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Tag: startup

Consigli alle startup: come implementare un’efficace strategia di PR fin dalle prime fasi di attività

Shana Starr è Managing Partner presso la LFPR, società di comunicazione globale che si occupa di consulenza in materia di public relations nel settore sanitario, tecnologico e finanziario. Di recente, Entrepreneur ha pubblicato un suo articolo dedicato al tema delle public relations per le startup, nel quale l’autrice offre alcuni consigli ai founder per gestire al meglio questa delicata attività del business.

Le public relations sono infatti un’attività centrale per qualsiasi azienda, ma diventano a maggior ragione di fondamentale importanza in una startup che, all’inizio del suo percorso, deve impegnarsi a fondo per far conoscere il brand, ottenere l’attenzione dei media e guadagnare punti in termini di riconoscibilità e diffusione.

Esistono però delle strategie utili che una startup può adoperare nelle public relations, che Shana Starr elenca nel modo seguente:

1) Be Ready (State pronti)

Il primo passo è essere pronti: se il prodotto non è ancora nella sua versione migliore, non sarà possibile ricevere buone recensioni e difficilmente la stampa parlerà bene di voi. Non c’è niente di peggio, secondo l’autrice, che una cattiva pubblicità da parte dei media: occorre quindi assicurarsi di essere davvero pronti prima di implementare una strategia di public relations.

2) Stabilite la vostra identità

Prima di dire al mondo chi sei, occorre assicurarsi di saper rispondere a questa domanda. Per stabilire l’identità della propria startup, occorre porsi alcune domande: Quali sono i vostri valori? In cosa consiste esattamente la vostra cultura aziendale? Cosa vi differenzia dai concorrenti? State facendo qualcosa che nessun altro ancora fa? Cosa vi rende unici?
Le risposte a queste domande forniscono la precisa identità di una startup: se non siete sicuri delle risposte, è possibile chiedere agli altri come vi vedono. Anzi, può essere molto utile porre queste domande a più persone e prendere nota delle risposte. Se ci sono troppe risposte diverse, vuol dire che la startup ha qualche problema: bisogna risolvere il problema di identità prima di passare allo step successivo, ossia prima di poter raccontare la vostra storia.

3) Condividete la vostra storia

Imparare a comunicare al meglio la storia della propria startup è parte integrante dell’attività di public relations. Dopo aver stabilito la propria identità, è necessario iniziare a lavorare sulla storia, sul racconto della propria startup. Avere una storia da condividere consente alla startup di distinguersi agli occhi dei media, di potenziali investitori e del target di riferimento: diventa quindi fondamentale raccontare chi siete e come avete iniziato.
Lo storytelling consente non soltanto di arrivare più facilmente ai potenziali clienti, ma renderà molto più difficile che le persone si dimentichino di voi.
La storia della startup andrà diffusa sui social, nelle newsletter, durante le interviste, in tutte le opportunità che i founder avranno di parlare in pubblico.

4) Assicuratevi di che il CEO abbia visibilità

Il CEO o il founder di una startup è il portavoce dell’azienda, e svolge pertanto un ruolo fondamentale nel plasmare l’immagine della società, del brand, della cultura. Per questo motivo, lui (o lei) devono essere accessibili, visibili al pubblico: ciò si traduce in una presenza attiva sui social, un rapporto positivo con i media e la capacità di condividere al meglio la storia della startup. La visibilità del CEO consente di accrescere la credibilità e la leadership nel settore, e aiuta anche in termini di networking, rendendo più facile avvicinare le persone giuste per espandere il business.

5) Non sottovalutate l’importanza dei social media

Posizionare il brand in modo che sia al di sopra dei concorrenti è un lavoro impegnativo, lungo e che comprende molte attività differenti. Tra queste, non bisogna mai sottovalutare l’importanza di una strategia social, per rappresentare al meglio il brand, la cultura e i valori della vostra startup.
Secondo Shana Starr la strategia social è fondamentale fin dalle primissime fasi di attività dell’azienda: implementarla in fase early stage significa costruire la propria identità e credibilità nel settore di riferimento, avere la possibilità di raccontare la propria storia e identificare il CEO come opinion leader.
Bisogna quindi dedicare il tempo necessario ai social, impegnarsi direttamente nelle relazioni con fans e followers, rispondere alle domande, condividere informazioni e coinvolgere la community nelle conversazioni.

6) Assumete qualcuno se avete bisogno di aiuto

Nelle fasi iniziali di startup può essere difficile attuare delle forti strategie di public relations: il consiglio dell’autrice è quello di assumere, se necessario, un professionista del settore. La persona scelta per ricoprire il ruolo deve essere entusiasta del progetto, del prodotto o servizio offerto, della vision aziendale: in questo modo, sarà in grado di comunicare in maniera davvero efficace la startup all’esterno. Un professionista del settore PR, quindi, sarà in grado di mettere in atto in maniera ottimale tutti gli step elencati, assicurando una strategia di PR che sia veramente utile alla startup.

Per leggere il post originale di Shana Starr: http://www.entrepreneur.com/article/235339

Napoli, 24/07/2014

CISCO e Pioneers scelgono le migliori startup per il percorso di accelerazione CISCO EIR a Vienna

Il programma di accelerazione CISCO EIR (Entrepreneurs in Residence) arriva per la prima volta in Europa grazie alla collaborazione con Pioneers Festival: si tratta di un’iniziativa destinata a idee ad alto potenziale innovativo in fase early stage che mette in palio tra i 5 e i 10 percorsi per startup, di durata semestrale e ospitati in una struttura localizzata a Vienna.

La selezione per CISCO EIR EUROPE è aperta a startup nei seguenti settori:

– Internet of Everything
– Sicurezza
– Big Data/Analytics
– Smart Cities

E’ già possibile inviare la propria application attraverso il sito internet del Pioneers Festival (application congiunta per CISCO EIR e Pioneers Challenge). Il link di riferimento è: http://pioneers.io/festival/startups/applications

CISCO e Pioneers selezioneranno i migliori progetti che parteciperanno al Pioneers Festival di Vienna (29 e 30 ottobre 2014). Nel corso dell’evento internazionale saranno proclamati i vincitori, che avranno diritto ad un semestre di accelerazione con il programma CISCO EIR (in partenza a gennaio 2015), che prevede:

– supporto finanziario,
– spazi di coworking,
– tool software di base,
– collaborazione con esperti CISCO in materia di sviluppo prodotti e engineering.

Per maggiori informazioni:

Napoli, 23/07/2014

Data Pioneers Startup Competition 2014: le migliori idee innovative data-based ai Data Days di Berlino

Anche quest’anno Berlino ospiterà, nei giorni 1 e 2 ottobre, i Data Days 2014: una conferenza internazionale (in lingua inglese) organizzata da nugg.ad, società di digital marketing di Deutsche Post DHL dedicata ai più recenti trend nel mondo dei dati e al loro impatto sulla società.

La seconda edizione dei Data Days berlinesi ha un focus particolarmente incentrato sulle startup: nella due giorni di conferenze si alterneranno grandi speaker internazionali per seminari e workshop sugli aspetti più importanti relativi alla gestione, organizzazione e ottimizzazione dei dati. L’evento, inoltre, rappresenta un’interessante occasione di networking a livello internazionale per i suoi partecipanti.

Nell’ambito dei Data Days 2014, nugg.ad ha lanciato la call per la Data Pioneers Startup Competition: dedicata alle migliori startup con idee e progetti innovativi di business basate sull’utilizzo dei dati, Data Pioneer 2014 offre l’opportunità alla startup vincitrice di entrare a far parte dell’ecosistema di nugg.ad (con un supporto sia finanziario che in termini di expertise).

Per partecipare alla call di Data Pioneers Startup Competition 2014, occorre inviare un abstract del progetto all’indirizzo e-mail pioneers@data-days.com entro il 1° settembre 2014: è preferibile allegare all’abstract della documentazione dettagliata e un business plan.

Tra tutti i progetti pervenuti, saranno selezionati i finalisti che presenzieranno ai Data Days 2014: nella giornata del 2 ottobre i finalisti presenteranno i propri progetti data-based di fronte alla Giuria (ciascun team avrà a disposizione 10/15 minuti).
I migliori tre progetti, scelti dalla Giuria dei Data Days, entreranno a far parte del “Promotion Programme”.

Il Promotion Programme è il percorso di incubazione per startup di nugg.ad, che offre possibilità di finanziamento fino a 100.000 euro, la possibilità di entrare a far parte di un network internazionale di esperti, partner, media e il supporto di un team di oltre venti mentor esperti in svariate aree di interesse per i business innovativi (aspetti tecnici, legali, di marketing, etc.).

Per maggiori dettagli, il Regolamento di Data Pioneers 2014 è disponibile qui: http://www.data-days.com/data_pioneers_factsheet_2014.pdf

Per saperne di più sui Data Days 2014 (Berlino, 1-2 ottobre): http://www.data-days.com/

Napoli, 23/07/2014

Ricerche di mercato e potenziali clienti: quali sono gli errori più frequenti dei founder prima di lanciare il prodotto di una startup?

Eli Portnoy è stato CEO e co-founder di startup come ThinkNear e ha esperienze lavorative in aziende di successo come Amazon. Di recente ha pubblicato un interessante post su Forbes, dedicato ai più frequenti e costosi errori che molti startuppers fanno all’inizio della propria attività imprenditoriale: lo spunto per l’articolo nasce da un suo incontro con il founder di una startup, finanziata da un VC, che si dichiarava profondamente sorpreso per il fatto che il suo prodotto non sembrava essere in sintonia con le esigenze del mercato.

Nonostante avesse, in precedenza, parlato a lungo con molti potenziali clienti, che avevano espresso pareri positivi sul prodotto della sua startup, una volta sul mercato le vendite faticavano a decollare: purtroppo, afferma Portnoy, questa situazione è piuttosto comune tra le startup. I founder, rinfrancati dalle reazioni positive dei potenziali clienti, si sentono sicuri di avere un prodotto di valore, ma si scontrano con una realtà differente una volta sul mercato.

Secondo l’autore, come spesso accade in molti altri ambiti, lavorare sodo non basta se non si lavora anche in maniera intelligente: parlare con molti potenziali clienti può essere uno spreco di tempo e di risorse se non si pongono le domande giuste. Ci sono infatti alcuni problemi “tipici” quando una startup affronta le ricerche di mercato:

1) Leading Questions

Si tratta di domande che potremmo definire “allusive”, nel senso che la maggior parte dei founders di una startup sono talmente convinti che le loro idee siano entusiasmanti da incappare nell’errore di non chiedere ai potenziali clienti se l’idea è buona o meno, bensì fanno domande che sono utili soltanto a convalidare le loro convinzioni. A volte si pongono domande troppo generiche, senza approfondire ulteriormente la questione, con il risultato che il potenziale cliente risponde semplicemente con un “sì” che può indurre il founder a credere che la persona intervistata vorrà acquistare il suo prodotto.

2) Dirty Lab

Quando gli scienziati conducono degli esperimenti in laboratorio, non tengono conto di alcune variabili. Spesso, gli imprenditori si comportano in maniera simile, conducendo le ricerche di mercato in modo tale da non rappresentare effettivamente la realtà, ma eliminando alcune variabili.
Ad esempio, si può evitare di menzionare fattori come il prezzo o l’impiego di tempo, che rappresentano invece delle variabili fondamentali nella decisione di acquisto di un potenziale cliente. In assenza di considerazioni su questo tipo di variabili, è facile per il cliente affermare che acquisterebbe il prodotto: bisogna quindi fare attenzione alle variabili da inserire nelle domande della ricerca di mercato.

3) Agreement Bias

Un terzo aspetto fondamentale che l’autore mette in evidenza è il fatto che, spesso, le persone si preoccupano di comportarsi in modo tale da rendersi gradevoli agli occhi degli altri. A volte è più facile dare una risposta positiva, che faccia piacere all’interlocutore.
Ecco perché bisogna considerare, quando si fa una ricerca di mercato, che spesso un potenziale cliente indeciso preferisce dire di essere interessato ad un prodotto piuttosto che deludere un founder, entusiasta della propria startup.

In conclusione, Portnoy offre alcuni spunti su come ottenere un buon feedback dai potenziali clienti intervistati prima del lancio. Il consiglio è quello di simulare una vera e propria vendita, andare sul mercato e cercare di vendere il proprio prodotto. Non interpellare i potenziali acquirenti chiedendo un feedback, ma semplicemente presentargli il prodotto.
Se sono entusiasti, chiederanno di iscriversi alla landing page per acquistare il prodotto quando sarà sul mercato. E nulla, afferma l’autore, dice che esiste un mercato per un prodotto più della conferma che c’è qualcuno pronto ad acquistarlo.

Per leggere il post originale, il link di riferimento è: http://www.forbes.com/sites/eliportnoy/2014/07/21/costly-mistakes-almost-every-entrepreneur-make/

Napoli, 21/07/2014

Eventi per startup e innovazione in Campania: fino al 25/07 i workshop di Giffoni Innovation Hub sulla cultura digitale

Giffoni Innovation Hub è un’iniziativa nata all’interno di Giffoni Experience che rappresenta il punto di contatto tra tecnologia e creatività: si tratta di uno spazio di condivisione, coworking, innovazione e networking dedicato a idee, progetti e startup nel settore della cultura digitale.

A partire da oggi, 18 luglio, e fino al 27 Giffoni Innovation Hub diventerà luogo di aggregazione per i giovani talenti che avranno l’occasione di confrontarsi con mentor, potenziali partner e investitori, aziende e altri innovatori. Inoltre, è previsto un’interessante programma di open workshop a ingresso gratuito su temi interessanti per le startup digitali in ambito culturale: digital fabrication, crowdfunding, storytelling digitale sono solo alcuni degli aspetti che saranno approfonditi negli incontri previsti fino al 25 luglio a Giffoni.

Il Programma dei workshop di Giffoni Innovation Hub prevede:

SABATO 19/07 (ore 10:30 – Antica Ramiera) “Digital Fabrication: nuova creatività e opportunità di innovazione”: a cura di Amleto Picerno Ceraso – Mediterranean Fablab e Roberto Liberti – ffDesign;

DOMENICA 20/07 (ore 10:30 – Antica Ramiera) “Il Digital Storytelling di Out of Water”: a cura di Alessandra Grassi, Alice Tomassini, Lucia Marengo e Chiara Battaglioni;

DOMENICA 20/07 (ore 11:30 – Antica Ramiera) “Nuovi linguaggi digitali: i percorsi educativi di Coderdojo”: a cura di Agnese Addone e Caterina Moscetti – Coderdojo;

LUNEDI 21/07 (ore 10:30 – Antica Ramiera) “Drone Experience: strumenti innovativi di comunicazione visiva e marketing territoriale”: a cura di Mattia D’Agostino, Marco D’Agostino – Drone Experience, Jacopo Gubitosi – Giffoni Innovation Hub e Marco Fronza – Giffoni Media Service;

LUNEDI 21/07 (ore 15:30 – Convento di San Francesco) “Il mercato delle Web Series”: a cura di Maximiliano Gigliucci – Roma Web Fest, Gabriele Niola, Ferdinando Carcavallo e Carlo De Cristofaro – “The last Samuchef”;

MARTEDI 22/07 (ore 10:30 – Antica Ramiera) “L’INAIL a sostegno delle imprese e del lavoro”: a cura di dott.ssa Donata Volino – Dirigente Sede Inail Salerno, Dott.ssa Stefania Petrossi – Processo Prevenzione INAIL Salerno, Dott. Sergio Sinopoli – Con.t.a.r.p. Inail Direzione Regionale Campania, Dott. Arsenio Pandolfo – Processo Prevenzione, Inail Salerno e Ing. Marco Santonastasi – Giffoni Innovation Hub;

MERCOLEDI 23/07 (ore 10:30 – Antica Ramiera) “Innovazione sociale e nuove professioni: il paradigma della identità rurale 2.0”: a cura di Silvia Velo – Sottosegretario all’Ambiente, Alex Giordano – Ninja Marketing, Francesco Paolo Innamorato – Campania Eco Festival e Michele Sica – Rural Hub. Modera la dott.ssa Donatella Cisotta, esperta di green economy.

Per maggiori dettagli sugli argomenti trattati nei singoli workshop di Giffoni Innovation Hub, è possibile consultare il programma di ciascun evento a partire da questo link: http://www.giffonifilmfestival.it/giffoni-innovation-hub/item/1975-worhshop.html

Napoli, 18/07/2014

Google Ventures e Seedcamp: due nuovi fondi di investimento in arrivo per le startup europee

Negli ultimi giorni sono ben due le buone notizie per le startup europee in cerca di finanziamenti: Google Ventures e Seedcamp metteranno a disposizione dell’ecosistema europeo i propri fondi di investimento per i migliori imprenditori del Vecchio Continente. In entrambi i casi, le decisioni sono motivate dalle grandi potenzialità intraviste nel settore dell’imprenditorialità innovativa in Europa.

Google Ventures ha infatti annunciato alcuni giorni fa il lancio del proprio fondo di 100 milioni di dollari dedicato a startup europee nel settore hi tech. Il fondo dovrebbe rappresentare un primo passo del progetto di investimento di Google in Europa: per sottoporre i progetti, come consiglia Wired in questo articolo, è fondamentale mettersi in luce agli occhi di Google sfruttando al massimo il passaparola on-line, in particolare sui social network.
Inoltre, è consigliabile presenziare agli eventi che Google organizza in diverse città, per farsi conoscere e iniziare ad accedere al network del colosso americano. Al momento non è ancora stato pubblicato un calendario di eventi in Europa.

La seconda buona notizia proviene invece dall’acceleratore londinese Seedcamp, che ha annunciato il suo nuovo fondo da 30 milioni di euro, anche questo destinato a startup europee.
Il fondo è finanziato da investor provenienti da Cina, Russia, Europa (tra cui si segnala EIF – European Investment Found) e dalla Silicon Valley: in questo modo, si assicura alle startup finanziate da Seedcamp l’accesso a una rete di contatti globale.

Il nuovo fondo di Seedcamp avrà un focus particolarmente incentrato su startup dei settori Fintech, Internet of Things e Marketplaces. Grazie a questo fondo, Seedcamp si prepara a finanziare le migliori startup in Europa con ampie possibilità in termini di crescita e di scalabilità, applicando ancora una volta il metodo fondato su tre pilastri: Network, Learning e Capital.

Il “metodo Seedcamp” consiste infatti in un primo finanziamento seed (massimo 75.000$) con un percorso trimestrale di accelerazione e l’accesso al network globale di investitori, mentor, partner a disposizione delle startup.
L’apprendimento, in particolare, non si ferma però ai tre mesi di accelerazione: Seedcamp crede fermamente nel processo di apprendimento continuo, con una consulenza per i founder e i loro team che non si ferma alla fine del percorso di accelerazione ma prosegue per tutto il periodo di crescita e sviluppo della startup.

Per maggiori informazioni, i comunicati stampa di Google Ventures e Seedcamp sono disponibili ai seguenti link:

http://googleblog.blogspot.it/2014/07/google-ventures-invests-in-europe.html
http://seedcamp.com/seedcamp-launches-30m-fund/

Napoli, 18/07/2014

BCFN YES! 2014, il concorso dedicato a studenti under 35, mette in palio un premio da 10.000 € per il miglior progetto innovativo nel campo della sostenibilità alimentare

BCFN YES! 2014 è il Concorso della Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition dedicato alle giovani idee nel campo della sostenibilità alimentare: in linea con le tematiche di Expo 2015, si propone di raccogliere le migliori competenze qualificate all’interno del mondo universitario, favorendo un approccio multidisciplinare a progetti presentati da studenti di qualsiasi facoltà e grado (compresi i dottorandi) che non abbiano ancora compiuto il 35° anno di età al 30 novembre 2014.

La partecipazione è aperta a singoli o team (composti da un massimo di tre persone) con idee progettuali in una delle tre seguenti categorie:

1) Healthy Lifestyles: idee incentrate sulla lotta al problema dell’obesità e delle altre patologie legate alla malnutrizione, attraverso la promozione di stili di vita e comportamenti alimentari sani, con particolare focus sull’importanza dell’attività fisica.

2) Sustainable Agriculture: progetti finalizzati a conciliare la produzione alimentare per una popolazione in crescita con le tematiche di difesa dell’ambiente, delle risorse naturali e delle culture locali.

3) Food Waste: idee progettuali con lo scopo di ridurre gli sprechi di cibo che si verificano in tutte le fasi della filiera produttiva agroalimentare, intervenendo sia sui processi di produzione e distribuzione che sui comportamenti delle persone.

Per partecipare a BCFN YES! (Young Earth Solution) occorre caricare la propria idea sulla piattaforma http://www.bcfnyes.com/ entro il 31 luglio 2014: la domanda di partecipazione e la documentazione allegata dovranno essere redatti in lingua inglese.

Tra tutte le idee pervenute, la Giuria selezionerà entro il 15/09/2014 le 10 finaliste sulla base dei seguenti criteri:

– Impatto dell’idea progettuale;
– Originalità e Innovatività;
– Concretezza e Fattibilità.

I 10 team finalisti potranno partecipare al Sesto Forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione che la Fondazione BCFN organizza a Milano il 3 e 4 dicembre 2014: entro il 15/10/2014 sarà necessario caricare sulla piattaforma una presentazione e un video di presentazione dell’idea progettuale, che saranno esaminati dai coach di BCFN per eventuali modifiche e miglioramenti.

Durante la prima giornata del Forum (3 dicembre) i 10 team finalisti potranno effettuare la propria presentazione (tempo massimo 10 minuti) di fronte alla giuria e al pubblico presente, e la Giuria sceglierà il miglior progetto che sarà il vincitore di BCFN YES! 2014. Sarà inoltre premiato il progetto “best on web”, ossia quello che avrà ottenuto il maggior numero di preferenze attraverso la piattaforma web tra i 30 migliori progetti messi on-line a partire dal 1° ottobre.

Il vincitore di BCFN YES! 2014 riceverà un premio di 10.000 € a sostegno della realizzazione della propria idea progettuale.

Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura del Bando scaricabile al seguente link: http://www.bcfnyes.com/bando.php

Napoli, 18/07/2014

European Youth Award 2014: un contest internazionale per giovani europei con progetti innovativi nel settore della Digital Creativity

Resteranno aperte ancora per pochi giorni, fino al 21 luglio 2014, le candidature per partecipare al Contest internazionale “European Youth Award 2014”, dedicato ai giovani talenti creativi under 30 (nati dopo il 1° gennaio 1984) provenienti da uno degli Stati membri dell’Unione Europea con un progetto innovativo di Digital Creativity in ambito sociale.

European Youth Award 2014 nasce da un’iniziativa del Consiglio Europeo con il patrocinio UNESCO e UNIDO ed è collegata all’evento internazionale EYA Festival, che quest’anno sarà ospitato in Austria dalla città di Graz, dal 19 al 21 novembre 2014.

Le proposte progettuali per EYA 2014, presentate individualmente o in team, dovranno rientrare in una delle seguenti categorie:

1. Healthy Life (fitness, nutrition, healthcare): questa categoria è dedicata a progetti incentrati sul benessere fisico e sull’aiutare le persone a migliorare le proprie condizioni di salute, allo scopo di vivere una vita felice e soddisfacente. La scelta di riservare una categoria ai progetti Healthy Life nasce dall’attuale situazione della popolazione europea, nella quale sono in crescita malattie come obesità, diabete, disturbi metabolici. Le iniziative rientranti in questa categoria possono riguardare, ad esempio, dispositivi medici smart, o possono essere finalizzate ad accrescere la consapevolezza dell’importanza dello sport e dell’esercizio fisico per il benessere.

2. Smart Learning (education, e-skills, open science): lo scopo delle proposte di questa categoria è quello di trovare nuovi approcci creativi ai temi dell’apprendimento e dell’istruzione. La situazione in Europa presenta infatti forti tassi di abbandono nell’istruzione superiore e universitaria. Tra gli esempi rientranti in questa categoria, corsi di formazione ad accesso libero, iniziative per diffondere le competenze nell’ICT, o a sostegno dello scambio internazionale delle conoscenze, progetti per la diffusione e il sostegno della ricerca scientifica, soluzioni open-access per l’istruzione.

3. Connecting Cultures (arts, games, diversity): rientrano in questa categorie progetti digitali caratterizzati da un approccio creativo alla cultura contemporanea. Il motto della categoria Connecting Cultures scelto dagli organizzatori di EYA 2014 è “United in diversity”: è possibile combinare aspetti relativi alla programmazione, all’arte, alla musica, in modo da preservare usanze e tradizioni e, allo stesso tempo, creare comunicazione interculturale. La categoria comprende anche app, giochi, performances interattive, e-music e digital art.

4. Go Green (energy, resource management, sustainability): i progetti di questa categoria devono prevedere soluzioni ecocompatibili a beneficio del nostro pianeta. Si tratta quindi di innovazioni green, con un impatto positivo sull’ambiente, che favoriscano un atteggiamento responsabile e sostenibile verso la natura. Tra gli esempi di progetti rientranti in questa categoria, quelli per la conservazione della biodiversità, per l’aumento dell’efficienza energetica, lo sfruttamento delle risorse rinnovabili, la gestione del ciclo dei rifiuti.

5. Active Citizenship (free journalism, open government, social cohesion): si tratta di una categoria dedicata a progetti che mettono in risalto le ingiustizie e si impegnano per combattere l’esclusione sociale. I progetti di cittadinanza attiva cercano di superare le discriminazioni di età, sesso, razza, etnia; incoraggiano la partecipazione politica; creano condapevolezza sul tema dei diritti umani.

6. Money Matters (financial literacy, employment, smart consumerism): si tratta di soluzioni per l’alfabetizzazione finanziaria ed economica, per combattere la povertà, favorire il consumo intelligente e combattere la disoccupazione, in particolare quella giovanile. L’innovazione nel settore economico può essere rappresentata da progetti di commercio sociale, o iniziative per migliorare l’ecosistema startup, o ancora progetti incentrati sul crowdfunding e il microcredito.

7. Future Living (e-mobility, urban development, sustainable tourism): raccoglie le proposte progettuali innovativa in tema di mobilità, sviluppo urbano, turismo sostenibile, smart cities, agricoltura sostenibile. Le soluzioni saranno utili soprattutto per le regioni europee in ritardo nella crescita economica, consentendo di affrontare il problema dell’esodo della forza-lavoro.

Tra tutte le proposte pervenute, che dovranno essere inviate on-line previa registrazione al link http://register.icnmdb.at/EYA/2014/ (entro la deadline fissata per il 21/07/2014), saranno selezionate le migliori tre per ciascuna delle sette categorie.

I tre finalisti di ciascuna categoria avranno la possibilità di partecipare all’EYA Festival 2014, durante il quale presenteranno le proprie idee innovative ad una platea internazionale di esperti del settore, ricevendo analisi approfondite e consigli per lo sviluppo dei progetti. Inoltre, l’EYA Festival 2014 rappresenta un’importante occasione di networking con speakers e opinion leader dell’innovazione a livello internazionale, e con altri giovani innovatori provenienti da tutta Europa.

Per maggiori informazioni sul Contest European Youth Award 2014: http://www.eu-youthaward.org/content/eya2014-your-timeline-action-38220140129
Per maggiori informazioni sul Festival European Youth Award 2014: http://www.eu-youthaward.org/content/festival-2014-win-knowledge-and-friends

Napoli, 17/07/2014

Opportunità per giovani innovatori under 28: sei premi da 5.000 € con il concorso Cedacri Young Lab

Sono aperte le selezioni per la seconda edizione del Concorso “Cedacri Young Lab“, organizzato dal Gruppo Cedacri (con trentennale esperienza nello sviluppo di soluzioni di outsourcing per banche, istituzioni finanziarie e aziende) in collaborazione con l’Università di Parma.

Cedacri Young Lab nasce come un’opportunità di crescita per giovani innovatori: il Concorso è infatti riservato a studenti, neo-laureati e dottorandi di qualsiasi facoltà delle Università italiane, che non abbiano compiuto i 28 anni di età entro il 31/12/2014 e non abbiano in essere contratti di lavoro.
La partecipazione può essere sia individuale che in team, costituiti da massimo 3 componenti.

Le idee progettuali partecipanti a Cedacri Young Lab dovranno focalizzarsi sullo sviluppo di soluzioni e/o prodotti innovativi in grado di migliorare la qualità dei servizi offerti alle persone, di rendere più efficiente l’organizzazione e rafforzare la competitività delle imprese: saranno infatti valutate sulla base di criteri di innovazione, originalità, facilità di applicazione e impatto.

Per iscriversi alle selezioni, i partecipanti dovranno prima di tutto registrarsi al portale www.cedacri.it, nell’area dedicata a Cedacri Young Lab. In seguito alla registrazione, sarà possibile compilare il modulo di iscrizione on-line (tra le informazioni richieste, il curriculum vitae, il titolo dell’idea, un abstract di massimo 100 pagine).

La call di Cedacri Young Lab resterà aperta fino al 12 ottobre 2014.

La Commissione di Valutazione sceglierà le 6 migliori idee (tre delle idee finaliste dovranno essere scelte tra quelle provenienti da studenti, neo-laureati e dottorandi dell’Università di Parma).

I 6 team finalisti saranno invitati a presentare le proprie proposte progettuali durante l’evento finale “Forum Cedacri Young Lab”, che si terrà nella sede di Cedacri a Collecchio il 21 novembre 2014.
Per i 6 progetti selezionati è previsto un premio di 5.000 € ciascuno, da destinare alla realizzazione del progetto.

Per maggiori informazioni, per scaricare il Regolamento e per iscriversi a Cedacri Young Lab: http://www.cedacri.it/cedacri/it/newsroom/Young-Lab/

Napoli, 10/07/2014

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