Loading...

Tag: fondo di garanzia

Inno4SMEDays – Appuntamento il 29/10 a Napoli con il workshop “Credito e Finanza: opportunità per le imprese innovative”

Si terrà a Napoli il prossimo 29 ottobre il terzo appuntamento del Ciclo Inno4SMEDays, con il workshop dal titolo “Credito e Finanza: opportunità per le imprese innovative”L’appuntamento è per giovedì 29 ottobre 2015 (alle ore 10.00) presso la sede dell’ODCEC Napoli, sita in Piazza dei Martiri n. 30.

ODCEC

Inno4SME Days è un’iniziativa promossa nell’ambito della settima edizione della Settimana Europea delle PMI. Come accennato, il terzo appuntamento è incentrato sulle tematiche relative al Credito e alla Finanza, con l’obiettivo di presentare le dinamiche del credito in Campania e le opportunità offerte dal sistema finanziario pubblico e privato in favore del sistema imprenditoriale, con particolare attenzione per le imprese e startup innovative.

Gli argomenti del workshop saranno trattati da rappresentati di Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Banca Europea degli Investimenti, Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital e ODCEC Napoli. Nello specifico, il Programma della giornata prevede:

Ore 10:00INTRODUZIONE – A cura di Vincenzo Moretta (Presidente ODCEC Napoli), Valeria Fascione (Assessore per l’Internazionalizzazione, Startup e Innovazione Regione Campania), Carmen Padula (Consigliere ODCEC, Delegata alle Attività Produttive)

Ore 10:30IL RUOLO DEL FONDO DI GARANZIA PER LE PMI – A cura di Nicola Buonfiglio (Direzione Generale per gli incentivi alle imprese, Ministero dello Sviluppo Economico)

Ore 11:00DINAMICHE DEL CREDITO IN CAMPANIA: ALCUNE INDICAZIONI – A cura di Paolo Emilio Mistrulli (Capo Divisione Economia e Ricerche, Banca d’Italia Campania)

Ore 11:30LO SVILUPPO DELLE ATTIVITA’ DI FINANZIAMENTO DELLE BANCHE IN FAVORE DELLE PMI – A cura di Raffaele Rinaldi (Responsabile Ufficio Crediti ABI – Associazione Bancaria Italiana)

Ore 12:00LA BEI E GLI STRUMENTI FINANZIARI PER LE PMI – A cura di Francesco Pettenati (Consigliere del Vice Presidente BEI – Banca Europea degli Investimenti)

Ore 12:30VENTURE CAPITAL E MINIBOND: OPPORTUNITA’ PER LE PMI – A cura di Amedeo Giurazza (Consigliere AIFI – Associazione italiana del Private Equity e Venture Capital).

La partecipazione al workshop è gratuita e aperta al pubblico, previa registrazione da effettuare attraverso la scheda scaricabile al seguente link: http://www.sviluppocampania.it/news/view/601/ricerca-e-innovazione-inno4sme-days-workshop-credito-e-finanza-opportunit-per-le-imprese-innovative

Così come per i precedenti appuntamenti di Inno4SMEdays, la partecipazione permette l’attribuzione di tre crediti validi per la formazione dei Dottori Commercialisti.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi a:

INFOPOINT di Sviluppo Campania

E-Mail:: promozione@sviluppocampania.it
Tel.:: 081 230 16 668

Napoli, 23/10/2015

Il Fondo di Garanzia per PMI e professionisti: tutte le opportunità previste dal MISE

Ci sono interessanti novità sul fronte delle agevolazioni per imprese e professionisti, e in particolare riguardano il Fondo di Garanzia per le PMI e i professionisti previsto dal Ministero dello Sviluppo Economico: con Circolare n. 11/2015 del 6 luglio 2015, infatti, la Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale Spa ha comunicato l’estensione delle agevolazioni previste dal Fondo anche alle professioniste iscritte ad ordini professionali o aderenti ad associazioni professionali (inclusi in apposito elenco del MISE).

Ad oggi, quindi, la Garanzia del Fondo è accessibile a due tipologie di beneficiari:

Imprese di micro, piccole e medie dimensioni regolarmente iscritte al Registro delle Imprese della CCIAA di riferimento (comprese le startup, che saranno valutate sulla base di piani previsionali),

Professionisti e professioniste iscritte agli ordini o aderenti alle associazioni professionali dell’elenco di cui sopra.

La Garanzia del Fondo è un’agevolazione che può essere richiesta ed attivata solo in caso di finanziamenti concessi da banche, società di leasing ed altri intermediari finanziari. Le caratteristiche del finanziamento concesso (ad es. tasso di interesse, condizioni di rimborso, etc.) sono regolate in base a contrattazione tra le parti, per cui il Fondo non interviene direttamente nel rapporto tra la banca e il soggetto finanziato.

L’intervento del Fondo di Garanzia offre la possibilità a PMI e professionisti di avere a disposizione una garanzia pubblica, che si sostituisce alle garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento bancario e che spesso presentano costi proibitivi per i soggetti in questione.

La Garanzia del Fondo del MISE può coprire fino all’80% dei finanziamenti, per un importo massimo di 2,5 milioni di euro per ciascuna impresa o professionista, per operazioni di finanziamento a breve, medio e lungo termine (sia in caso di liquidità che di investimenti).
Il plafond accordato dal Fondo di Garanzia per le PMI e i professionisti può essere utilizzato per una o più operazioni di finanziamento, fino al raggiungimento del tetto massimo stabilito.
Il limite di 2,5 milioni di euro si riferisce esclusivamente all’importo garantito, mentre non sono previsti limiti per il finanziamento nel suo complesso.

Esistono delle limitazioni riguardo ai settori economici di appartenenza delle imprese e dei professionisti che possono richiedere le agevolazioni previste dal Fondo: sono infatti esclusi l’industria automobilistica, quella della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dell’industria carboniera, della siderurgia, le attività finanziarie.
Per il settore agricolo è possibile avvalersi esclusivamente dello strumento di controgaranzia, attraverso confidi che operano nei settori agricolo, agroalimentare, della pesca.

Riguardo alla presentazione delle domande di agevolazione, esse non possono essere presentate direttamente al Fondo: al momento della richiesta di finanziamento in banca va richiesta (contestualmente) anche la garanzia diretta.
E’ inoltre prevista la possibilità di rivolgersi ad un Confidi, che gestirà l’operazione richiedendo la controgaranzia al Fondo.
Le operazioni di garanzia diretta sono attivabili da tutte le banche, mentre per i Confidi è previsto un elenco di soggetti accreditati.

Per maggiori informazioni e dettagli, il sito web ufficiale di riferimento è disponibile al seguente link: http://www.fondidigaranzia.it/imprese.html

Napoli, 02/09/2015

Al via il nuovo Microcredito del Fondo di Garanzia: fino a 25.000€ in 7 giorni per startup e professionisti

Con un Comunicato Stampa diffuso giovedì 5 marzo 2015, il Ministero dello Sviluppo Economico rende noto che è in fase di completamento il quadro normativo per l’avvio della sezione del Fondo Centrale di Garanzia dedicata al Microcredito: si tratta di un fondo di 40 milioni di euro dedicato, in particolare, a giovani imprenditori e professionisti privi delle garanzie necessarie a richiedere un prestito per l’avvio della propria attività di microimpresa attraverso il tradizionale circuito bancario.

In particolare, il nuovo Microcredito del Fondo Centrale di Garanzia si rivolgerà a startup e lavoratori autonomi, titolari di partita IVA da meno di cinque anni e con meno di cinque dipendenti. Riguardo alle tipologie di società, saranno ammissibili imprese individuali, società di persone, srl semplificate e società cooperative.

Tutte le novità saranno contenute nel Decreto Attuativo che il MISE pubblicherà la prossima settimana: al momento, si sa che l’accesso al Fondo di Garanzia del Microcredito da parte dei beneficiari sarà diretto. Gli interessati, infatti, potranno prenotare la garanzia direttamente tramite il sito istituzionale del Fondo per poi recarsi da uno degli operatori del Microcredito sul territorio nazionale.

Microcredito-volano-di-sviluppo_articleimage
Il nuovo Microcredito del Fondo di Garanzia: 25K in 7 giorni

 

Il finanziamento del Microcredito potrà coprire fino a 25.000 € per ciascun beneficiario, e in alcuni casi particolari il tetto massimo sarà elevabile di ulteriori 10.000 €. Il prestito dovrà essere restituito in 7/10 anni, con un piano di rimborso a rate trimestrali.
Il tasso di interesse sarà calcolato moltiplicando il coefficiente pari a 0,8 per il tasso di interesse massimo rilevato dall’ultima rilevazione trimestrale: attualmente, ad esempio, il tasso non potrebbe essere superiore a 8,47%.

Grazie alle novità normative introdotte sul Microcredito del Fondo Centrale di Garanzia sarà possibile ricevere il finanziamento in tempi brevissimi, circa 6/7 giorni dalla richiesta.

Infine, le spese ammissibili saranno relative ad acquisto di beni e servizi strumentali all’attività di impresa, retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori, pagamento di corsi di formazione per i dipendenti e i soci.

Per tutte le informazioni è possibile consultare:

FONTE: ItaliaOggi

Napoli, 09/03/2015

Finanziamenti e contributi per PMI: dal 31 marzo sarà possibile presentare domanda per il Plafond Beni Strumentali (MISE – CDP)

Il D.L. n. 69 del 21/06/2014 ha istituito, nell’ambito delle Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia nazionale, un Plafond di provvista presso la Cassa Depositi e Prestiti (CDP) destinato a finanziamenti e contributi a tasso agevolato per micro, piccole e medie imprese con sede in Italia.

Il Plafond ammonta a 2,5 miliardi di euro (è prevista l’eventualità di un innalzamento fino a 5 miliardi di euro) ripartiti negli anni nel modo seguente:

– Per il 2014: 7,5 milioni di euro,
– Per il 2015: 21 milioni di euro,
– Per gli anni 2016/2019: 35 milioni di euro l’anno,
– Per il 2020: 17 milioni di euro,
– Per il 2021: 6 milioni di euro.

Le agevolazioni sono composte da tre differenti strumenti: un finanziamento a copertura degli investimenti tramite la Cassa Depositi e Prestiti, un contributo del MISE a parziale copertura degli interessi e la possibilità di accesso al Fondo di Garanzia (fino all’80% dell’importo).

Gli investimenti coperti dal Plafond devono riguardare l’acquisto di macchinari, impianti, beni strutturali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, nonché l’acquisto di hardware, software e tecnologie digitali.

Il finanziamento dovrà essere richiesto a una delle banche o degli intermediari finanziari che avranno stipulato un’apposita convenzione (l’elenco sarà disponibile sul sito del MISE e della CDP), e gli investimenti dovranno avere una durata massima di 5 anni e un importo compreso tra 20.000 e 2 milioni di euro.
L’agevolazione potrà coprire fino al 100% dell’investimento, e l’importo sarà erogato in un’unica soluzione.

Con la Circolare n. 4567 del 10/02/2014, il Ministero dello Sviluppo Economico ha stabilito termini e modalità di presentazione delle domande: sarà possibile presentare le richieste esclusivamente per via telematica attraverso la PEC della banca o dell’intermediario finanziario convenzionati, a partire dalle ore 9:00 del 31/03/2014.
La procedura sarà a sportello, fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Per maggiori informazioni, a questo link è possibile scaricare:

– Il testo integrale del D.L. 21/06/2013 n. 69, con il quale è stato istituito il Plafond;
– Il testo integrale del Decreto MISE 27/11/2013, che stabilisce i requisiti e le condizioni di accesso, nonchè le modalità di erogazione dei contributi;
– Il testo integrale della Circolare MISE n. 4567 del 10/02/2014, con i dettagli sulla documentazione e le modalità di presentazione delle domande, oltre agli schemi di domanda (allegati) e all’Appendice per le modalità tecniche di calcolo del contributo.

Inoltre, per maggiori dettagli e informazioni, la pagina dedicata dal sito ufficiale della Cassa Depositi e Prestiti al Plafond Beni Strumentali è disponibile al seguente link: http://portalecdp.cassaddpp.it/cdp/OperatoriFinanziari/PlafondBeniStrumentali/index.htm

Napoli, 10/03/2014

Attiva la Sezione Speciale del Fondo di Garanzia: 10.000.000 € per imprese e startup femminili

A partire dal 14 gennaio 2014 è ufficialmente attiva la Sezione Speciale del Fondo di Garanzia per le PMI destinata ad agevolare e sostenere la crescita e lo sviluppo dell’imprenditoria femminile in Italia: si tratta della Sezione Speciale Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari opportunità, che prevede una dotazione di 10 milioni di euro, di cui la metà destinata ad interventi in favore delle startup.

Le risorse della Sezione Speciale per le piccole e medie imprese femminili saranno impiegate per interventi di garanzia diretta, controgaranzia e cogaranzia con compartecipazione alla copertura del rischio: inoltre, le imprese femminili beneficeranno di una procedura semplificata per la concessione della garanzia.

Vediamo innanzitutto quali sono le caratteristiche delle PMI che possono accedere alla Sezione Speciale Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari opportunità del Fondo di Garanzia:

Imprese femminili: possono essere società cooperative e società di persone costituite per almeno il 60% da donne; società di capitali costituite per almeno i 2/3 da donne e imprese individuali gestite da donne operanti nei settori industria, artigianato, commercio, turismo, servizi.

Startup femminili: si tratta di PMI femminili (in possesso dei requisiti elencati alla voce precedente) costituite o in attività da meno di tre anni alla data di presentazione della richiesta di ammissione al Fondo, non valutabili sulla base dei dati contabili relativi agli ultimi due esercizi chiusi.

Queste due tipologie di imprese hanno inoltre alcuni vantaggi nell’accesso al Fondo di Garanzia:

– accesso gratuito e semplificato;

– possibilità di prenotare direttamente la garanzia al Gestore del Fondo e di recarsi successivamente a un intermediario finanziario con la delibera di approvazione del Comitato di Gestione del Fondo;

priorità di istruttoria e di delibera da parte del Comitato di Gestione;

copertura della garanzia fino all’80% dell’importo finanziato, nel rispetto dei limiti imposti dalle Disposizioni Operative generali del Fondo.

In particolare, la prenotazione diretta può essere effettuata inviando l’apposito modulo scaricabile da questo link al Gestore del Fondo tramite raccomandata A/R, fax (0647915005) o PEC (bdm-mcc@postacertificata.mcc.it).
I moduli sono di tre tipi: il primo è quello riservato alle imprese femminili (allegato 22), il secondo è quello riservato alle startup femminili (allegato 7) e il terzo è quello riservato alle startup femminili per operazioni finanziarie inferiori a 50.000 euro (allegato 7bis).

Si ricorda che gli importi massimi finanziabili previsti dalle Disposizioni Operative generali del Fondo sono:

2.500.000 euro per operazioni sul capitale di rischio, per le operazioni di anticipazione dei crediti verso la P.A. e per le operazioni di durata non inferiore a 36 mesi.

1.500.000 euro per le operazioni di consolidamento delle passività a breve termine, per le operazioni a favore di piccole imprese dell’indotto di imprese in amministrazione straordinaria di durata non inferiore a 5 anni e per tutte le altre operazioni finanziarie previste.

Per maggiori approfondimenti:

Qui, la pagina ufficiale dedicata alla Sezione Speciale Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari opportunità;

Qui, le Disposizioni Operative del Fondo di Garanzia

Qui, il nostro approfondimento sul Fondo di Garanzia

Napoli, 15/01/2014

Buone notizie per startup e incubatori: Accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia Italiano

Con la Circolare n. 652 del 26 luglio 2013, MCC (MicroCredito Centrale) ha stabilito i criteri e le modalità per l’accesso gratuito e semplificato di startup innovative e incubatori certificati al Fondo di Garanzia per piccole e medie imprese: da oggi, per startup e incubatori l’accesso al sistema delle garanzie è ancora più semplice e conveniente.

La previsione di una procedura semplificata era prevista dal decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, datato 26 aprile 2013: trovate qui il nostro post sull’argomento.

La Circolare di MCC rappresenta l’ultimo tassello necessario al completamento dell’iter legislativo iniziato con l’art. 30, comma 6 del Decreto Sviluppo Bis (DL 179/2012), secondo cui l’accesso al Fondo di Garanzia è gratuito e con modalità semplificate sia per le startup innovative che per gli incubatori certificati.

Il tassello precedente, per definire le modalità e le condizioni, è stato il DM 26/04/2013, il quale ha stabilito che la procedura di accesso gratuito e semplificato al Fondo di Garanzia:

– è riservata a startup e incubatori regolarmente iscritti all’apposita Sezione Speciale del Registro delle Imprese;
– prevede un importo massimo garantito per ciascuna domanda pari a 2,5 milioni di euro, con una copertura fino all’80% del rischio di esposizione;
– è concessa senza valutazione dei dati contabili di bilancio;
– alle domande che seguono tale procedura è concessa la priorità di istruttoria da parte del Comitato di Valutazione.

La Circolare di MCC ribadisce i contenuti del DM 26/04/2013 e introduce due condizioni necessarie per accedere al sistema gratuito e semplificato:

1. l’operazione non deve essere assistita da garanzie diverse da quelle del Fondo;
2. viene ribadito l’obbligo di presentazione della dichiarazione di iscrizione della startup o dell’incubatore alla Sezione Speciale del Registro delle Imprese.

Qualora tali condizioni non vengano rispettate, la domanda di accesso al Fondo di Garanzia non potrà beneficiare della procedura semplificata e dei vantaggi di cui sopra, ma sarà valutata secondo la procedura ordinaria. Nel caso in cui vengano acquisite garanzie diverse (punto 1), l’accesso al Fondo di Garanzia sarà comunque gratuito.

Un piccolo ma significativo passo in avanti per la creazione di un ecosistema italiano a favore della nascita di startup.

Anche il ns. incubatore, tramite la nuova edizione di VulcanicaMente dal Talento all’impresa, cerca di dare il suo contributo all’ecosistema offrendo gratuitamente spazi, mentorship e networking a chiunque abbia un’idea o le competenze per creare un’impresa innovativa. Puoi partecipare subito e in pochi passi da qui.

Napoli, 30 luglio 2013

Internazionalizzazione delle PMI napoletane: la Sezione Speciale del Fondo Centrale di Garanzia

Abbiamo già parlato (in questo post) del Fondo Centrale di Garanzia: si tratta di uno strumento di mitigazione del rischio di credito a sostegno delle PMI creato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il meccanismo su cui si basa il Fondo è la concessione di una garanzia pubblica che si sostituisce alle garanzie reali rilasciate dalle imprese di piccole e medie dimensioni, che dà a queste ultime la possibilità di accedere a finanziamenti sul mercato creditizio con maggiore facilità.

Il Fondo prevede delle misure per l’accesso gratuito e semplificato destinate alle startup, ma non è l’unico aspetto interessante per le imprese di nuova costituzione: spesso, infatti, le startup innovative hanno interesse ad aprirsi al mercato estero, ed è a questo proposito che risulta interessante l’iniziativa congiunta del Fondo con le Camere di Commercio di alcune città italiane.

Sono 19, infatti, le Camere di Commercio in Italia (compresa quella di Napoli) che hanno aderito ad un progetto in collaborazione con il Fondo Centrale di Garanzia per la costituzione di Sezioni Speciali del Fondo destinate all’internazionalizzazione delle PMI presenti sui territori di competenza: in particolare, la sezione di Napoli è operativa dal 10 giugno 2013 e mette a disposizione un milione di euro, cifra che verrà utilizzata per compartecipare alla copertura del rischio delle operazioni di internazionalizzazione ritenute ammissibili.

I soggetti beneficiari dell’iniziativa della Camera di Commercio partenopea sono le PMI, i consorzi di PMI, le società consortili (di servizi alle PMI e miste) che hanno sede legale e/o operativa a Napoli e provincia: potranno usufruire degli strumenti di cogaranzia e controgaranzia del Fondo Centrale di Garanzia e godranno di modalità semplificate di accesso al Fondo.

L’accesso all’iniziativa è riservato ad operazioni finanziarie con durata compresa tra 18 e 60 mesi, e sono previsti due casi con relative semplificazioni:

  • Il primo caso riguarda le operazioni a favore di imprese che presentano un’incidenza dell’export sul fatturato, relativo all’ultimo bilancio approvato, pari ad almeno il 30% . Per questa tipologia di imprese è stato elevato dal 25% al 40% il valore del rapporto massimo ammissibile tra finanziamenti e fatturato (per le operazioni di durata inferiore a 36 mesi). Possono inoltre accedere alla procedura semplificata tutte le operazioni con un importo inferiore al 35% del fatturato dell’impresa (la percentuale scende al 25% per operazioni di durta inferiore a 36 mesi).
  • Il secondo caso, invece, comprende le operazioni a favore di imprese che registrano una quota dell’export sul fatturato, relativo all’ultimo bilancio approvato, inferiore al 30% , o che non hanno ancora iniziato ad operare sui mercati internazionali. Per queste imprese viene introdotta la possibilità di avvalersi di una valutazione “caso per caso” dei progetti di internazionalizzazione.

Riguardo alle spese ammissibili, esse devono naturalmente essere relative ad operazioni e iniziative di internazionalizzazione. Alcuni esempi di tipologia di spese ammissibili sono quelle per la partecipazione a fiere internazionali (all’estero o in Italia); realizzazione di materiale informativo e pubblicità in lingua estera e per il mercato estero, organizzazione e/o partecipazione a workshop; conferenze ed incontri con operatori e giornalisti esteri; apertura di un sito internet in lingua straniera; formazione professionale di operatori in Italia e all’estero; spese di consulenza per ricerche e analisi di mercato. Si segnala inoltre, nell’ambito della possibilità prevista di finanziare le spese per realizzazione di una struttura per fini commerciali, che è finanziabile anche l’acquisto di un immobile (con il limite di finanziabilità del 50% del suo valore).

Per maggiori informazioni, il link dedicato alla Sezione Speciale del Fondo Centrale di Garanzia per l’Internazionalizzazione delle PMI napoletane è disponibile qui.

Napoli, 11 luglio 2013

Il Fondo di Garanzia: accesso gratuito e modalità semplificate per le startup

Nei giorni scorsi, il Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha emanato il DM 26/04/2013 che disciplina le modalità semplificate previste per l’accesso al Fondo di Garanzia per startup innovative ed incubatori certificati.

Abbiamo già esaminato gli strumenti e le modalità di accesso al Fondo di Garanzia qualche tempo fa in questo post, in attesa del suddetto Decreto ministeriale che disciplina nel dettaglio il contenuto dell’art. 30, comma 6 del Decreto Sviluppo bis (DL 179/2012), secondo il quale per le startup innovative e gli incubatori certificati l’accesso al Fondo è gratuito e con modalità semplificate.

La previsione di particolari agevolazioni per l’accesso al Fondo di questa tipologia di imprese è spiegata dallo stesso MISE come un incentivo necessario per un settore ad alto rischio come quello delle startup innovative, che spesso trovano degli ostacoli nel canale di accesso al credito bancario.

Innanzitutto, l’accesso gratuito e semplificato è subordinato all’iscrizione della startup (o dell’incubatore) alla Sezione Speciale del Registro delle Imprese, che deve essere dimostrata all’atto di richiesta dell’intervento del Fondo attraverso un’apposta Autodichiarazione (i moduli, diversi per startup e incubatori, sono disponibili a questo link).

L’importo massimo garantito per ciascuna startup (incubatore) è pari a 2,5 milioni di euro, con una copertura fino all’80% del rischio di esposizione: la concessione del Fondo per le startup e gli incubatori, inoltre, avviene senza valutazione dei dati contabili di bilancio. Il DM 26/04/2013 conferma, inoltre, che alle domande di accesso al Fondo di Garanzia pervenute da startup innovative ed incubatori certificati è concessa la priorità nell’istruttoria e nella presentazione al Comitato di Gestione del Fondo.

Infine, il Decreto specifica che la gratuità, le semplificazioni e la priorità concesse a startup innovative e incubatori certificati relativamente all’accesso al Fondo di Garanzia decadono in caso di mancata presentazione dell’Autodichiarazione che attesti l’iscrizione alla Sezione Speciale del Registro delle Imprese, specificando che in quel caso le domande verranno valutate in via ordinaria.

Segnaliamo infine che dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico sono scaricabili delle utili guide sugli adempimenti per incubatori certificati e startup innovative: è possibile reperirle a questo link.

Napoli, 24/06/2013

Approfondimenti: il Fondo di Garanzia a supporto delle imprese

Il Fondo di Garanzia per le PMI rappresenta uno strumento di intervento pubblico di Garanzia sul credito alle imprese italiane a fronte di finanziamenti concessi dalle banche e dagli intermediari finanziari. Si tratta di uno strumento introdotto dal Ministero per lo Sviluppo Economico con la Legge 622/1996, che ha subito negli anni una serie di integrazioni e modifiche, fino all’ultimo ampliamento con la Circolare MCC n. 639 del 11/03/2013 riguardante il raggio d’azione della Riserva PON, dedicata alle imprese delle Regioni Convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia). Grazie al Fondo, l’impresa che ha bisogno di un finanziamento può chiedere alla banca di garantire l’operazione mediante una serie di strumenti, primo fra tutti la Garanzia Diretta: in questo modo il finanziamento è a rischio zero per la Banca che, in caso di insolvenza dell’impresa, viene risarcita dal Fondo Centrale di Garanzia e in caso di eventuale esaurimento di fondi di quest’ultimo, direttamente dallo Stato. Il secondo strumento previsto dal Fondo è la cosiddetta Controgaranzia, con la quale l’impresa si rivolge ad un Confidi o ad altro fondo di garanzia che provvederanno ad inviare la domanda di controgaranzia al Fondo. In sostanza è il Confidi a garantire il finanziamento concesso dall’Istituto di Credito e a garantirsi a sua volta grazie all’intervento del Fondo. Ultimo strumento previsto è la Cogaranzia, destinato però ai Confidi e gli altri fondi di garanzia che abbiano stipulato apposita convenzione con il Gestore del Fondo (MedioCredito Centrale S.p.A.).

L’aspetto più interessante in materia di Startup riguarda la possibilità di accesso al Fondo in modalità semplificata, gratuita e diretta così come previsto dall’art. 30 della Legge n. 221 del 17/12/2012, che ha convertito in legge il Decreto Sviluppo bis n. 179 del 18/10/2012 introducendo una serie di norme specifiche per le Startup innovative.

Tornando agli strumenti previsti dal Fondo, ci soffermeremo in particolare sulla Garanzia Diretta: è importante sottolineare come il vantaggio fondamentale di questo strumento sia la possibilità di ottenere dalle banche condizioni economiche migliori riguardo tassi e commissioni o nell’erogazione di maggior credito, pur mantenendo la libera contrattazione tra banche e imprese (il Fondo di garanzia, infatti, non interviene direttamente nel rapporto Banca/Impresa).

Lo strumento della Garanzia Diretta è riservato alle imprese regolarmente iscritte nell’apposito Registro della CCIAA che rispettino innanzitutto i requisiti dimensionali previsti dalla normativa vigente in materia: sono ammesse piccole, medie e micro imprese. In ottica del settore di appartenenza dei soggetti beneficiari, sono ammessi praticamente tutti i settori, con alcune limitazioni riguardanti l’Estrazione di minerali, le Attività manifatturiere e i Trasporti. Sono totalmente esclusi il settore delle Attività finanziarie e della Pubblica Amministrazione. Ulteriore fondamentale requisito è che l’impresa sia economicamente e finanziariamente sana: a riguardo sono previsti una serie di condizioni ed indici di riferimento, tra cui dei requisiti previsti esclusivamente per le nuove imprese (Startup), che vengono approfonditi attentamente nelle Disposizioni Operative e cambiano a seconda della tipologia di procedura attivata.

Sono previste infatti differenti procedure, tra cui in particolare la Procedura Ordinaria, la Procedura Semplificata (o Microcredito) e quella definita “Importo Ridotto“. Nel primo, la valutazione dei dati economico/finanziari per stabilire l’ammissibilità dell’impresa al Fondo si basa sull’analisi dei dati di bilancio sulla base di modelli standardizzati di calcolo (SCORING) che consentono l’assegnazione di un punteggio su una scala da 0 a 3 per ciascuno dei quattro indici calcolati. Sulla base del punteggio totale, l’impresa verrà inserita in una delle tre fasce di valutazione previste:

  • Fascia 1: Esito positivo dell’istruttoria e conseguente ammissibilità al Fondo;
  • Fascia 2: Rientrano in questa fascia le domande che il Comitato andrà a valutare “caso per caso“, con un’analisi personalizzata;
  • Fascia 3: Esito negativo dell’istruttoria e conseguente inammissibilità al Fondo.

La procedura semplificata (il cosiddetto Microcredito) è riservata alle operazioni finanziarie non assistite da garanzie reali, assicurative e dalle garanzie prestate dalle banche. Possono accedere a tale procedura i beneficiari che presentino una certificazione che dichiari la sussistenza di una serie di condizioni, anch’esse specificate nelle Disposizioni Operative, con l’ulteriore vantaggio di avere la priorità rispetto alle altre domande sottoposte all’Istruttoria del Comitato.

La procedura “Importo ridotto” è applicabile alle operazioni finanziarie di importo ridotto non assistite da altre garanzie diverse dalle garanzie concesse dai Confidi e dagli altri Fondi di garanzia. Le operazioni in questione devono avere un importo base non superiore a 20.000,00 euro, che può essere incrementato fino ad un massimo di 100.000,00 euro, sulla base di una serie di elementi, tra cui l’anzianità dell’impresa, il numero di addetti, la crescita del fatturato, la proprietà/acquisto/locazione di immobili aziendali. La stessa procedura può essere applicata alle nuove imprese per finanziamenti di importo inferiore ai 10.000,00 euro che prevedano un piano di rimborso a rate mensili e con un preammortamento massimo di 6 mesi. Anche in questo caso le imprese possono presentare una certificazione al posto dei modelli di scoring previsti per la Procedura Ordinaria, e avranno diritto alla priorità nell’ordine di Istruttoria.

Le operazioni finanziare ammissibili coprono un range molto ampio, purchè siano operazioni con una scadenza e/o durata stabilita e certa e non riguardino attività connesse all’esportazione.

Riguardo alle percentuali di copertura e agli importi massimi garantiti, le Disposizioni Operative prevedono diverse possibilità. Le percentuali di copertura vanno dal 30% al 80% dell’importo finanziato. La percentuale massima prevista riguarda le Imprese del Mezzogiorno, le Imprese Femminili, i soggetti rientranti nelle riserve PON e POIn e le Imprese colpite dal sisma del maggio 2012. Gli importi massimi garantiti sono due:

  • 2.500.000,00 euro per le operazioni sul capitale di rischio, per coloro che accedono alle riserve PON e POIn, per le Imprese colpite dal sisma del maggio 2012, per le operazioni di anticipazione dei crediti verso la P.A. e per le operazioni di durata non inferiore a 36 mesi.
  • 1.500.000,00 euro per le operazioni di consolidamento delle passività a breve termine, per le operazioni a favore di piccole imprese dell’indotto di imprese in amministrazione straordinaria di durata non inferiore a 5 anni e per tutte le altre operazioni finanziarie previste.

Per ulteriori informazioni e approfondimenti http://www.fondidigaranzia.it/fondo_di_garanzia.html