensa a considerare l’idea di affittare una stanza o un posto letto ad un estraneo.
Considerazioni simili possono essere fatte per Uber: il lancio del progetto è coinciso con un periodo di crisi economica, quando le persone erano propense a guidare la propria auto e portare in giro gli stranieri, guadagnando un po’ di soldi extra.

Le esperienze di AirBnb e Uber sono in netto contrasto con quello che è successo invece a Z.com, società di entertainment on-line cui Gross ha collaborato nel 1999: Z.com partiva con la strada spianata in termini di risorse finanziarie ed accesso ai capitali. Ma ciò non è bastato ad evitare il fallimento.
La causa del fallimento è stata che il lancio è avvenuto troppo presto: almeno cinque anni prima che il problema della visualizzazione dei video on-line fosse veramente risolto. Cosa che invece è accaduta qualche anno dopo con YouTube.

Il consiglio finale per chi vuole lanciare una startup, quindi, è di trovare una grande idea ed un grande team ma, cosa ancora più importante, capire se il mercato ed i consumatori sono davvero pronti ad accogliere il nuovo prodotto/servizio.

Per leggere il post originale: http://www.inc.com/bill-murphy-jr/here-s-the-no-1-biggest-reason-why-some-startups-succeed-and-most-others-fail.html

Napoli, 06/10/2015

La terza call di IMPACT Accelerator: 100K per le migliori startup d’Europa con focus su Mobile Internet

Resterà aperta fino alla deadline fissata per il prossimo 15 ottobre la terza call per Impact, aperta a startup europee con focus sull’area Mobile Internet e progetti sviluppati sulla base della tecnologia FiWare. Possono presentare la propria application startup e PMI o web entrepreneurs (persone fisiche), individualmente e in team.

Le application devono essere inviate entro le ore 13:00 (CET) del 15 ottobre 2015 compilando il form disponibile al seguente link: http://www.fundingbox.com/p/impact-accelerator/

Tra tutte le application presentate, saranno selezionate le migliori 22 proposte innovative, che avranno diritto ad un premio del valore di 100.000€ (di cui 90K funding e 10k in servizi).

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Le startup accelerate da Impact avranno diritto ad un percorso di accelerazione della durata di 6 mesi, erogato da uno degli acceleratori Impact con sede a Parma (b-ventures), Madrid e Barcellona (ISDI).

Il percorso di accelerazione prevede un percorso circolare organizzato in due moduli:

1. Training

Si apre con la fase A, consistente in 50 ore di formazione d’aula face-to-face sui seguenti aspetti di business:

From concept to prototype,
Technology,
Digital marketing & sales,
Company creation,
Funds & exiting

La fase B del modulo di training, invece, è denominata E-Learning e consiste in tre corsi sulle tecniche di e-learning con specializzazione digital, da scegliere in un portfolio composto da 10 possibili opzioni.

La fase C è quella degli Entrepreneur Talks, durante la quale imprenditori di successo condivideranno con le startup di Impact la propria esperienza, offrendo consigli e feedback sui progetti accelerati.

Il modulo di training, infine, comprende la fase D, dedicata agli Start-up Exercises: si tratta di momenti operativi nel corso dei quali le startup, sotto la guida dei mentor, convertiranno le conoscenze ed il know-how acquisito in una reale business experience.

2. Mentoring

Il percorso di mentoring delle startup di Impact prevede il raggiungimento delle milestones fissate nell’arco dei 6 mesi di accelerazione, allo scopo di portare il progetto allo step successivo di sviluppo e crescita.
I mentor offriranno follow-up e consigli sulle seguenti aree del business:

Strategy & Biz Models,
Digital Marketing,
Technology,
Legal,
Investment & Funding.

Oltre al percorso di accelerazione presso uno degli spazi Impact, le 22 startup vincitrici avranno diritto ad un finanziamento da 90.000€ erogato in tre fasi, al raggiungimento di specifiche milestones e secondo il seguente schema in tre fasi:

Fase 1: 25% al termine delle selezioni;
Fase 2: 50% al raggiungimento delle milestones concordate con i mentor (a metà del percorso di accelerazione);
Fase 3: 25% al raggiungimento delle milestones concordate con i mentor in due tranches (10% al completamento del percorso di accelerazione e 15% 6 mesi dopo il completamento del percorso).

Infine, al termine del percorso di accelerazione, le migliori startup avranno accesso ad una Extended Investment Phase con i partner del network internazionale di Impact e con la possibilità di accedere ad ulteriori finanziamenti fino a 250.000€ (a fronte della cessione del 10% in Equity).

Per maggiori informazioni: http://www.impact-accelerator.com/#

Napoli, 05/10/2015

Agevolazioni per startup, imprese e cooperative sociali: è in arrivo il nuovo regime di aiuto del MISE

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 224 del 26 settembre 2015) il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 3 luglio 2015, che prevede un regime di agevolazione alle imprese operanti nella diffusione e rafforzamento dell’economia sociale: l’art. 2 del Decreto, infatti, cita le imprese operanti “per il perseguimento degli interessi generali e delle finalità di utilità sociale”.

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I soggetti beneficiari del regime di aiuto in questione sono elencati all’art. 3 del Decreto:

a) imprese sociali costituite in forma di società (come da decreto legislativo n. 155/2006),
b) cooperative sociali anche non aventi qualifica di imprese sociali (come da legge n. 381/1991 e successive modifiche ed integrazioni),
c) società cooperative con qualifica di ONLUS (ai sensi del decreto legislativo n. 460/1997 e successive modifiche ed integrazioni).

Tra i requisiti previsti dal Decreto per accedere alle agevolazioni, segnaliamo la regolare iscrizione al Registro delle Imprese e l’avere sede legale ed operativa nell’ambito del territorio nazionale.

I programmi di investimento ammissibili alle agevolazioni (art. 4), finalizzati alla creazione o allo sviluppo delle imprese, devono essere:

a) compatibili con le rispettive finalità statuarie,
b) organici e funzionali all’attività esercitata,
c) avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione.

Inoltre, i programmi di investimento dovranno presentare un totale di spese ammissibili compreso tra 200.000 e 10.000.000 di euro, al netto dell’IVA e nel rispetto dei limiti previsti dal regime De Minimis.
In termini di durata, i programmi di investimento andranno ultimati entro i 36 mesi successivi alla data di stipula del contratto di finanziamento (con possibilità di proroga per un massimo di 6 mesi).

Le spese ammissibili al finanziamento sono elencate all’art. 5 del Decreto nel modo seguente:

a) suolo aziendale e sue sistemazioni (nel limite massimo del 10%);
b) fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni (non possono essere presentati programmi composti esclusivamente da spese appartenenti a questa voce);
c) macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
d) programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
e) brevetti, licenze e marchi;
f) formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell’impresa beneficiaria, funzionali alla realizzazione del progetto;
g) consulenze specialistiche, quali studi di fattibilità economico-finanziaria, progettazione e direzione lavori, studi di valutazione di impatto ambientale;
h) oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge;
i) spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità;
l) spese generali inerenti allo svolgimento dell’attività d’impresa (nel limite massimo del 20%).

Le agevolazioni saranno concesse nella forma di finanziamento a tasso agevolato con tasso di interesse pari allo 0,5% annuo, per una durata massima di 15 anni (compreso il pre-ammortamento), con un piano di rimborso a rate semestrali costanti posticipate (al 30/06 e al 31/12 di ogni anno).

Il Decreto prevede una procedura valutativa con procedimento a sportello, secondo le modalità e i termini che saranno stabiliti dal Ministero con successivo provvedimento (pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sul sito web istituzionale del MISE).

Per ulteriori informazioni e dettagli si rimanda alla lettura del testo integrale del Decreto, scaricabile a questo link: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/imprese-sociali

Napoli, 05/10/2015

“Ricerca e Innovazione – Infoday su 1° pillar Horizon 2020” – Appuntamento giovedì 8 ottobre al Palazzo PICO di Napoli

Giovedì 8 ottobre 2015 (a partire dalle ore 10:00 presso il Palazzo PICO di Via Terracina n. 230, Napoli) si terrà l’evento “Ricerca e Innovazione – Infoday su 1° pillar Horizon 2020”, inserito nel programma Inno4SMEdays, nato dall’iniziativa di Sviluppo Campania in collaborazione con Technapoli/APRE Campania, il CNR e l’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Napoli.

L’infoday si concentra sulle tematiche di Ricerca ed Innovazione, previste dal 1° pilastro di Horizon 2020, ed è rivolto a tutti coloro che siano interessati ai temi della ricerca di nuove tecnologie, in particolare nel campo dell’informazione e della comunicazione, e ai ricercatori impegnati in qualsiasi disciplina. Durante l’incontro saranno approfondite le opportunità relative ai programmi FET (Future Emerging Technologies) e Marie Sklodowska Curie Actions.

Il Programma della giornata prevede il susseguirsi dei seguenti interventi:

Ore 10:00 – Introduzione, a cura di Valeria Fascione (Assessore per l’Internazionalizzazione, Start up e Innovazione, Regione Campania)

Ore 10:15Future and Emerging Technologies (FET) e Marie Sklodowska Curie Actions (MSCA) 2016 – 2017, a cura di Maria Pia Pettinaroli, Capo Settore Unità Fostering Novel Ideas: Fet – Open, Research Executive Agency – Commissione Europea

Ore 11:15Opportunità per ricerca e innovazione: il programma H2020 FET e MSCA 2016 – 2017, a cura di Daniela Corda, Direttore Istituto Biochimica delle Proteine CNR Napoli e Rappresentante italiano del Comitato ERC/MSCA/FET in Horizon 2020

Ore 11:45Punti di forza delle proposte finanziate nel primo biennio e le raccomandazioni agli applicanti, a cura di Gianluigi Di Bello, Punto di Contatto Nazionale FET, APRE Bruxelles

Ore 12:15Le Opportunità della Programmazione Nazionale per la Ricerca, cura di Fabrizio Cobis, UFFICIO VII Promozione e incentivazione della specializzazione, cooperazione e coesione territoriale della ricerca, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ore 12:45I servizi di APRE Campania per la partecipazione ad Horizon 2020, a cura di Marco Matarese, Consorzio Technapoli. Coordinatore APRE Campania

Ore 13:00Best Practice: MSCA Research and Innovation Staff Exchange RISE “Il progetto SUPERCONCRETE”, a cura di Marco Pepe, Dipartimento di Ingegneria Civile, Università degli Studi di Salerno

Dalle 14:00 in poi, inoltre, “Ricerca e Innovazione – Infoday su 1° pillar Horizon 2020” prevede la possibilità di incontri one-to-one con gli esperti di APRE Campania.

Per partecipare a “Ricerca e Innovazione – Infoday su 1° pillar Horizon 2020” o per prenotare un incontro one-to-one con gli esperti di APRE Campania, bisogna scaricare e compilare la scheda di registrazione ed inviarla all’indirizzo e-mail promozione@sviluppocampania.it

Le schede di registrazione sono scaricabili al seguente link: http://www.sviluppocampania.it/risorse/view/580/ricerca-e-innovazione-infoday-su-1-pillar-horizon-2020-gioved-8-ottobre-2015

Come per ciascun evento del programma Inno4SMEdays, saranno attribuiti tre crediti validi per la formazione dei Dottori Commercialisti.

Napoli, 02/10/2015

Appathon 2015: da UniCredit un montepremi da 18.000€ per una maratona da 24h di sviluppo app fintech

UniCredit lancia il contest “Appathon 2015”, una maratona di 24 ore che si svolgerà il 7-8 novembre a Milano aperta a team composti da App Developer, Web Designer e Marketing Specialist con un progetto per lo sviluppo di un’app focalizzata nel settore finanziario.

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Nello specifico, Appathon 2015 prevede tre tipologie di sfida:

1. Customer Centric Wallet: app in grado di arricchire e migliorare l’attuale esperienza di pagamenti mobile, con nuove funzionalità da implementare su devices quali Apple Watch, New Samsung Gear, dispositivi indossabili Android. La sfida consiste nel riuscire a sviluppare nuove informazioni e funzionalità aggiuntive per smart watches, come ad esempio la possibilità di trasferimento di denaro.

2. Social Media & UniCredit Mobile Banking: si tratta di creare nuove soluzioni per integrare i pagamenti mobile con i più importanti social network, da implementare attraverso app mobile (iOS e Android) sia per smartphone che per Apple Watch. Da tenere in considerazione nello sviluppo delle app le limitazioni imposte dalla normativa sulla privacy e sulle informazioni sensibili.

3. Value Added Services: si tratta di implementare nuovi servizi “a valore aggiunto”, che non siano strettamente inerenti il settore bancario, da affiancare a quelli dello stesso genere che UniCredit offre attualmente ai propri clienti. Ad esempio, esiste attualmente un servizio attraverso il quale i clienti UniCredit possono accedere alle offerte immobiliari e sottoscrivere un mutuo. Le soluzioni dovranno essere app mobile (iOS e Android) per Apple Watch, New Samsung Gear, dispositivi indossabili Android.

La partecipazione ad Appathon 2015 è aperta a team composti da un minimo di tre fino ad un massimo di 5 membri, che dovranno essere maggiorenni e residenti in Italia.
Le domande di partecipazione possono essere inviate entro la deadline fissata al 18 ottobre 2015, compilando il form di iscrizione disponibile al seguente link: https://www.appathon.eu/it/applynow.html

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UniCredit selezionerà 25 team per partecipare all’Appathon 2015, che dovranno sviluppare nel corso di 24 ore un’app inerente una delle tre sfide esposte in precedenza. Le app andranno sviluppate in uno dei tre seguenti sistemi operativi: iOS, Android, Windows Mobile.

La Giuria di Appathon 2015 sceglierà i tre vincitori del contest sulla base di criteri inerenti l’innovazione, la user experience, il graphic design, l’attinenza al tema prescelto e sulla base di una valutazione di tipo tecnico.

Ai tre team vincitori di Appathon 2015 anrà un montepremi in denaro di 18.000€ così suddiviso:

1° Team classificato: 10.000€
2° Team classificato 6.000€
3° Team classificato: 2.000€

Inoltre, per tutti i team partecipanti al contest che rispettano i requisiti di partecipazione, è previsto l’invito ad una serie di incontri informativi propedeutici alle selezioni per il Programma UniCredit Startlab Fintech Accelerator.

Per maggiori informazioni: https://www.appathon.eu/it.html

Napoli, 02/10/2015

Codemotion Milan 2015 – La call per startup hi-tech è aperta fino al 26 ottobre

Si terrà il 20 e 21 novembre 2015 la nuova edizione di Codemotion Milan, tra le maggiori conferenze in Europa dedicata al tech e alle nuove idee, progetti e professioni dell’ICT. Si tratta di un evento in cui sviluppatori, ingegneri, startup e aziende ICT italiane e internazionali potranno incontrarsi e confrontarsi, nel corso di un programma che prevede workshop, pitching session, keynote e laboratori.

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Per l’edizione 2015 di Codemotion Milan, inoltre, è prevista una call for startup nata dalla collaborazione con PoliHub: fino al 26 ottobre 2015 sarà possibile presentare la propria candidatura per un desk gratuito nelle due giornate della conferenza. Il form di iscrizione è disponibile qui: https://codemotionrome.wufoo.com/forms/z123xupu1ji85ik/

La call per Codemotion Milan 2015 è aperta a startup hi-tech con un fatturato inferiore ad un milione di euro, che siano alla ricerca di uno sviluppatore e/o di altre figure professionali da assumere all’interno del team.
Saranno selezionate 20 startup che avranno diritto ad un mini-desk gratuito per le giornate del 20 e 21 novembre, posizionato all’interno dell’area dedicata alle startup di Codemotion Milan.

Oltre al mini-desk, le 20 startup selezionate potranno usufruire di:

3 ingressi gratuiti per altrettanti membri del team,
pubblicazione del logo della startup sul sito web della manifestazione,
totem/wall con il logo della startup all’interno dell’area startup,
possibilità di presentare il proprio pitch nella Startup Arena.

Per maggiori informazioni: http://milan2015.codemotionworld.com/startups/

Napoli, 01/10/2015

Bethnal Green Ventures: aperta la call per l’acceleratore londinese – 15k e 3 mesi a Londra per le startup selezionate

Resteranno aperte fino alla deadline del 19 ottobre 2015 le application per il Programma di Accelerazione Winter 2016 di Bethnal Green Ventures, acceleratore con sede a Londra specializzato in startup technology-based “in grado di cambiare il mondo”.

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Possono partecipare alla call (compilando il form disponibile a questo link) team informali e startup già costituite da tutto il mondo, con progetti innovativi e tecnologici in uno dei seguenti ambiti:

Health: progetti in grado di contribuire alla riduzione dei costi di assistenza sanitaria attraverso soluzioni tecnologiche ed innovative; nuove possibilità di assistenza sanitaria preventiva; intervento precoce attraverso i test, lo screening e le consulenze; accesso all’assistenza sanitaria; etc.

Education: progetti in grado di sfruttare le opportunità delle nuove tecnologie nel campo dell’istruzione e dell’educazione, per riorganizzare il sistema in maniera più efficace ed efficiente riducendo i costi e migliorando i risultati.

Sustainability: progetti su tematiche della sostenibilità ambientale, come la riduzione delle emissioni di gas serra, il miglioramento della gestione delle risorse, la riduzione degli sprechi, l’incremento della resistenza ai cambiamenti climatici, etc.

Democracy & Society: progetti nei quali la tecnologia sia in grado di contribuire alla costruzione di nuovi modelli democratici, che accrescano il livello di inclusione e collaborazione dei cittadini al processo decisionale e nel rapporto con le istituzioni (aumento della partecipazione, miglioramento delle interazioni istituzione-cittadino, incremento della trasparenza, etc).

Tra tutte le application pervenute, Bethnal Green Ventures selezionerà le migliori 30 proposte che saranno invitate a Londra tra il 17 e il 20 novembre 2015 per approfondire la conoscenza del team e del progetto, attraverso interviste face-to-face della durata di 30 minuti ciascuna.

Al termine delle selezioni, BGV sceglierà tra le 10 e le 15 startup che avranno accesso al programma di accelerazione trimestrale dell’inverno 2016, in partenza l’11 gennaio 2016 per chiudersi il 1° aprile 2016.
Tra i punti-cardine del Programma BGV Winter 2016, segnaliamo: Team Updates e Office Hours settimanali con i mentor, lezioni settimanali dedicati alla Pitch Practice, workshop su tematiche dell’imprenditorialità innovativa e il Demo Day finale, di fronte ad un pubblico di potenziali partner ed investitori.

Le startup selezionate per il Programma di Accelerazione BGV Winter 2016 avranno inoltre diritto ad un finanziamento pari a 15.000 sterline, a fronte della cessione del 6% in Equity.

Per maggiori informazioni: http://bethnalgreenventures.com/

Napoli, 01/10/2015

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