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Tag: pubblico

Matching Fund: il bando a sostegno delle startup con finanziamento fino a 700 mila euro

Pubblico e privato insieme per lanciare Startup e imprese innovative.

Trentino Sviluppo ha approvato il progetto Matching Fund, stanziando un budget di 700 mila euro attraverso un modello che prevede un intervento di sostegno in equity, ovvero un meccanismo di finanziamento congiunto, pubblico –privato.

In particolare, Trentino Sviluppo con questo strumento, si pone l’obiettivo di sostenere le piccole imprese del territorio nella fase di sviluppo, promuovendo in questo modo l’innovazione, la crescita del capitale umano, lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e la competitività del Trentino.

L’attivazione di questo strumento ha l’obiettivo di generare importanti ricadute sul territorio in termini di:

  • valorizzazione dell’innovazione e della ricerca;
  • valorizzazione delle figure manageriali trentine;
  • opportunità occupazionali.

Il Bando è destinato a Startup e PMI innovative con le seguenti caratteristiche:

  • costituite da almeno un anno dalla data di presentazione della domanda;
  • insediate in Italia con sede legale o almeno produttiva;
  • operanti nei settori delle Smart Specialisations: Green e Sport -Tech, Meccatronica, Agritech, Quality of Life
  • capaci di ricevere da parti terze un finanziamento pari a quello richiesto.

La quota di investimento ricevuta sarà tra i 25 mila e i 200 mila euro e sarà pari a quella che Startup e PMI innovative riceveranno da investitori privati.

Per partecipare al Bando Matching Fund, la deadline è fissata entro il 31 ottobre 2019, attraverso la compilazione della documentazione presente al seguente link: https://www.trentinosviluppo.it/it/matching-fund

Per un approfondimento sul Bando e sul funzionamento del meccanismo del Matching Fund è disponibile la guida introduttiva al matching fund 2019.

public speaking

Public Speaking, 5 consigli per startupper e imprenditori

Parlare in pubblico è un’attività che spaventa la maggior parte delle persone: ecco i consigli per startupper e imprenditori che vogliono eccellere nel Public Speaking

Per la maggior parte delle persone, parlare in pubblico è qualcosa di spaventoso: cosa accadrebbe se mi blocco? E se poi nessuno applaude? E se mi fanno una domanda, ma non so cosa rispondere?
Domande come queste sono all’ordine del giorno per chiunque debba avere a che fare con il Public Speaking, compresi startupper e imprenditori che sono alle prese con le pitching session.

Con la giusta preparazione, parlare in pubblico diventa un’esperienza decisamente meno preoccupante e più stimolante: in fondo, soprattutto per un giovane aspirante imprenditore, avere la possibilità di presentare la propria idea o startup è una cosa molto emozionante.

Ecco perché oggi vi presentiamo 5 consigli utili per startupper e imprenditori alle prese con il Public Speaking.

1) Pratica, pratica e ancora pratica

I benefici che derivano dall’esercitarsi sono di due tipi: da una parte ti sentirai più a tuo agio con il materiale che presenterai in pubblico, dall’altro lato migliorerai effettivamente la tua presentazione.

La platea non ama star lì ad ascoltare qualcuno che per 20 minuti legge ad alta voce un pezzo di carta: meglio conosci il tuo discorso, più facilmente potrai occuparti di stabilire un contatto visivo con le persone in ascolto, di scherzare con loro ed essere interessante.

2) Conosci lo spazio a tua disposizione

Dai un’occhiata all’ambiente che ospiterà il tuo discorso pubblico: avrai a disposizione un microfono? Sarai in piedi sul palco? Quante persone ci saranno?
Essere già preparato su questi aspetti ti aiuterà a concentrarti esclusivamente su ciò che dirai.

3) Conosci il tuo pubblico

In qualsiasi modo avvenga la comunicazione, conoscere il pubblico di riferimento è fondamentale: il Public Speaking conferma questa regola e la rende ancora più cruciale, proprio perchè la tua platea sarà fisicamente presente di fronte a te.

Conoscere il tuo pubblico di riferimento ti permetterà di capire come entrare realmente in contatto con le persone e a calibrare meglio il tuo discorso: se devi parlare dell’importanza dei social network, ad esempio, un conto è farlo ad una platea di universitari e un altro è rivolgendosi a un gruppo di persone anziane.

4) Trova il giusto equilibrio

A seconda dell’occasione in cui ti trovi a parlare in pubblico, cerca di calibrare meglio possibile i contenuti del tuo discorso: valuta se è il caso di parlare di te e delle tue esperienze personali, o se è meglio concentrarsi sull’idea di impresa, o ancora sul business plan.

Cerca di sfruttare ogni volta che puoi l’opportunità di porti come un esperto del settore, per acquisire maggiore credibilità davanti alla platea in ascolto.
Sii gentile e disponibile a restare in sala per le domande a fine discorso.

5) Respira!

Sul serio… Non dimenticare di respirare e andrai alla grande!

FONTE: https://www.themuse.com/advice/5-public-speaking-tips-for-entrepreneurs

Branding Strategy: i consigli alle startup per costruire un brand di successo

Fabian Geyrhalter è founder della branding agency FINIEN e co-autore del libro “How to Launch a Brand”. Proprio sul tema della creazione di un Timeless Brand, un brand “senza tempo”, ha di recente pubblicato su WeWork un post molto interessante dedicato ad una serie di consigli utili in tema di Branding Strategy per startup alle prese con le prime fasi del business.

L’autore parte con un esempio decisamente noto: il brand Coca-Cola. Coca-Cola ha decisamente uno dei brand più famosi ed evocativi al mondo: basta nominarla per immaginare il carattere corsivo, i colori rosso e bianco, le bottiglie curve, gli orsi polari protagonisti dei suoi spot più famosi. Questo risultato è stato possibile solamente grazie a decenni di attività di brand building, con lavoro assiduo e costante sul logo, le immagini, i messaggi inviati al mercato.

Per la maggioranza delle aziende non è facile costruire un brand così forte. Questo accade, secondo Geyrhalter, a causa di un errore parecchio diffuso: gli imprenditori si lasciano troppo spesso trasportare dalle mode del momento.
Ma, anche se cambiano le mode e gli stili, l’azienda deve tenere sempre ben presente che il nome ed il logo non dovrebbero cambiare mai. Bisogna mantenerli fin dall’inizio, dalle fasi di startup, in modo da non confondere il target di riferimento. Creare un marchio, infatti, significa riflettere i valori dell’azienda e la passione condivisa per essi con i clienti: questi dovrebbero essere, per definizione, dei punti fermi.

Il brand che resta più a lungo e fermamente impresso nella mente dei consumatori è quello che è stato costruito con passione, impegno, “anima” e che viene proposto sul mercato in maniera sincera e coerente. Solo in questo modo è possibile ottenere quello che Geyrhalter definisce un “Timeless Brand” come quello di Coca-Cola.

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Vediamo quindi i cinque suggerimenti utili che l’autore fornisce alle startup per costruire fin da subito un Timeless Brand:

1) Lascia perdere le tendenze

Le tendenze (o trend) del momento sono passeggere, è improbabile che resistano nel tempo: le persone, invece, sono alla ricerca di qualcosa di duraturo e distinguibile. Nella creazione del brand bisogna evitare di considerare le mode del momento, e costruire l’identità di marca in maniera creativa e onesta: in questo modo sarà più probabile avere un brand forte e duraturo.

2) Trova un angolatura unica

Non bisogna mai uniformarsi troppo ai concorrenti, anzi: l’obiettivo deve essere quello di definire una propria brand identity unica e distinguibile. Nella costruzione del brand bisogna guardare oltre i competitors e fidarsi ed affidarsi alla proprie convinzioni.
Il marchio va costruito sulla base dei valori più profondi che identificano l’azienda: solo in seguito si potranno scegliere le strategie e gli strumenti migliori per comunicarlo al pubblico.
Una volta che si decide esattamente quale messaggio si vuole comunicare alla clientela, è possibile creare un brand (dal punto di vista visivo e verbale) davvero unico e duraturo.

3) Definisci il tuo brand

Un brand “senza tempo” condivide una passione ben precisa con il suo target di riferimento. Ad esempio, Patagonia produce abbigliamento per chi fa climbing, sci ed altri sport all’aria aperta: il brand si rivolge quindi a tutti coloro che amano il contatto con la natura, ed è stato possibile per l’azienda espandersi con prodotti relativi a vari sport senza perdere l’attenzione dei clienti.

4) Sii coerente

Il nome ed il logo dell’azienda sono le prime due cose a cui la gente pensa quando pensa al brand: è quindi indispensabile fare in modo che questi tre aspetti siano assolutamente coerenti tra loro. Bisogna inoltre assicurarsi che il logo sia distinguibile, facilmente adattabile a diverse tipologie di supporto, che rifletta nel modo migliore il prodotto/servizio dell’azienda.

5) Evita di essere troppo descrittivi

Quando si lancia un brand, è utile non essere troppo descrittivi per evitare costose operazioni di rebranding in futuro. L’incertezza di un’attività di rebranding potrebbe infatti costare molto in termini di tempo, denaro, clienti perduti.

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Per consolidare il brand fin dalle fasi di startup, infine, è possibile concentrare risorse ed investimenti sulla sua stabilizzazione e focalizzazione. Un marchio in sintonia con la sua identità rimane rilevante nel corso del tempo, e le persone sanno quel marchio cosa rappresenta. Basare il proprio brand su un’offerta unica e connettersi attentamente con l’audience di riferimento significa essere sulla buona strada per la creazione di un Timeless Brand.

Per leggere l’articolo originale: https://creator.wework.com/work/5-ways-to-create-a-timeless-brand/

Napoli, 16/04/2015

Consigli alle startup: come implementare un’efficace strategia di PR fin dalle prime fasi di attività

Shana Starr è Managing Partner presso la LFPR, società di comunicazione globale che si occupa di consulenza in materia di public relations nel settore sanitario, tecnologico e finanziario. Di recente, Entrepreneur ha pubblicato un suo articolo dedicato al tema delle public relations per le startup, nel quale l’autrice offre alcuni consigli ai founder per gestire al meglio questa delicata attività del business.

Le public relations sono infatti un’attività centrale per qualsiasi azienda, ma diventano a maggior ragione di fondamentale importanza in una startup che, all’inizio del suo percorso, deve impegnarsi a fondo per far conoscere il brand, ottenere l’attenzione dei media e guadagnare punti in termini di riconoscibilità e diffusione.

Esistono però delle strategie utili che una startup può adoperare nelle public relations, che Shana Starr elenca nel modo seguente:

1) Be Ready (State pronti)

Il primo passo è essere pronti: se il prodotto non è ancora nella sua versione migliore, non sarà possibile ricevere buone recensioni e difficilmente la stampa parlerà bene di voi. Non c’è niente di peggio, secondo l’autrice, che una cattiva pubblicità da parte dei media: occorre quindi assicurarsi di essere davvero pronti prima di implementare una strategia di public relations.

2) Stabilite la vostra identità

Prima di dire al mondo chi sei, occorre assicurarsi di saper rispondere a questa domanda. Per stabilire l’identità della propria startup, occorre porsi alcune domande: Quali sono i vostri valori? In cosa consiste esattamente la vostra cultura aziendale? Cosa vi differenzia dai concorrenti? State facendo qualcosa che nessun altro ancora fa? Cosa vi rende unici?
Le risposte a queste domande forniscono la precisa identità di una startup: se non siete sicuri delle risposte, è possibile chiedere agli altri come vi vedono. Anzi, può essere molto utile porre queste domande a più persone e prendere nota delle risposte. Se ci sono troppe risposte diverse, vuol dire che la startup ha qualche problema: bisogna risolvere il problema di identità prima di passare allo step successivo, ossia prima di poter raccontare la vostra storia.

3) Condividete la vostra storia

Imparare a comunicare al meglio la storia della propria startup è parte integrante dell’attività di public relations. Dopo aver stabilito la propria identità, è necessario iniziare a lavorare sulla storia, sul racconto della propria startup. Avere una storia da condividere consente alla startup di distinguersi agli occhi dei media, di potenziali investitori e del target di riferimento: diventa quindi fondamentale raccontare chi siete e come avete iniziato.
Lo storytelling consente non soltanto di arrivare più facilmente ai potenziali clienti, ma renderà molto più difficile che le persone si dimentichino di voi.
La storia della startup andrà diffusa sui social, nelle newsletter, durante le interviste, in tutte le opportunità che i founder avranno di parlare in pubblico.

4) Assicuratevi di che il CEO abbia visibilità

Il CEO o il founder di una startup è il portavoce dell’azienda, e svolge pertanto un ruolo fondamentale nel plasmare l’immagine della società, del brand, della cultura. Per questo motivo, lui (o lei) devono essere accessibili, visibili al pubblico: ciò si traduce in una presenza attiva sui social, un rapporto positivo con i media e la capacità di condividere al meglio la storia della startup. La visibilità del CEO consente di accrescere la credibilità e la leadership nel settore, e aiuta anche in termini di networking, rendendo più facile avvicinare le persone giuste per espandere il business.

5) Non sottovalutate l’importanza dei social media

Posizionare il brand in modo che sia al di sopra dei concorrenti è un lavoro impegnativo, lungo e che comprende molte attività differenti. Tra queste, non bisogna mai sottovalutare l’importanza di una strategia social, per rappresentare al meglio il brand, la cultura e i valori della vostra startup.
Secondo Shana Starr la strategia social è fondamentale fin dalle primissime fasi di attività dell’azienda: implementarla in fase early stage significa costruire la propria identità e credibilità nel settore di riferimento, avere la possibilità di raccontare la propria storia e identificare il CEO come opinion leader.
Bisogna quindi dedicare il tempo necessario ai social, impegnarsi direttamente nelle relazioni con fans e followers, rispondere alle domande, condividere informazioni e coinvolgere la community nelle conversazioni.

6) Assumete qualcuno se avete bisogno di aiuto

Nelle fasi iniziali di startup può essere difficile attuare delle forti strategie di public relations: il consiglio dell’autrice è quello di assumere, se necessario, un professionista del settore. La persona scelta per ricoprire il ruolo deve essere entusiasta del progetto, del prodotto o servizio offerto, della vision aziendale: in questo modo, sarà in grado di comunicare in maniera davvero efficace la startup all’esterno. Un professionista del settore PR, quindi, sarà in grado di mettere in atto in maniera ottimale tutti gli step elencati, assicurando una strategia di PR che sia veramente utile alla startup.

Per leggere il post originale di Shana Starr: http://www.entrepreneur.com/article/235339

Napoli, 24/07/2014