Loading...

Tag: sostenibilità

Intesa Sanpaolo Startup Initiative lancia la nuova call internazionale per startup nel settore FoodTech

Intesa Sanpaolo, nell’ambito della sua StartUp Initiative, ha lanciato una nuova call internazionale per la ricerca delle migliori startup tecnologiche nei settori Agriculture, Food & Beverage, Packaging: è possibile inviare la propria candidatura entro il 20 luglio 2014.

Le idee imprenditoriali, innovative e tecnologiche, candidabili alla Call for FoodTech Startups di Intesa Sanpaolo dovranno prevedere un progetto afferente ad una delle seguenti categorie:

– Tecnologie innovative per l’agricoltura e la produzione alimentare;
– Sostenibilità ambientale;
– Qualità, Sicurezza, Tracciabilità dei cibi;
– Salute, Benessere, Diete speciali, Nutraceutica;
– Packaging innovativo;
– Distribuzione digitale, Marketing, HoReCa.

Tra gli obiettivi dei progetti imprenditoriali, la call si sofferma in particolare su alcuni temi centrali nel settore FoodTech: si va dalla riduzione dell’impatto ambientale, al garantire sicurezza e qualità dei prodotti, alla tutela della salute del consumatore, senza dimenticare aspetti legati al marketing e alle logiche distributive.

Per partecipare alla Call for FoodTech Startups di Intesa Sanpaolo è necessario compilare l’apposito form disponibile al seguente link: http://www.startupinitiative.com/mysui/registration/new_startup.html

Oppure, inviare un business plan o un executive summary all’indirizzo e-mail startup@intesasanpaolo.com.

Come accennato, la deadline è fissata al 20/07/2014.

Le migliori startup selezionate dal team di Intesa Sanpaolo Startup Initiative avranno la possibilità di partecipare al percorso di accelerazione che partirà nel mese di settembre a Milano. In particolare, il percorso si svolgerà nelle seguenti fasi:

Boot Camp for Entrepreneurs (13 e 14 settembre – Milano): si tratta di due giornate di investor readiness coaching a cura degli angel investor californiani di INcube Srl;
– Una sessione personalizzata gratuita di coaching one to one (di persona o da remoto), focalizzata sul pitch (dal 15 al 19 settembre);
– Partecipazione al Deal Line-Up del 23 settembre (Milano), durante il quale saranno selezionate le startup finaliste per il ‘FoodTech Open Innovation Day’ del 25 settembre (Milano), evento conclusivo cui sarà presente una platea di potenziali investitori finanziari e industriali.
– Possibilità di ottenere visibilità e opportunità di business development per Expo 2015.

Per maggiori informazioni: http://www.startupinitiative.com/en/news-events/press-releases/call_for_foodtech_startups.html

Napoli, 14/07/2014

WE – Progetti delle Donne: premi fino a 40.000 € per le migliori idee di impresa proposte da imprese femminili con progetti in linea con Expo Milano 2015

WE – Women for Expo, in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture, ha indetto il concorso dedicato a startup e idee imprenditoriali proposte da talenti femminili denominato “WE – Progetti delle Donne”: l’obiettivo del concorso è quello di individuare e premiare i progetti imprenditoriali proposti da donne dell’intero territorio nazionale che siano in linea con i temi chiave di Expo Milano 2015.

WE – Progetti delle Donne è aperto a imprese femminili (composte per almeno il 60% o i 2/3 da donne) in via di costituzione o di nuova costituzione:

– le imprese di nuova costituzione devono avere sede legale in Italia e non aver ancora conseguito ricavi alla data di presentazione della domanda di partecipazione;

– le imprese in via di costituzione dovranno essere costituite entro la scadenza dei termini per presentare la domanda di partecipazione (31/10/2014). Sono ammesse le titolari di Partita IVA registrate in Italia che abbiano conseguito ricavi su base annua non superiori a 10.000 €.

Per concorrere a WE – Progetti delle Donne, bisogna che le proposte imprenditoriali siano innovative e che facciano riferimento al tema principale di Expo Milano 2015, sintetizzato nello slogan “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.
Tra i numerosi settori di riferimento elencati dal Regolamento del Concorso, ricordiamo: Dietetica, Agroalimentare, Packaging, Trasporto e Logistica, Bio-tecnologie, Riciclo delle acque, Educazione e Formazione, Benessere e fitness, Turismo, Eventi culturali.

Le candidature potranno essere presentate singolarmente o in forma associata entro le ore 18:00 del 31 ottobre 2014, compilando il form disponibile on-line al link dedicato all’iniziativa dalla piattaforma Ideatre60: http://wepadiglioneitalia.ideatre60.it/bandi/we-progetti_delle_donne

Un’apposita Commissione di Valutazione sceglierà i migliori progetti sulla base dei seguenti criteri:

a) Empowerment
b) Innovazione
c) Sostenibilità
d) Impatto
e) Comunicabilità

Per le migliori tre idee progettuali, WE – Progetti delle Donne mette in palio i seguenti premi:

1) Primo classificato: 40.000 € a fondo perduto;
2) Secondo classificato: 30.000 € a fondo perduto;
3) Premio Vivaio: 10.000 € a fondo perduto, dedicato al miglior progetto proposto da imprenditrici under 35.

Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura del testo integrale del Regolamento: http://wepadiglioneitalia.ideatre60.it/upl/ckuploads/files/Regolamento_WE-Progetti_delle_donne.pdf

Napoli, 04/07/2014

Scintille 2014 mette in palio fino a 7.500 € per le migliori idee innovative che mettono in campo l’ingegneria

A partire dal 10 luglio saranno aperte le candidature per partecipare a Scintille 2014, il concorso indetto dal Consiglio Nazionale degli ingegneri dedicato alla ricerca delle migliori idee innovative “che possano divenire scintille propositive per generare progetti concreti di sviluppo”.

Le idee dovranno interpretare il ruolo dell’ingegneria come strumento per migliorare l’ambiente, la sicurezza, la qualità della vita attraverso l’introduzione di un’innovazione (un nuovo prodotto o servizio, una soluzione innovativa che cambi o migliori significativamente prodotti o servizi già esistenti).

Tra gli ambiti di riferimento segnalati dal Bando di Scintille 2014, elencati a titolo esemplificativo e non esaustivo, ritroviamo:

– Sicurezza del territorio,
– Trasporti e mobilità,
– Architettura sostenibile e materiali,
– Patrimonio culturale,
– Scuola,
– Tecnologie welfare e inclusione,
– Salute,
– Semplificazione,
– Gestione delle risorse idriche,
– Domotica,
– Smart Grids,
– Cloud Computing,
– Waste Management.

Il concorso è aperto alla partecipazione di singoli o team. Nel primo caso, il proponente dovrà essere un ingegnere iscritto all’Ordine, mentre in caso di team multidisciplinare è necessario che almeno uno dei membri sia iscritto all’Ordine degli Ingegneri e assuma il ruolo di Capogruppo.

Le idee proposte per Scintille 2014 dovranno coinvolgere sia discipline esterne che almeno due dei seguenti settori di attività dell’ingegneria:

a) ingegneria civile e ambientale
b) ingegneria industriale
c) ingegneria dell’informazione

Sarà dato particolare risalto alle idee e ai progetti multidisciplinari, che coinvolgano aspetti di altri settori come l’economia, l’amministrazione, la medicina, etc.
In ogni caso, il criterio prioritario di valutazione delle idee progettuali sarà quello di concreta realizzabilità.

Per partecipare è necessario inviare la propria candidatura dal 10 al 25 luglio 2014 seguendo la procedura on-line rintracciabile al seguente link: http://www.cniscintille.it/partecipa/
Oltre alla domanda di partecipazione, la documentazione da allegare consiste in un abstract della proposta e nella presentazione (massimo 8 slide).
A scelta dei partecipanti sarà inoltre possibile integrare la documentazione con un video della durata massima di 3 minuti.

La Giuria sceglierà i tre migliori progetti sulla base dei seguenti criteri di valutazione:

a) innovatività, originalità e validità; b) coerenza; c) utilità; d) fattibilità e sostenibilità realizzativa; e) multidisciplinarietà, trasversalità e integrabilità.

I premi previsti per i tre vincitori di Scintille 2014 sono: 7.500 euro per il primo classificato, 2.500 euro per il secondo classificato, 1.000 euro per il terzo classificato.

Per maggiori dettagli, si rimanda alla lettura del testo integrale del Bando: http://www.cniscintille.it/wp-content/uploads/2014/06/bando.pdf

Per informazioni: http://www.cniscintille.it/

Napoli, 01/07/2014

Wind Startup Award: opportunità per idee innovative dalla competition di Wind Business Factor

Wind Business Factor ha lanciato la call per l’iniziativa dedicata ad startup, imprese e idee imprenditoriali ad alto potenziale innovativo e valore sociale Wind Startup Award, che offre ai partecipanti opportunità di visibilità e occasioni di formazione e supporto per la crescita dei propri progetti.

La partecipazione a Wind Startup Award è riservata ad aspiranti imprenditori (singoli o in team) e liberi professionisti (con partita IVA) in possesso di un’idea di impresa innovativa da realizzare, oppure a imprese già esistenti in fase di startup (costituite dopo il 01/01/2010).

Le idee candidabili devono presentare almeno uno dei seguenti requisiti: innovazione di prodotto, innovazione di processo, sostenibilità del prodotto/servizio.
Inoltre, Wind Startup Award è aperto alle idee appartenenti non solo ai settori hi-tech e digital, ma anche a progetti inerenti i settori più rappresentativi del Made in Italy (tra cui food, moda, design, turismo, ecc) e dell’Innovazione Sociale (tra cui Green&Clean Tech, Mobilità sostenibile, Education, Salute, ecc).

A seconda del settore di riferimento, i progetti saranno riferiti ad una delle tre differenti categorie previste da Wind Startup Award e i partecipanti sceglieranno per quale di esse concorrere:

Digital Innovation: idee che sfruttano in maniera innovativa le nuove tecnologie (Web, Social, Mobile, ecc), idee creative nei settori Life Science, Bio-Tech, Clean-Tech;

Italian Innovation: prodotti/servizi innovativi nei settori della Moda e dell’abbigliamento, dell’Arte e dell’Artigianato, del Design e dell’arredamento, dell’Alimentazione e del food & wine, della Cultura e dell’informazione, del Turismo, ecc;

Social Innovation: prodotti/servizi a supporto dell’innovazione sociale (istruzione, integrazione, inclusione, salute, sviluppo culturale) e/o della sostenibilità ambientale (mobilità, riciclo, smart city).

Per candidarsi bisogna iscriversi al sito internet dedicato all’iniziativa (http://www.windbusinessfactor.it/award) entro le ore 17:00 del 30 settembre 2014.
Dopo l’iscrizione sarà possibile scegliere la categoria di partecipazione ed effettuare la candidatura, creando un Profilo Idea o un Profilo Startup e caricando un video (della durata massima di 5 minuti) e una presentazione del progetto (della lunghezza massima di 10 slide).

Fino al 1° ottobre 2014 saranno aperte le votazioni on-line: almeno due dei 10 candidati finalisti saranno infatti selezionati tra quelli che avranno ricevuto il maggior numero di preferenze on-line dalla community. Gli altri finalisti saranno invece scelti da un apposita Commissione Tecnica.

I 10 progetti finalisti saranno affiancati da un coach o mentor di Wind Business Factor che aiuterà il team a perfezionare il progetto imprenditoriale: al termine del periodo di affiancamento saranno selezionati i 5 finalisti che parteciperanno, entro il 30 novembre 2014, all’evento finale (Investor Day o Investor Meeting) di incontro con un panel di investitori (VC o Business Angel), manager, imprenditori ed esperti del settore.

Durante l’evento finale saranno scelti i 3 progetti vincitori di Wind Startup Award: i tre vincitori avranno diritto ad un pacchetto gratuito per un anno di telefonia Wind Business, con prodotti e servizi di TLC fisso, internet e mobile.

Inoltre, almeno uno dei tre vincitori dovrà appartenere alla categoria Social Innovation e otterrà un premio del valore di 5.000 euro.
Gli altri due vincitori avranno invece diritto ad una borsa di studio per la Startup School di Mind The Bridge in Silicon Valley.

Per maggiori informazioni, per candidarsi e per scaricare il Regolamento di Wind Startup Award: http://www.windbusinessfactor.it/award

Napoli, 26/06/2014

Consigli per startup: cinque elementi fondamentali per costruire un business di successo

John Orcutt è CEO di Pie Digital ed esperto di startup tecnologiche in Silicon Valley, con oltre 25 anni di esperienza in grandi aziende americane. Recentemente ha pubblicato un articolo per il magazine on-line WeWork, incentrato sul tema dei segnali che lasciano trasparire che una startup è sulla buona strada per raggiungere il successo sul mercato.

Naturalmente esistono alcuni indicatori per misurare il successo di un business, come il dimensionamento del mercato o il rispetto della tempistica prevista nel business plan: ma oltre a questi indicatori, l’autore indica altri cinque elementi comuni che nella sua esperienza ha riscontrato nelle startup di successo.

1) Il talento giusto

In qualsiasi settore, per qualsiasi tipo di attività, il punto di partenza migliore è avere il talento giusto nel team. Ecco perchè è importante controllare attentamente il “track record of success” del candidato (valutando il CV prestando particolare attenzione ai risultati tangibili e misurabili ottenuti dal candidato), e valutando aspetti come l’energia, la passione e “la chimica”: bisogna tener conto anche della prima impressione, dell’intuito che ci consiglia se il rapporto lavorativo può avere successo.

Alcune domande utili da porre al candidato prima dell’eventuale assunzione possono riguardare, inoltre, la motivazione e la gestione del tempo (il suo impegno si ferma all’orario lavorativo, o utilizza il tempo libero per aggiornarsi e migliorare le sue competenze?). Infine, bisogna sempre valutare come la persona potrebbe integrarsi nel team e se sarà possibile avere un buon rapporto lavorativo a livello di squadra nel lungo periodo.

2) Un problema ben definito

Un’altro aspetto fondamentale per una startup è la ricerca necessaria a comprendere in maniera efficace il problema che si propone di risolvere. Bisogna raccogliere tutto ciò che gli utenti hanno da dire su come hanno provato ad affrontare e risolvere il problema, reclutare dei clienti per effettuare i test avendo cura di costruire un campione rappresentativo da un punto di vista geografico e demografico ed intervistare tutti.

In alcuni casi è utile incontrare di persona alcuni test users: l’esperienza “nel mondo reale”, quella che Steve Blank definisce con l’espressione “get out of the building”, è di cruciale importanza per una startup impegnata a creare una soluzione innovativa. Una volta effettuati i test è poi necessario effettuare un’accurata business analysis per assicurarsi che il problema sia abbastanza diffuso ed importante per i potenziali clienti, tanto da valere un investimento di tempo, denaro, risorse per risolverlo.

Ancora, bisogna occuparsi di definire le dimensioni del mercato: quante persone hanno quel problema da risolvere o obiettivo da raggiungere? E quanti sarebbero disponibili ad adottare il vostro prodotto o servizio come soluzione? Il mercato è grande abbastanza da sostenere il vostro sforzo? Una startup deve riuscire ad individuare un target ben definito di persone da raggiungere con il primo tentativo di release, per poi occuparsi in seguito di aumentare la dimensione del target di riferimento in fase di crescita.

3) Metriche chiare

Come si fa a capire se si è sulla strada giusta? Come è possibile misurare, confrontare, valutare i risultati? Per rispondere a queste domande, Orcutt fa riferimento alle metriche. Scrivere le metriche fin dall’inizio, già in fase di ricerca e poi di analisi, rappresenta il metodo migliore per una startup che ha bisogno di definire il problema e di identificare le migliori soluzioni oggi e in futuro.

Le metriche vanno quindi impostate fin da subito in maniera tale da assicurare alla startup che si stanno affrontando i problemi nel modo migliore per avere successo con il proprio business. Le metriche vanno utilizzate fin dall’inizio e per tutta la durata del processo, dalla ricerca alla produzione. Per le startup tecnologiche, inoltre, è facile costruire degli indicatori e degli strumenti di misurazione a basso costo o gratis, attraverso delle applicazioni ad hoc: una ragione in più per inserirle fin dall’inizio della vita di una startup.

4) Prototipazione rapida

Il consiglio è quello di procedere prima possibile a lanciare un prototipo sul mercato: per pivot, modifiche e aggiustamenti c’è sempre tempo. Utilizzare prima possibile i prototipi in fase di test consente alla startup di ottenere ottimi risultati in tempi rapidi.

I prototipi possono essere di vario tipo, più o meno realistici: semplici schizzi, immagini, mockup, simulazioni interattive. Il consiglio dell’autore è quello di investire un po’ di tempo per selezionare gli strumenti di prototipazione più adatti al proprio prodotto/servizio e alle proprie esigenze.

5) “Iteration is a way of life”

Per le grandi società già consolidate sul mercato, ciò che conta è seguire un piano di business ben collaudato raggiungendo i migliori risultati possibili a livello di execution. Per una startup, al contrario, il focus è sulla ricerca del miglior modello di business su cui basare la produzione e, in seguito, impegnarsi per scalare.
In una situazione di questo genere, quindi, la strada da seguire è quella basata su ciò che Orcutt definisce un “ciclo virtuoso” di iterazione rapida e miglioramento del prodotto. Il team deve muoversi continuamento in un processo fatto di testing, controllo delle metriche, ridefinizione e poi di nuovo testing.

Collegandosi a ciò che scrive Eric Reis in The Lean Startup, la strada giusta è quella di iniziare con un prototipo semplice per iniziare ad affrontare i dubbi sul se e come il prodotto deve essere costruito, se sarà sostenibile e quali sono i cambiamenti necessari da apportare per raggiungere tale sostenibilità.
Insomma, bisogna costruire prototipi sempre più dettagliati fino a giungere a un minimum viable product da lanciare.

In conclusione, Orcutt si dice convinto che sicuramente per una startup conta molto anche una buona dose di fortuna: ma le probabilità di successo possono sicuramente crescere grazie al lavoro del team e all’attenzione per i cinque elementi di successo presi in considerazione.

Il post originale è disponibile qui: http://www.wework.com/magazine/knowledge/5-signs-startup-right/

Napoli, 10/06/2014

Strategia, vantaggio competitivo e collaborazione: come è cambiata la situazione del mercato per imprese e startup

Nel suo ultimo post pubblicato dal blog della Harvard Business Review, Greg Satell (esperto di strategia e innovazione nel digitale) ha affrontato il tema della strategia e del vantaggio competitivo, mettendo in luce le evoluzioni che hanno profondamente trasformato il mercato globale. Si tratta di argomenti di interesse fondamentale per le imprese e in particolare per le startup, che sono alle prese con le prime fasi di pianificazione delle proprie attività.

Secondo Satell, non ha più senso guardare alla strategia come “una lunga partita a scacchi”, nella quale i giocatori conoscono la posizione e le capacità di ogni singolo pezzo e sono in grado di pianificare le mosse con largo anticipo: le aziende, oggi, non hanno più confini settoriali ben definiti, le minacce competitive e le opportunità di trasformazione si sono moltiplicate e possono provenire da qualsiasi parte.

La strategia, quindi, non è più una sequenza ordinata di “mosse” prestabilite, ma va pensata in termini di processo di apprendimento e di ampliamento delle connessioni.
Per spiegare meglio le sue convinzioni, l’autore parte dal pensiero di Ronald Coase, che ha vinto il Premio Nobel per l’economia del 1991 “per la scoperta e la spiegazione dell’importanza che i costi di transazione e i diritti di proprietà hanno nella struttura istituzionale e del funzionamento dell’economia”.

In un articolo pioneristico del 1937, Coase ha parlato per la prima volta di come le imprese possono guadagnare in termini di competitività riducendo i costi di transazione, in particolare quelli relativi al trasferimento di informazioni. A suo parere, le imprese possono continuare a crescere fino al punto in cui i costi organizzativi andavano ad annullarsi con i benefici derivanti dalle transazioni.

Nel 1980, Michael Porter ha ripreso quest’idea costruendo su essa il suo concetto di catena del valore, offrendo ai manager uno strumento per la costruzione del vantaggio competitivo. Attraverso una crescita basata sul concetto di scalabilità, le imprese potevano creare efficienza lungo la catena del valore attraverso l’eccellenza operativa o il potere contrattuale con clienti e fornitori. Inoltre, la scalabilità consente di ridurre i costi, in particolare quelli di transazione.

Le teorie di Coase e Porter sono però riferite ad un mercato relativamente stabile, in cui i costi di transazione sono paragonabili a delle erbacce che i manager possono semplicemente sradicare. In una situazione del genere, una volta pianificate le attività necessarie a fronteggiare la concorrenza, la strategia diventa semplicemente una conseguenza in cui fronteggiare i punti di debolezza facendo leva sui punti di forza: il vantaggio competitivo nasce infatti dalla somma di tutte le efficienze, costruite su un percorso basato sulla scalabilità.

Ma, come fa notare Satell, il mercato attuale non è stabile: si tratta di un sistema in continua ed accelerata evoluzione, in cui non è più possibile pianificare una strategia seguendo queste premesse teoriche. I cambiamenti possono essere così repentini da rendere possibile soltanto un’attività di preparazione, che deve rendere l’azienda flessibile e pronta a cambiare rotta di fronte ad eventuali nuovi assetti del mercato: si tratta quindi di passare dal concetto di “imparare a pianificare” a quello di “pianificare di imparare” (concetto espresso da Rita Gunther McGrath della Columbia University).

Ciò vuol dire che l’impresa deve pianificare la propria strategia come una vera e propria strategia di apprendimento, che deve rendere il team capace di osservare il mercato e le sue evoluzioni, capire cosa succede e imparare immediatamente a fronteggiare le situazioni che si propongono.

Per esemplificare questo concetto, Satell ricorre ad una best practice del settore: Amazon. Quando Jeff Bezos ha iniziato la sua attività con Amazon, lo scopo era quello di vendere libri in un mercato in cui dovevano fronteggiare concorrenti tradizionali come Barnes & Noble. Ma oggi, Amazon è molto più di un semplice rivenditore di libri: offre servizi di cloud computing alle imprese, sviluppa hardware, produce programmi TV. I suoi concorrenti diretti oggi sono aziende appartenenti a settori differenti, come Microsoft, Walmart e Netflix.

Satell fa notare come Amazon non sia un conglomerato di divisioni aziendali appartenenti a settori differenti: è una piattaforma, con una architettura cloud che gestisce l’attività di e-commerce e che è la stessa offerta come servizio alle imprese e come distributore di intrattenimento per i consumatori. Nel momento in cui Amazon espande la propria attività in altri settori, approfondisce ed amplifica le skills all’interno del team. Ecco perché, secondo Satell, per un’azienda come Amazon non ha senso parlare di posizionamento nel settore: guardando il panorama competitivo di Amazon occorre esaminare il suo ecosistema di riferimento.

Tornando all’articolo che Coase scrisse nel 1937, è chiaro che oggi i costi di transazione non rappresentano più il fardello più pesante per un’impresa: le risorse più importanti per le aziende di oggi non sono legate ad un luogo fisico, non diminuiscono sostanzialmente con l’utilizzo, e sono facilmente distribuibili. Il mondo economico è cambiato, e altrettanto è cambiata la strategia.

Molti hanno cercato di capire cosa significa tale cambiamento per le aziende di oggi: Rita Gunther McGrath, ad esempio, sostiene (nel suo libro “The End of Competitive Advantage”) che non è più possibile ottenere un vantaggio competitivo sostenibile e che oggi bisogna accontentarsi di un vantaggio competitivo transitorio. A suo parere, piuttosto che concentrarsi su una serie di funzionalità ben definite, le imprese dovrebbero guardarsi costantemente intorno alla ricerca di occasioni per aumentare il proprio successo.

Satell però sostiene che le idee espresse in “The End of Competitive Advantage” siano condivisibili solo in parte: a suo parere, esistono esempi di aziende come la stessa Amazon o Apple che hanno dimostrato di essere in grado non solo di mantenere il vantaggio competitivo nel tempo, ma di approfondirlo e aumentarlo migliorando il proprio core business.

Ciò che è cambiato secondo Satell, infatti, è che il vantaggio competitivo non è più semplicemente la somma di tutte le efficienze: il vantaggio competitivo, nel mercato attuale, è rappresentato dalla somma di tutte le connessioni. La strategia, quindi, deve focalizzarsi sull’approfondire ed ampliare i network di informazione, il talento, le competenze, le relazioni con i partner strategici e con i consumatori. Lo stesso brand non è più un’attività da sfruttare: ciò che conta oggi per aziende, imprese e startup è la capacità di costruire piattaforme di collaborazione.

L’articolo originale da cui è tratto questo post è disponibile a questo link: http://blogs.hbr.org/2014/05/strategy-is-no-longer-a-game-of-chess/

Napoli, 03/06/2014

UP TO YOUTH: il percorso di accompagnamento per giovani aspiranti imprenditori sarà presentato domani a Napoli

L’Associazione PerMicroLab Onlus, con il contributo di J.P. Morgan e in collaborazione con PerMicro, istituzione finanziaria specializzata in microcredito, presenta domani 29 maggio alle ore 11:30 presso la presso la Sala Giunta del Comune di Napoli (Palazzo S. Giacomo – Piazza Municipio) il Progetto UP TO YOUTH: interverranno alla Conferenza Stampa Alessandra Clemente, Assessore ai Giovani, Politiche giovanili, Creatività e Innovazione, Enrico Inferrera, Presidente di Confartigianato Napoli, Andrea Limone di PerMicro e PerMicroLab.

UP TO YOUTH è un percorso di accompagnamento gratuito destinato a giovani con meno di 35 anni, che abbiano un’idea imprenditoriale da realizzare: un progetto che tende ad implementare l’offerta formativa in tema di autoimprenditorialità e accrescere le opportunità di inclusione economico-finanziaria dei giovani coinvolti.

Il programma UP TO YOUTH verrà implementato in sette città italiane: Napoli, Bari, Catania, Genova, Padova, Pescara e Torino.
Si prevede innanzitutto un percorso formativo di gruppo, incentrato su tre tematiche essenziali:

Avvio d’impresa: pillole per l’avvio d’impresa e introduzione al business plan;
Start-up Lab: laboratorio pratico per la redazione del proprio business plan, per analizzare la fattibilità e sostenibilità del progetto d’impresa;
Credito per l’idea: introduzione ai diversi strumenti creditizi, per valutare il più adatto alle proprie necessità.

Inoltre, i partecipanti a UP TO YOUTH avranno la possibilità di continuare il percorso e avviare la propria attività di impresa grazie al sostegno offerto attraverso servizi di consulenza individuale e percorsi di accompagnamento professionale.

Il primo ciclo formativo, dei tre previsti, si svolgerà in partnership con il Comune di Napoli Assessorato ai Giovani, Politiche giovanili, Creatività e Innovazione e con Confartigianato Napoli nelle seguenti date:

18 giugno: Avvio d’Impresa
25 giugno: Start-up Lab
2 luglio: Credito per l’idea

Gli incontri si svolgeranno presso Confartigianato Napoli, via Medina 63, a partire dalle ore 15:30.
Per partecipare occorre scaricare il modulo di partecipazione (disponibile al link http://www.permicrolab.it/uptoyouth.php) e inviarlo a uptoyouth@permicrolab.it

Per maggiori informazioni è possibile contattare gli organizzatori al numero 011 658778.

Napoli, 28/05/2014

Un programma di accelerazione per startup focalizzate sull’innovazione sociale: è aperta fino al 10/07 la call di Unipol Ideas

A partire da oggi è aperto il Bando per le selezioni dei 10 migliori progetti di innovazione sociale per l’iniziativa Unipol Ideas: il Gruppo Unipol offre un programma di accelerazione della durata di due mesi (tra ottobre e dicembre 2014) nella sua struttura di Bologna, più quattro mesi di follow up.

La partecipazione a Unipol Ideas è aperta a cittadini italiani e stranieri maggiorenni, sia come realtà già costituite da non più di 36 mesi (startup, cooperative, srl, spa, imprese sociali, associazioni), sia come gruppi informali in possesso delle competenze per trasformare la propria idea in una solida realtà imprenditoriale.
Il programma di accelerazione sarà svolto in italiano e in inglese, per cui è fondamentale la conoscenza di entrambe le lingue.

I progetti partecipanti a Unipol Ideas dovranno essere in grado di creare prodotti, servizi e soluzioni che rispondano ai bisogni del futuro: il focus dell’acceleratore Unipol è infatti l’innovazione sociale, con realtà che possano contribuire a ridurre le diseguaglianze economiche e sociali, migliorare il benessere e la qualità della vita delle persone, ridurre il gap culturale, consolidare il senso civico attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.

Il Gruppo Unipol, per la sua call for ideas, è infatti alla ricerca di idee:

innovative, in quanto legate all’utilizzo delle nuove tecnologie o all’applicazione delle tecnologie esistenti secondo modalità nuove;

utili, perché in grado di offrire risposte a bisogni sociali e ambientali ben definiti;

economicamente sostenibili, in quanto basate su un’attività imprenditoriale economicamente e finanziariamente valida ed equilibrata, con un mercato di riferimento sufficientemente ampio;

scalabili o replicabili, che possano rispondere ai bisogni diffusi in contesti geograficamente, culturalmente e socialmente differenti con un impatto positivo;

misurabili, sia in termini di performance economica che dal punto di vista degli impatti sociali e ambientali, attraverso indicatori di efficacia ed efficienza.

In particolare, la call for ideas di Unipol si rivolge a progetti innovativi nei seguenti settori:

1) Welfare e Salute: assistenza medica personalizzata, telematica per la prevenzione, eHealth, mHealth, servizi per l’infanzia, invecchiamento attivo, assistenza agli anziani, apprendimento continuo, sostegno al lavoro discontinuo e all’auto imprenditorialità;

2) Mobilità: trasporto assistito, Intelligent Transport Systems, densità dei centri abitati, aree a bassa densità di popolazione, realtà aumentata per indicazioni stradali, condivisione dei mezzi di trasporto, intermodalità e promozione della mobilità dolce, tecnologie a supporto della sicurezza stradale, obsolescenza e pericolosità dei mezzi; spazi condivisi e aree a 30 km/h;

3) Utilizzo e valorizzazione di risorse sottoutilizzate: fruizione condivisa e collettiva di beni, strumenti e servizi; rating tra pari e dinamiche collaborative; tracciabilità delle transazioni e delle responsabilità;

4) Assicurazione, credito e finanza: educazione finanziaria e alla gestione del rischio; automatizzazione e dematerializzazione delle transazioni; micro pagamenti e micro credito; personalizzazione dei servizi finanziari;

5) Resilienza e prevenzione: prevenzione, gestione emergenze e post emergenze; costruzione banche dati ambientali e mappe del rischio, riciclo e riuso; smaltimento prodotti tecnologici; monitoraggio territorio; monitoraggio e riduzione delle emissioni; crowdsourcing delle informazioni.

Per partecipare alle selezioni di Unipol Ideas bisogna compilare il form disponibile al seguente link: http://www.unipolideas.org/
All’application form vanno allegati i CV dei componenti del team e una presentazione del progetto in 15 slide. Le candidature sono aperte da oggi, 15/05/2014, fino alle ore 12:00 del 10 luglio 2014.

Entro il 15 settembre saranno selezionati i dieci migliori progetti, che parteciperanno al percorso di accelerazione che si svolgerà a Bologna dal 20 ottobre al 19 dicembre 2014, con la partecipazione degli esperti di Make A Cube a Avanzi.

Per maggiori informazioni: http://www.thefuturetobe.it/callforideas/

Napoli, 15/05/2014

Sono aperte fino al 18/06/2014 le candidature al Premio Gaetano Marzotto: premi in denaro e percorsi di accelerazione/incubazione per imprese innovative e startup

Sono aperte le candidature per l’edizione 2014 del Premio Gaetano Marzotto, dedicato a nuovi imprenditori e “costruttori di futuro” con progetti in grado di far convivere aspetti relativi a innovazione, impresa e società.
Il Premio Gaetano Marzotto, nato nel 2010 ad opera dell’Associazione Progetto Marzotto, si ripropone di individuare e sostenere, attraverso premi in denaro e percorsi formativi e di mentorship, i migliori progetti imprenditoriali innovativi italiani, con particolare attenzione alle ricadute di questi ultimi a livello produttivo, sociale ed occupazionale.

Possono partecipare al Premio Gaetano Marzotto 2014 progetti imprenditoriali innovativi, originali, finanziariamente sostenibili che abbiano in Italia la propria sede legale e base di sviluppo. Anche le ricadute economiche e sociali del progetto dovranno essere prevalentemente sul territorio italiano. Per l’edizione 2014 del Premio Marzotto sono previste due categorie e un montepremi totale che supera il milione di euro:

1) Premio per l’Impresa

Possono partecipare nuovi imprenditori con una società già costituita ed un partner (incubatore, acceleratore) che ne accrediti il valore.
Il Premio per l’Impresa è per la migliore impresa innovativa, con un team consolidato ed un mercato di riferimento ben definito, che abbia un business in grado di generare ricadute positive a livello sociale, territoriale, culturale o ambientale.

I 5 finalisti del Premio per l’Impresa saranno annunciati durante la semifinale prevista per il 30 ottobre 2014. Il comitato di selezione giudicherà i progetti candidati sulla base dei seguenti criteri di valutazione:

– presenza di un partner di valore;
– team;
– innovazione di prodotto/servizio;
– attrattività del mercato ed impatto sullo stesso;
– finalità di utilizzo del Premio;
– business plan.

Il vincitore del Premio per l’Impresa sarà annunciato durante l’evento finale previsto per il 27 novembre 2014 e avrà diritto ad un premio in denaro di 300.000 euro più un percorso di affiancamento del valore di 25.000 euro erogato dalla Fondazione CUOA dedicato alle fasi iniziali dell’attività di impresa.

2) Premio dall’idea all’impresa

Possono partecipare persone fisiche, team di progetto e startup innovative. E’ previsto un limite di età massima fissato a 35 anni: nel caso di partecipazione in team, sarà valutata l’età media dei componenti che presentato il progetto imprenditoriale.

Il comitato di selezione del Premio Gaetano Marzotto sceglierà tra tutti i progetti imprenditoriali candidati per la categoria Premio dall’idea all’impresa le 22 migliori proposte. A ciascuno di essi sarà offerta la possibilità di beneficiare di un percorso all’interno di uno dei seguenti incubatori e acceleratori di impresa:

Boox: programma di accelerazione della durata di due mesi per progetti in ambito e-commerce e saas;
Cesena Lab: programma semestrale di incubazione per progetti digital, web & new media;
Consorzio Arca: programma di incubazione della durata di un anno con accesso a laboratori di prototipazione, particolarmente incentrato su ricerca applicata e innovazione tecnologica e sociale;
Digital Magics: programma di incubazione di sei mesi particolarmente focalizzato su startup innvative digitali;
Fabriq: programma trimestrale nell’incubatore di innovazione sociale del Comune di Milano;
Fondazione Filarete: percorso di pre-incubazione della durata di sei mesi, per startup in ambito Salute, Biomedicale, Biotecnologie;
H-FARM: programma della durata di tre mesi nel venture incubator internazionale specializzato nei settori web, digital e new media.
I3P: programma di incubazione del Politecnico di Torino della durata di 12 mesi per progetti in ambito internet e mobile, ICT e manifatturiero, cleantech e medtech.
Impact Hub: percorso trimestrale in uno degli HUB italiani specializzati in progetti di innovazione sociale;
Industrio Ventures: programma di accelerazione semestrale incentrato sulle attività di product, market fit, industrialization, growth strategy.
Innovation Factory: programma di accelerazione dell’incubatore certificato AREA Science Park con attività formative e di coaching;
JCUBE: sei mesi di incubazione con accesso ad opportunità di mentoring e networking;
LUISS EnLabs: tre mesi di accelerazione con valutazione finale di possibilità di investimento seed;
M31: percorso della durata di due mesi con particolare attenzione a progetti nei settori biomedicale e del benessere, telecomunicazioni e informatica avanzata, ambienti intelligenti e robotica di servizio;
NANA BIANCA: percorso di incubazione della durata di tre mesi con supporto alla ricerca di finanziamenti seed;
Polihub: sei mesi di incubazione al Politecnico di Milano dedicati a business scalabili e con possibilità di cross-fertilizzazione tra le startup;
Progetto Manifattura: un semestre di coworking, mentorship, formazione e networking particolarmente incentrati sui settori dell’edilizia ecosostenibile, dell’energia rinnovabile, delle tecnologie per l’ambiente e per la gestione delle risorse naturali;
SEEDLAB: percorso formativo di 10 lezioni, 2 giorni di networking e 3 mesi di incubazione intensiva con possibilità di un viaggio in Silicon Valley;
Talent Garden: sei mesi di accesso al coworking space con possibilità di partecipazione ad eventi e networking per startup nei settori della comunicazione, del web e del digitale;
The Net Value: sei mesi di accelerazione dedicati a startup nel settore ICT e new media con possibilità di finanziamenti seed;
Trento Rise: partecipazione al programma Teck Peaks della durata di quattro mesi comprensivi di borsa di studio da 700 euro mensili;
VEGA: percorso di pre-incubazione della durata di 6 mesi con particolare riferimento a startup nei settori smart city, ICT, green, turismo, design e nanotecnologie.

Tra i 22 finalisti della categoria Premio dall’idea all’Impresa, sarà inoltre selezionato il miglior progetto che riceverà un premio in denaro da 50.000 euro.

Inoltre, per entrambe le categorie, sarà selezionato un progetto che riceverà il Premio Speciale UniCredit Start Lab. Il premio è riservato a progetti rientranti in uno dei seguenti settori: ICT/Digital/Web, Life Science, Clean Tech, Nanotech, Moda & Design, Robotica, Agrifood e Turismo. Si tratta di un premio del valore di 150.000 euro consistente in un percorso di formazione, coaching e networking (per maggiori informazioni, qui il nostro approfondimento sul tema).

Per partecipare al Premio Gaetano Marzotto 2014, occorre presentare la propria candidatura on-line entro il 18 giugno 2014: il form è disponibile nella sezione “Partecipa” del sito www.premiogaetanomarzotto.it

Per leggere il Regolamento del Premio Gaetano Marzotto 2014: http://www.premiogaetanomarzotto.it/extra/regolamento2014.pdf

Napoli, 15/04/2014

Premio Start Up Sociali: finanziamenti fino a 25.000 euro per idee d’impresa ad utilità sociale da giovani universitari

Il Premio Start Up Sociali – “Giovani Idee per il Social Business” nasce dalla collaborazione tra Fondazione San Patrignano, Banca Prossima, Federsolidarietà-Confcooperative e Fondazione Italiana Accenture allo scopo di selezionare e sostenere le migliori idee imprenditoriali proposte da studenti universitari che si affacciano al mondo del lavoro, finanziando la creazione di nuove startup con finalità sociali.

La partecipazione al Premio è aperta a studenti universitari iscritti ad un corso di laurea di un’Università italiana o con sede in Italia, in particolare:

laureandi (che abbiano già presentato domanda di laurea) se iscritti a corsi di laurea triennale;
studenti del biennio, se iscritti a corsi di laurea magistrale.

Come accennato, le idee imprenditoriali candiadibli al Premio Start Up Sociali devono essere caratterizzate dal perseguimento di scopi di utilità sociale e da un orientamento al mercato finalizzato alla sostenibilità economica.
Nello specifico, inoltre, i progetti candidabili dovranno prevedere la costituizione di società (sono escluse le idee imprenditoriali da realizzarsi in forma individuale).

Le idee di startup dovranno inoltre avere come obiettivo principale il raggiungimento di impatti sociali positivi misurabili e in particolare:

– avere come attività principale la fornitura di prodotti/servizi a persone vulnerabili, emarginate, svantaggiate o precluse e/o l’impiego di un metodo di produzione di beni/servizi che incorpori un obiettivo sociale;
– prevedere un utilizzo esclusivo o prioritario dei propri utili per il raggiungimento di un obiettivo sociale;
– prevedere modalità di gestione responsabili e trasparenti, che coinvolgano dipendenti, clienti e stakeholder nelle proprie attività a scopo sociale;
– essere ecosostenibili.

Le candidature al Premio Start Up Sociali dovranno pervenire entro il 10/05/2014 attraverso la registrazione e compilazione del form di iscrizione alla pagina dedicata alla competition dalla piattaforma IdeaTre60: http://social.startup.ideatre60.it/

Un’apposita Commissione di esperti selezionerà le migliori startup partecipanti: le prime 5 in graduatoria potranno presentare il proprio pitch alla Giuria di Esperti durante l’evento finale di premiazione, “LH Forum San Patrignano”, che si terrà il 13 giugno 2014.

In occasione dell’evento saranno premiati i migliori 3 progetti di startup sociali, che si aggiudicheranno la possibilità di un finanziamento bancario per implementare la propria impresa (fino ad un massimo di 25.000 euro per ciascun vincitore) ed un percorso di supporto e monitoraggio per le prime fasi di startup.

Per maggiori informazioni e ulteriori dettagli, il Regolamento è disponibile a questo link: http://social.startup.ideatre60.it/upl/ckuploads/files/Regolamento%20Premio%20Start%20up%20sociali.pdf

Napoli, 04/04/2014

 

1 11 12 13 14