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Tag: finanziamenti

BCFN YES! 2014, il concorso dedicato a studenti under 35, mette in palio un premio da 10.000 € per il miglior progetto innovativo nel campo della sostenibilità alimentare

BCFN YES! 2014 è il Concorso della Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition dedicato alle giovani idee nel campo della sostenibilità alimentare: in linea con le tematiche di Expo 2015, si propone di raccogliere le migliori competenze qualificate all’interno del mondo universitario, favorendo un approccio multidisciplinare a progetti presentati da studenti di qualsiasi facoltà e grado (compresi i dottorandi) che non abbiano ancora compiuto il 35° anno di età al 30 novembre 2014.

La partecipazione è aperta a singoli o team (composti da un massimo di tre persone) con idee progettuali in una delle tre seguenti categorie:

1) Healthy Lifestyles: idee incentrate sulla lotta al problema dell’obesità e delle altre patologie legate alla malnutrizione, attraverso la promozione di stili di vita e comportamenti alimentari sani, con particolare focus sull’importanza dell’attività fisica.

2) Sustainable Agriculture: progetti finalizzati a conciliare la produzione alimentare per una popolazione in crescita con le tematiche di difesa dell’ambiente, delle risorse naturali e delle culture locali.

3) Food Waste: idee progettuali con lo scopo di ridurre gli sprechi di cibo che si verificano in tutte le fasi della filiera produttiva agroalimentare, intervenendo sia sui processi di produzione e distribuzione che sui comportamenti delle persone.

Per partecipare a BCFN YES! (Young Earth Solution) occorre caricare la propria idea sulla piattaforma http://www.bcfnyes.com/ entro il 31 luglio 2014: la domanda di partecipazione e la documentazione allegata dovranno essere redatti in lingua inglese.

Tra tutte le idee pervenute, la Giuria selezionerà entro il 15/09/2014 le 10 finaliste sulla base dei seguenti criteri:

– Impatto dell’idea progettuale;
– Originalità e Innovatività;
– Concretezza e Fattibilità.

I 10 team finalisti potranno partecipare al Sesto Forum Internazionale su Alimentazione e Nutrizione che la Fondazione BCFN organizza a Milano il 3 e 4 dicembre 2014: entro il 15/10/2014 sarà necessario caricare sulla piattaforma una presentazione e un video di presentazione dell’idea progettuale, che saranno esaminati dai coach di BCFN per eventuali modifiche e miglioramenti.

Durante la prima giornata del Forum (3 dicembre) i 10 team finalisti potranno effettuare la propria presentazione (tempo massimo 10 minuti) di fronte alla giuria e al pubblico presente, e la Giuria sceglierà il miglior progetto che sarà il vincitore di BCFN YES! 2014. Sarà inoltre premiato il progetto “best on web”, ossia quello che avrà ottenuto il maggior numero di preferenze attraverso la piattaforma web tra i 30 migliori progetti messi on-line a partire dal 1° ottobre.

Il vincitore di BCFN YES! 2014 riceverà un premio di 10.000 € a sostegno della realizzazione della propria idea progettuale.

Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura del Bando scaricabile al seguente link: http://www.bcfnyes.com/bando.php

Napoli, 18/07/2014

Fallimento e insolvenza delle imprese UE: la Raccomandazione della Commissione Europea per gli Stati Membri

Quando si parla di startup e PMI, il tema del fallimento dell’impresa e dell’insolvenza è di centrale interesse: può capitare spesso che una nuova impresa, a maggior ragione innovativa, si assuma dei forti rischi quando lancia il proprio prodotto e/o servizio sul mercato.

Sui temi in questione è intervenuta di recente la Commissione Europea, con la Raccomandazione del 12/03/2014 “su un nuovo approccio al fallimento delle imprese e all’insolvenza”: il documento nasce con due obiettivi.
Il primo è garantire alle imprese sane in difficoltà finanziaria la possibilità di accedere ad un quadro nazionale in materia di insolvenza che possa permettere una rapida e precoce ristrutturazione; il secondo è dare agli imprenditori onesti che falliscono una seconda opportunità.

La Commissione Europea motiva la scelta di prevedere una specifica Raccomandazione in materia di insolvenza e fallimento per dare una certa omogeneità al quadro normativo esistente: le norme nazionali all’interno dell’Unione sono infatti piuttosto differenti, sia in termini di procedure, sia relativamente alle fasi della vita dell’impresa in cui le procedure possono essere applicate.

Secondo la Commissione, tali disparità nei quadri normativi nazionali comportano costi aggiuntivi ed incertezza nella valutazione dei rischi quando di tratta di offrire una seconda opportunità agli imprenditori, soprattutto se tale opportunità può essere offerta da uno Stato membro diverso da quello in cui il fallimento ha avuto luogo. Inoltre, la disomogeneità delle normative causa una frammentazione nel quadro delle condizioni di accesso al credito e comporta difficoltà alle imprese che vogliano adottare dei piani di ristrutturazione. Infine, le differenze tra i quadri normativi nazionali spesso scoraggia le imprese che vogliano stabilirsi in altri Stati membri.

Creare un approccio condiviso a livello comunitario sui temi del fallimento e dell’insolvenza aiuterebbe a risolvere queste problematiche, e avrebbe effetti positivi sul sistema economico anche in termini di mantenimento dei posti di lavoro. In particolare, la Commissione Europea sottolinea come un quadro normativo condiviso possa portare grossi vantaggi alle piccole e medie imprese, che spesso non dispongono di risorse ingenti da impegnare nella ristrutturazione.

La Raccomandazione adottata dalla Commissione Europea prevede quindi, come accennato, un duplice obiettivo (“incoraggiare gli Stati membri a istituire un quadro giuridico che consenta la ristrutturazione efficace delle imprese sane in difficoltà finanziaria” e “dare una seconda opportunità agli imprenditori onesti”).

Con il raggiungimento di tale duplice obiettivo, la Commissione Europea conta di ridurre alcuni degli ostacoli al buon funzionamento del mercato interno e, in particolare:

a) diminuire i costi della valutazione dei rischi connessi agli investimenti in un altro Stato membro;
b) aumentare i tassi di recupero del credito;
c) eliminare le difficoltà di ristrutturazione dei gruppi transfrontalieri di imprese.

La Raccomandazione si suddivide in quattro parti. In particolare, sono la terza e la quarta parte quelle maggiormente interessanti per startup e imprese: la III parte è dedicata al “Quadro di ristrutturazione preventiva” e la IV parte è dedicata alla “Seconda opportunità agli imprenditori”.

Riguardo al “Quadro di ristrutturazione preventiva”, i punti fondamentali sui quali si concentra la Raccomandazione sono i seguenti:

1) Disponibilità di un quadro di ristrutturazione preventiva cui l’impresa possa accedere per evitare l’insolvenza. Tale quadro dovrebbe prevedere una procedura di ristrutturazione in fase precoce, dovrebbe consentire all’imprenditore di mantenere il controllo della gestione corrente e di chiedere una sospensione temporanea delle azioni esecutive individuali, dovrebbe essere vincolante per tutti i creditori. Inoltre, i nuovi finanziamenti necessari per attuare il piano di ristrutturazione non dovrebbero essere dichiarati nulli o essere annullabili. Infine, la procedura di ristrutturazione dovrebbe essere breve, poco costosa e flessibile in modo tale da limitare al massimo i casi in cui sia necessario il ricorso al giudice.

2) Agevolare i negoziati sui piani di ristrutturazione, attraverso la possibilità di nominare un mediatore e/o un supervisore per gestire al meglio le attività previste dal piano di ristrutturazione. L’agevolazione del piano di ristrutturazione dovrebbe passare anche attraverso la sospensione delle azioni esecutive individuali e della procedura di insolvenza, nel caso in sui potrebbero ostacolare l’adozione del piano di ristrutturazione. La Commissione Europea, su questo punto, specifica che tale sospensione andrebbe revocata qualora non necessaria a facilitare l’adozione del piano.

3) Piano di ristrutturazione: contenuti, adozione, omologazione, diritti dei creditori ed effetti del piano. La Raccomandazione sottolinea l’importanza di stabilire procedure e disposizioni chiare all’interno degli Stati membri per permettere un’adozione precoce e semplice del Piano di ristrutturazione.
Riguardo ai contenuti, è importante ad esempio identificare in maniera chiara e completa i creditori. L’adozione del piano dovrebbe essere il più efficace possibile, specificando le varie classi di creditori dell’impresa. L’omologazione del piano da parte del giudice dovrebbe inoltre garantire che il piano sia vincolante. I creditori hanno il diritto di essere informati dell’adozione e dei contenuti del piano di ristrutturazione.

Riguardo, invece, alla “Seconda opportunità agli imprenditori”, la Raccomandazione dedica spazio ai così detti “Termini di riabilitazione”, partendo dal presupposto che sarebbe opportuno limitare più possibile gli effetti negativi del fallimento sull’imprenditore. Ad esempio, quest’ultimo dovrebbe essere ammesso al beneficio della liberazione integrale dai debiti del fallimento dopo massimo tre anni dalla domanda di apertura della procedura di fallimento o, in caso di piano di ammortamento, dalla data di attuazione di tale piano.
Naturalmente tale procedura di liberazione integrale dai debiti non è applicabile in tutti i casi: si escludono infatti gli imprenditori che hanno agito in modo disonesto o in mala fede e quelli che non aderiscono al piano di ammortamento.

La Commissione Europea invita gli Stati membri dell’Unione ad attuare i principi contenuti nella Raccomandazione del 12/03/2014 “su un nuovo approccio al fallimento delle imprese e all’insolvenza” entro 12 mesi dalla pubblicazione del documento.

Per leggere la Raccomandazione della Commissione Europea: http://ec.europa.eu/justice/civil/files/c_2014_1500_it.pdf

Napoli, 15/07/2014

Intesa Sanpaolo Startup Initiative lancia la nuova call internazionale per startup nel settore FoodTech

Intesa Sanpaolo, nell’ambito della sua StartUp Initiative, ha lanciato una nuova call internazionale per la ricerca delle migliori startup tecnologiche nei settori Agriculture, Food & Beverage, Packaging: è possibile inviare la propria candidatura entro il 20 luglio 2014.

Le idee imprenditoriali, innovative e tecnologiche, candidabili alla Call for FoodTech Startups di Intesa Sanpaolo dovranno prevedere un progetto afferente ad una delle seguenti categorie:

– Tecnologie innovative per l’agricoltura e la produzione alimentare;
– Sostenibilità ambientale;
– Qualità, Sicurezza, Tracciabilità dei cibi;
– Salute, Benessere, Diete speciali, Nutraceutica;
– Packaging innovativo;
– Distribuzione digitale, Marketing, HoReCa.

Tra gli obiettivi dei progetti imprenditoriali, la call si sofferma in particolare su alcuni temi centrali nel settore FoodTech: si va dalla riduzione dell’impatto ambientale, al garantire sicurezza e qualità dei prodotti, alla tutela della salute del consumatore, senza dimenticare aspetti legati al marketing e alle logiche distributive.

Per partecipare alla Call for FoodTech Startups di Intesa Sanpaolo è necessario compilare l’apposito form disponibile al seguente link: http://www.startupinitiative.com/mysui/registration/new_startup.html

Oppure, inviare un business plan o un executive summary all’indirizzo e-mail startup@intesasanpaolo.com.

Come accennato, la deadline è fissata al 20/07/2014.

Le migliori startup selezionate dal team di Intesa Sanpaolo Startup Initiative avranno la possibilità di partecipare al percorso di accelerazione che partirà nel mese di settembre a Milano. In particolare, il percorso si svolgerà nelle seguenti fasi:

Boot Camp for Entrepreneurs (13 e 14 settembre – Milano): si tratta di due giornate di investor readiness coaching a cura degli angel investor californiani di INcube Srl;
– Una sessione personalizzata gratuita di coaching one to one (di persona o da remoto), focalizzata sul pitch (dal 15 al 19 settembre);
– Partecipazione al Deal Line-Up del 23 settembre (Milano), durante il quale saranno selezionate le startup finaliste per il ‘FoodTech Open Innovation Day’ del 25 settembre (Milano), evento conclusivo cui sarà presente una platea di potenziali investitori finanziari e industriali.
– Possibilità di ottenere visibilità e opportunità di business development per Expo 2015.

Per maggiori informazioni: http://www.startupinitiative.com/en/news-events/press-releases/call_for_foodtech_startups.html

Napoli, 14/07/2014

Eventi per startup e imprese a Napoli: il 10/07 l’appuntamento sui Fondi Europei destinati alle PMI per ricerca, innovazione e internazionalizzazione

Giovedì 10 luglio 2014 (a partire dalle ore 9:00) il Consorzio TechNapoli, in collaborazione con APRE Campania e Formez PA, organizza a Napoli (Via Nuova Marina n. 19/C – Palazzo Armieri) una giornata dedicata al tema “I Fondi Europei per la competitività e l’innovazione delle PMI campane: strategie e opportunità di finanziamento”.

Destinatarie dell’iniziativa sono le PMI campane, interessate ad orientarsi nel complesso panorama dei Fondi Europei per l’innovazione, la ricerca e l’internazionalizzazione: lo scopo è infatti quello di offrire un approfondimento degli strumenti di finanziamento offerti alle imprese dalla programmazione europea 2014-2020.

In particolare, saranno affrontati i seguenti argomenti:

Internazionalizzazione delle PMI nella programmazione regionale 2014/2020 (a cura della Regione Campania),
– Strategia Europa 2020 e PMI (a cura di Vittorio Calaprice – Commissione Europea Italia),
– Opportunità per PMI da Horizon 2020, con focus particolare sullo SME Instrument (a cura di APRE Campania, Consorzio TechNapoli, Trans-Tech srl),
– Programma COSME (a cura di Unioncamere Campania e Eurosportello – CCIAA Napoli),
– Accesso alla finanza di rischio per investimenti in ricerca e innovazione (a cura di Studio Valla – European Consulting).

Per maggiori informazioni e per scaricare il Programma dell’evento: http://www.technapoli.it/wps/wcm/connect/libreria_technapoli/technapoli/home/homepage/press/info/i+fondi+europei+per+pmi+campane?stile=f21e29804e87d44f8cff8ef40ab40081/stile1.css?MOD=AJPERES&CACHEID=f21e29804e87d44f8cff8ef40ab40081

Napoli, 08/07/2014

WE – Progetti delle Donne: premi fino a 40.000 € per le migliori idee di impresa proposte da imprese femminili con progetti in linea con Expo Milano 2015

WE – Women for Expo, in collaborazione con Fondazione Italiana Accenture, ha indetto il concorso dedicato a startup e idee imprenditoriali proposte da talenti femminili denominato “WE – Progetti delle Donne”: l’obiettivo del concorso è quello di individuare e premiare i progetti imprenditoriali proposti da donne dell’intero territorio nazionale che siano in linea con i temi chiave di Expo Milano 2015.

WE – Progetti delle Donne è aperto a imprese femminili (composte per almeno il 60% o i 2/3 da donne) in via di costituzione o di nuova costituzione:

– le imprese di nuova costituzione devono avere sede legale in Italia e non aver ancora conseguito ricavi alla data di presentazione della domanda di partecipazione;

– le imprese in via di costituzione dovranno essere costituite entro la scadenza dei termini per presentare la domanda di partecipazione (31/10/2014). Sono ammesse le titolari di Partita IVA registrate in Italia che abbiano conseguito ricavi su base annua non superiori a 10.000 €.

Per concorrere a WE – Progetti delle Donne, bisogna che le proposte imprenditoriali siano innovative e che facciano riferimento al tema principale di Expo Milano 2015, sintetizzato nello slogan “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.
Tra i numerosi settori di riferimento elencati dal Regolamento del Concorso, ricordiamo: Dietetica, Agroalimentare, Packaging, Trasporto e Logistica, Bio-tecnologie, Riciclo delle acque, Educazione e Formazione, Benessere e fitness, Turismo, Eventi culturali.

Le candidature potranno essere presentate singolarmente o in forma associata entro le ore 18:00 del 31 ottobre 2014, compilando il form disponibile on-line al link dedicato all’iniziativa dalla piattaforma Ideatre60: http://wepadiglioneitalia.ideatre60.it/bandi/we-progetti_delle_donne

Un’apposita Commissione di Valutazione sceglierà i migliori progetti sulla base dei seguenti criteri:

a) Empowerment
b) Innovazione
c) Sostenibilità
d) Impatto
e) Comunicabilità

Per le migliori tre idee progettuali, WE – Progetti delle Donne mette in palio i seguenti premi:

1) Primo classificato: 40.000 € a fondo perduto;
2) Secondo classificato: 30.000 € a fondo perduto;
3) Premio Vivaio: 10.000 € a fondo perduto, dedicato al miglior progetto proposto da imprenditrici under 35.

Per maggiori informazioni si rimanda alla lettura del testo integrale del Regolamento: http://wepadiglioneitalia.ideatre60.it/upl/ckuploads/files/Regolamento_WE-Progetti_delle_donne.pdf

Napoli, 04/07/2014

Il Piano Lazio Creativo: tre Bandi con opportunità di finanziamento per giovani creativi ed aspiranti startup nel settore dell’Industria Creativa

La Regione Lazio ha elaborato nelle scorse settimane un Programma dedicato alla nascita e allo sviluppo delle imprese, con particolare attenzione a giovani under 35 e agli over 50 in difficoltà, focalizzato sul tema dell’industria creativa: si tratta del Piano Lazio Creativo, che prevede una dotazione finanziaria complessiva di 4,5 milioni di euro, suddivisi nel triennio 2014/2016.

Sono attualmente on line già due Bandi, “Cultura Futura” e “New Book – Editoria Digitale” (entrambi in scadenza il 15 luglio 2014), mentre a partire da oggi 3 luglio la Regione ha pubblicato il terzo Bando, denominato “Start-Up Culturali” e dedicato al finanziamento delle nuove imprese nel settore delle attività culturali e creative. I tre Bandi rappresentano un’interessante occasione non soltanto per le PMI laziali, ma anche per giovani under 35 e per aspiranti startupper del settore cultura provenienti da tutta Italia (interessati ad aprire una sede operativa in territorio laziale).

Vediamo più nel dettaglio i singoli Bandi che compongono il Piano Lazio Creativo:

1) CULTURA FUTURA

Pubblicato ad Aprile 2014, il Bando Cultura Futura dispone di una dotazione complessiva pari ad 800.000 euro. L’obiettivo del Bando è promuovere la progettazione e lo sviluppo di programmi, applicazioni e piattaforme web e mobile che abbiano la funzione di far conoscere e valorizzare il territorio laziale (beni culturali e paesistici, mostre, spettacoli dal vivo, servizi culturali).

Destinatari del Bando sono, da un lato, giovani talenti under 35 che potranno presentare le proprie idee progettuali relative a prodotti hardware e software “finalizzati alla distribuzione e fruizione innovativa di contenuti ed eventi culturali”.
Dall’altro lato, Cultura Futura è destinato a PMI costituite da almeno un anno e con almeno una sede operativa nella Regione Lazio, che si candidano a diventare Partner dei giovani creativi che realizzeranno il proprio progetto.

I giovani under 35 possono presentare la propria domanda entro il 15/07/2014 scaricando la modulistica disponibile al seguente link: http://www.filas.it/Focus.aspx?ID=236

Saranno selezionati le 30 migliori idee progettuali, che saranno realizzate dai giovani creativi affiancati dalle PMI partner scelte tra che avranno presentato manifestazione di interesse. Ciascuna proposta riceverà un contributo pari al 100% dei costi ammissibili fino ad un valore massimo di 40.000 euro.

2) NEW BOOK – EDITORIA DIGITALE

Come il Bando Cultura Futura, anche il Bando New Book è stato pubblicato ad Aprile 2014 e prevede una dotazione finanziaria complessiva di 800.000 euro. Inoltre, il meccanismo delle PMI Partner previsto per Cultura Futura si ripropone nel Bando New Book con PMI Coach nel settore dell’editoria digitale e/o nuovi media.

Anche in questo caso i destinatari sono giovani talenti creativi under 35 e PMI costituite da almeno 12 mesi con almeno una sede operativa in territorio laziale.
Le proposte progettuali selezionate saranno 30, con un contributo a copertura del 100% dei costi ammissibili fino a un tetto massimo di 40.000 euro.

I progetti per New Book dovranno riguardare lo sviluppo di “prodotti editoriali digitali avanzati e sistemi di produzione e distribuzione digitali innovativi, frutto della collaborazione tra le nuove professioni digitali ed il mondo dell’editoria digitale, al fine di incrementare la diffusione del libro digitale e della lettura presso un pubblico più vasto grazie all’utilizzo dei nuovi media”.

La modulistica per partecipare al Bando New Book – Editoria Digitale è disponibile al seguente link: http://www.filas.it/Focus.aspx?ID=237

La scedenza è fissata per il 15/07/2014.

3) START-UP CULTURALI

Si tratta di uno strumento di agevolazione destinato a startup innovative operanti nel campo delle attività culturali e creative, in particolare nei seguenti settori: arti e beni culturali, architettura e design, spettacolo dal vivo e musica, audiovisivo, editoria.

Il Bando prevede una dotazione complessiva pari a 1,5 milioni di euro, a copertura dei costi di avvio dell’impresa sostenuti nell’arco dei suoi primi due anni di attività: il contributo massimo concedibile per ciascun progetto è pari a 30.000 euro, a copertura dell’80% dell’investimento ammissibile (o del 90% dei costi qualora la startup sia localizzata o vada a localizzarsi in uno degli incubatori regionali del BIC Lazio).

La partecipazione è ammessa sia a imprese già esistenti che a persone fisiche promotrici di nuove micro e PMI.
I requisiti, nel caso di micro e PMI già esistenti, sono i seguenti:
– imprese costituite da non oltre sei mesi alla data di pubblicazione del bando;
– con sede operativa nel terriorio della Regione Lazio;
– in regola con gli obblighi previsti dai regolamenti comunitari e dalle leggi nazionali e regionali.
Per le imprese ancora non costituite, è necessario che la micro o PMI abbia almeno una sede operativa nel Lazio.

La presentazione delle domande avviene attraverso procedura on-line disponibile al seguente link: http://www.sviluppo.lazio.it/leggi.asp?lcat=78&lattitle=sostegno_e_sviluppo_di_imprese_nel_settore_delle_attivita_culturali_e_creative

Entro 10 giorni dalla presentazione delle istanze on-line, sarà necessario perfezionare la domanda inviando l’apposito modulo di domanda tramite raccomandata a Sviluppo Lazio.
Le domande on-line potranno essere inviate a partire dalle ore 9:00 del 14 luglio 2014, fino alle ore 18:00 del 30 settembre 2014.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla lettura integrale dell’Avviso Pubblico, disponibile qui: http://www.sviluppo.lazio.it/files/140703/det_g09404_30_06_2014_bando.pdf

Napoli, 03/07/2014

Superstarter: il contest nazionale per startup mette in palio 40.000 euro tra finanziamenti e servizi di incubazione a Brescia

Superstarter è il contest per startup promosso da Superpartes Innovation Campus (laboratorio bresciano basato sull’Open Innovation dedicato a startup del settore mobile, computing e Internet of Things) con la collaborazione della Camera di Commercio di Brescia realizzato nell’ambito di Supernova, l’evento dedicato all’unione di creatività e innovazione organizzato da TAG Brescia il 3 e 4 ottobre 2014.

Le candidature a Superstarter resteranno aperte fino al 5 settembre 2014: possono partecipare al contest tutti coloro che abbiano un’idea imprenditoriale solida non ancora avviata, con un’accurata analisi di fattibilità alle spalle, che prevedano una sede operativa e legale in Italia.

L’iscrizione al contest Superstarter va effettuata esclusivamente on-line, compilando l’apposito form (disponibile nella sezione PARTECIPA del portale http://supernova.superpartes.biz/) cui andranno allegati un pitch in formato PDF e un video pitch della durata massima di 3 minuti. La deadline, come accennato, è fissata al 05/09/2014.

Saranno ammesse all’evento finale di premiazione (previsto a Brescia nella mattinata di sabato 4 ottobre) le 5 migliori idee di startup: una startup sarà selezionata attraverso le votazioni on-line della community (espresse sotto forma di like nella sezione VOTA del portale http://supernova.superpartes.biz/); le altre quattro saranno invece scelte dal team di Superpartes sulla base dei seguenti criteri di valutazione:

– Competenze del team, conoscenza del settore, realizzabilità del progetto;
– Grado di innovazione e difendibilità della stessa;
– Contesto competitivo e posizionamento;
– Rispondenza con i bisogni del mercato e della clientela e dimensione della stessa;
– Ritorni economici prospettici.

La startup vincitrice, scelta durante l’evento finale del 4 ottobre, si aggiudicherà un premio del valore di 40.000 euro: metà del premio sotto forma di finanziamento (grazie al sostegno di TSC Consulting) e l’altra metà sotto forma di servizi di Superpartes Innovation Campus.

I servizi offerti alla startup prima classificata di Superstarter consistono in un periodo di incubazione della durata di 12 mesi, durante i quali sarà possibile usufruire degli spazi del campus, del percorso di mentorship dei soci e delle possibilità di networking con gli altri startupper.

Per maggiori informazioni, per iscrizioni e per scaricare il Regolamento del contest: http://supernova.superpartes.biz/

Napoli, 30/06/2014

Nuove opportunità per startup e imprese dei piccoli comuni in Campania: è in partenza il Fondo Microcredito PICO

Con Decreto Dirigenziale n. 221 del 29/05/2014 la Regione Campania ha approvato il Piano Operativo, le direttive di Attuazione e lo Schema di avviso relativi al Fondo Microcredito Piccoli Comuni Campani (PICO): si tratta di uno strumento dedicato al sostegno del mercato del lavoro e al rilancio dell’imprenditoria nei piccoli comuni campani (con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti).

La Regione Campania ha destinato al Fondo Microcredito PICO una dotazione complessiva pari a 20 milioni di euro e prevede un percorso realizzato attraverso la collaborazione di Sviluppo Campania Spa in due fasi distinte:

1) Manifestazione di interesse per la selezione dei Comuni;
2) Avvisi Pubblici per la selezione dei beneficiari del Fondo.

Nella prima fase, destinata ai Comuni del territorio regionale campano con meno di 5.000 abitanti, la selezione è aperta ai Progetti Integrati dei Piccoli Comuni (PICO): si tratta di progetti di sviluppo finalizzati alla creazione di occupazione, al rilancio economico-sociale e al contrasto dello spopolamento nei piccoli comuni.
Per partecipare alle selezioni, ciascun Comune dovrà presentare un Progetto del dimensionamento massimo di 150.000 euro.

I Progetti presentati dai Comuni dovranno prevedere incentivi rimborsabili in forma di microcredito per finanziamenti compresi tra 5.000 e 25.000 euro, della durata massima di 60 mesi, restituibili con rate trimestrali a tasso zero.

N.B.: aggiornamento al 05/08/2014: il termine ultimo per la presentazione dei PICO – Fase 1 è stato prorogato alle ore 12.00 del 29 agosto 2014 (http://redazione.regione.campania.it/rcnews_ce/showDocumentsNletter.php?04e2cb8004f27fa7b8d0af5c5f9d0e39=5322f467661fb42f67eaf8b5c0f22e72&nletter=nletter&num_newsletter=298&pgCode=G6I56R5666&refresh=on)

Nella seconda fase, saranno emessi gli Avvisi Pubblici per la selezione delle imprese (già esistenti o costituende) beneficiarie dei finanziamenti previsti dal Fondo Microcredito PICO in ciascuno dei Piccoli Comuni ammessi.

I finanziamenti erogati saranno a sostegno di startup di imprese (riconducibili a spin-off di imprese già esistenti, nuove realtà imprenditoriali e attività di autoimpiego coerenti con il Progetto Integrato presentato da ciascun comune.

Le imprese o neo-imprese dovranno essere composte in prevalenza da giovani, donne, studenti e immigrati localizzati nel territorio di riferimento del PICO.

Ciascun PICO potrà prevedere inoltre dei settori imprenditoriali specifici. A tale proposito la Regione Campania elenca una serie di categorie considerate prioritarie:

– Servizi al turismo (servizi, ristorazione, alloggio)
– Tutela dell’ambiente
Servizi sociali alle persone
Servizi culturali
ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione)
– Risparmio energetico ed energie rinnovabili
Manifatturiero
– Artigianato e valorizzazione di prodotti tipici locali
Attività professionali in genere
Commercio di prossimità

Infine, tra le spese ammissibili all’erogazione dei finanziamenti, sono elencate:

– spese strettamente inerenti il ciclo economico (macchinari, impianti, attrezzature);
– spese per l’acquisto di materie prime, semilavorati, materiali di consumo e scorte;
– spese per utenze e canoni di locazione degli immobili strumentali all’attività.

Per ulteriori dettagli e per maggiori informazioni, il D.D. n. 221 del 29/05/2014 e la documentazione allegata sono scaricabili al seguente link: http://redazione.regione.campania.it/rcnews_ce/showDocumentsNletter.php?04e2cb8004f27fa7b8d0af5c5f9d0e39=4992e462c4f676541ff3beb352c38de9&nletter=nletter&num_newsletter=292&pgCode=G6I56R5529&refresh=on

Napoli, 25/06/2014

360by360 Competition: da 360 Capital Partners, in palio 360.000 dollari per startup italiane nei settori Digital, Industrial & Cleantech e Medical Devices

Resterà aperta fino al 15 ottobre 2014 la call for ideas per l’edizione 2014 di 360by360 Competition, iniziativa promossa da 360 Capital Partners per valorizzare l’ecosistema italiano dell’innovazione grazie al supporto (sia finanziario che operativo) per le migliori startup nazionali.

La partecipazione è aperta a persone fisiche, team di progetto, startup e imprese già esistenti: i proponenti non ancora costituiti in forma societaria si impegnano a costituirsi entro 30 giorni dall’eventuale proclamazione a vincitori della Competition. Requisito fondamentale per la partecipazione è che i progetti imprenditoriali abbiano sede operativa e legale societaria in territorio italiano: gli organizzatori intendono infatti lavorare per la crescita dell’ecosistema startup Made in Italy. Non sono invece previsti limiti di età per presentare la propria candidatura.

I settori di riferimento dei progetti partecipanti a 360by360 Competition sono essenzialmente tre: Digital, Industrial & Cleantech e Medical Devices (il Regolamento specifica che sono esclusi i progetti in ambito Biotech e Pharma).

Per partecipare alla call occorre compilare il form di iscrizione disponibile al seguente link: http://360by360competition.com/presenta-il-tuo-progetto/

Il form va compilato on-line entro la deadline fissata per il 15/10/2014, e al modulo vanno allegati una presentazione della startup ed un video-pitch della durata di circa 3 minuti (in lingua inglese).

Tra i progetti pervenuti durante la prima fase (call for ideas) la Giuria selezionerà i migliori 16, sulla base di una serie di criteri tra cui le competenze dei componenti del team, lo stadio di sviluppo del prodotto/servizio, il grado di innovazione, la dimensione del mercato di riferimento e i ritorni economici previsti.

Nella seconda fase, prevista dal 15 novembre al 10 dicembre 2014, i progetti pre-selezionati dovranno presentare l’eventuale documentazione aggiuntiva richiesta dalla giuria e partecipare ai colloqui di approfondimento con il team di 306 Capital Partners.

La terza e ultima fase di 360by360 Competition consiste nell’evento finale di premiazione previsto per il 21 gennaio 2015: ciascuna delle 16 startup finaliste avrà a disposizione 15 minuti per presentare il proprio progetto alla Giuria di esperti (10 di presentazione e 5 di Q&A). Al termine dell’evento saranno annunciati i vincitori.

360 Capital Partners prevede per il vincitore della 360by360 Competition un premio consistente in un investimento pari a 360.000 dollari: si riserva inoltre la possibilità di premiare con investimenti di varia entità anche altre tra le startup partecipanti.

Napoli, 24/06/2014

Selezionati i migliori 30 progetti di startup per il primo ciclo del Progetto TechHub

Sono stati selezionati i migliori 30 progetti di startup che accedono al primo ciclo del Progetto TechHub: l’elenco degli ammessi è stato infatti pubblicato dal sito ufficiale dell’iniziativa, ed è disponibile al seguente link: http://www.tech-hub.it/wps/wcm/connect/2efd6c804469b19999cdbdfef47bdeec/TECH-HUB+-+AMMESSI.pdf?MOD=AJPERES

Tra i 30 progetti selezionati che avranno la possibilità di accedere al percorso formativo di TechHub ci sono cinque startup vincitrici delle due edizioni di VulcanicaMente: dal talento all’impresa e che sono attualmente (o sono state) ospitate dagli spazi del CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est. Si tratta di:

Zeesty: Sito web e app mobile che permette agli utenti di cercare e scegliere un ristorante in base ai propri gusti, dando la possibilità di restare in contatto con i locali già conosciuti e di trovarne di nuovi (http://signup.zeesty.com/);

Artrooms: Il primo spazio on line che permette agli artisti emergenti di esporre le proprie opere utilizzando tecnologie digitali nel mercato dell’arte, favorendo la commercializzazione dei propri lavori (http://www.artrooms.it/index.php?lang=it);

Pushapp: App factory napoletana attualmente al lavoro per il progetto Appetitoo, la piattaforma web che consente ai ristoratori di creare in pochi minuti l’app mobile esclusiva del proprio ristorante (http://pushapp.me/);

Pizza Now: Servizio mobile grazie al quale il consumatore può ordinare una pizza tramite il proprio smartphone, scegliere gli ingredienti e verificare i tempi per la consegna (http://www.pizzanow.eu/);

Rehub: Community di ricercatori che favorisce l’incontro tra discipline umanistiche e scientifiche per aumentare la visibilità e l’impatto delle ricerche innovative (http://www.rehub.eu/).

I 30 team selezionati per il percorso di formazione di TechHub avranno la possibilità di partecipare a 10 giornate formative dedicate a temi di fondamentale interesse per le nuove imprese, tra cui quelli relativi a Costituzione e Amministrazione, Gestione delle Risorse Umane, Business Modelling.

Al termine del percorso formativo, i partecipanti che avranno partecipato almeno all’80% delle ore di formazione accederanno ad un ulteriore Percorso di Approfondimento, durante il quale il lavoro sarà incentrato sulla redazione del Business Plan da presentare all’evento finale di TechHub: l’Arena con gli investitori.

Durante l’Arena, infine, la Giuria di Esperti di TechHub sceglierà i sette migliori progetti che accederanno ai premi finali.
I premi consistono nella concessione di un contributo a fondo perduto della CCIAA di Napoli: per i primi due classificati la cifra sarà a 50.000 euro, mentre gli altri avranno un contributo di 30.000 euro per ciascun progetto.

 

 

Napoli, 19/06/2014

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