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Tag: finanziamenti

Macchinari innovativi: il bando da 340 milioni di euro per l’Impresa 4.0 al Sud

Il bando pensato per aiutare le micro, piccole e medie imprese di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia nella transizione verso la “fabbrica intelligente”.

La misura definita nell’ambito del Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR e stanziata dal Ministero dello Sviluppo Economico  prevede un finanziamento di oltre 340 milioni di euro con agevolazioni per un valore compreso tra i 500 mila euro e i 3 milioni.

L’agevolazione sostiene gli investimenti innovativi che, in coerenza con il piano nazionale Impresa 4.0 e con area tematica Fabbrica intelligente della Strategia nazionale di specializzazione intelligente, consentono l’interconnessione tra componenti fisiche e digitali del processo produttivo, innalzando il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica.

Possono accedere al bando le micro, piccole e medie imprese – PMI che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
  • sono in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
  • non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.

Sono ammessi tutti i settori manifatturieri presenti nella classificazione delle attività economiche ATECO 2007, ad eccezione delle attività connesse ai seguenti settori come: siderurgia, estrazione del carbone, costruzione navale, fabbricazione delle fibre sintetiche, trasporti e relative infrastrutture, produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.

Inoltre, i programmi di investimento ammissibili devono:

  • prevedere spese non inferiori a  500.000,00 euro e non superiori a  3.000.000,00 euro;
  • essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni meno sviluppate;
  • prevedere l’acquisizione dei sistemi e delle tecnologie riconducibili all’area tematica Fabbrica intelligente della Strategia nazionale di specializzazione intelligente, come elencati negli allegati alla normativa di riferimento.

La misura prevista prevede un contributo in conto impianti e un finanziamento agevolato in 7 anni, che coprono il 75% del valore dell’investimento.

Il mix di agevolazioni è articolato in relazione alla dimensione dell’impresa come segue:

  • per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
  • per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%.

Le domande di accesso alle agevolazioni, concesse mediante procedura valutativa a sportello, potranno essere presentate esclusivamente tramite procedura informatica, accendendo nell’apposita sezione “Accoglienza Istanze” e cliccando sulla misura “Macchinari Innovativi”.

L’iter di presentazione della domanda è articolato in tre fasi:

  1. Verifica del possesso dei requisiti di accesso alla procedura informatica, a partire dalle ore 10.00 del 9 gennaio 2019, inviando una PEC all’indirizzo macchinarinnovativi@pec.mise.gov.it ;
  2. Compilazione della domanda, a partire dalle ore 10.00 del 15 gennaio 2019;
  3. Invio della domanda di accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10.00 del 29 gennaio 2019.

Per maggiori informazioni e dettagli, si rimanda alla lettura del testo integrale del Bando disponibile al seguente link: https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/macchinari-innovativi

B Heroes, al via la selezione per le startup della seconda edizione: il roadshow a Napoli il 16/11

Ritorna con la seconda edizione B Heroes, il programma per startup e imprese innovative con premi fino a 500K e un format televisivo unico in Italia: la tappa di Napoli è fissata per il 16 novembre 

Fino al 20 novembre è possibile inviare la propria candidatura per partecipare al programma per startup B Heroes, un’iniziativa che mette in palio percorsi di formazione, coaching e accelerazione e investimenti fino a 500K.

Il roadshow di selezione per accedere a B Heroes farà tappa a Napoli il 16 novembre 2018, presso Intesa Sanpaolo Innovation Hub: tra le startup e imprese iscritte, saranno invitate quelle che avranno già superato una prima fase di selezione per un incontro face-to-face con gli organizzatori. E, tra i selezionatori che saranno presenti alla tappa napoletana di B Heroes per valutare i progetti di startup più promettenti, ci saranno anche Giampiero Bruno Marco Meola, mentor di #VulcanicaMente4R attualmente impegnati con i team per il percorso dei Learning Days al CSI – Incubatore Napoli Est.

B Heroes, nato da un’idea dell’imprenditore Fabio Cannavale, sarà un percorso raccontato anche attraverso la televisione: il format, già collaudato con la prima edizione dello scorso anno, prevede la proclamazione della startup vincitrice che avrà l’opportunità di accedere ad un finanziamento per la propria idea di impresa fino a un massimo di 500.000€.

Anche se le application per la prima fase di selezione, per accedere ai roadshow, si sono concluse lo scorso 31 ottobre, ad oggi e fino al 20 novembre è comunque possibile inviare la propria candidatura e provare ad accedere al programma B Heroes.

Possono partecipare a B Heroes società di capitali in qualsiasi forma, operanti in Italia, che facciano innovazione a qualsiasi livello: prodotto, servizio, processo, modello di business o modelli organizzativi.

Le domande, corredate da un video di presentazione, una presentazione aziendale o del progetto in pdf e documentazione dell’azienda partecipante, dovranno essere inviate tramite il form on-line disponibile al sito web dedicato all’iniziativa: http://www.bheroes.it/nuova-edizione-2018-2019/

Le imprese selezionate per B Heroes avranno accesso a un programma che metterà loro a disposizione un coach esperto, la possibilità di accedere ad un network di imprenditori di successo, la partecipazione ai Boost Camp e alle attività di formazione e accelerazione. Tutte le startup e imprese innovative selezionate potranno inoltre ambire ad un finanziamento fino a 50K, e partecipare alla competition che vedrà per la prima classificata il già citato premio finale fino a 500K.

Per tutte le informazioni e i dettagli si rimanda alla lettura integrale del Regolamento di B Heroes disponibile qui: http://www.bheroes.it/wp-content/uploads/2018/09/Regolamento_BHeroes_2018_2019.pdf

AI Worklab 2.0: il roadshow di Luiss EnLabs e LVenture fa tappa a Napoli

Una grande opportunità per progetti innovativi nel settore dell’Intelligenza Artificiale: Luiss EnLabs e LVenture presentano la call per AI Worklab 2.0 giovedì 8 novembre a Napoli

AI Worklab 2.0 è il programma di incubazione per startup e talenti innovativi con progetti per applicazioni di Intelligenza Artificiale a cura di Luiss EnLabs e LVenture, in collaborazione con Amex, Cerved, Invitalia, Microsoft, Sanofi e Sara Assicurazioni.

Per presentare la nuova edizione della call for ideas, AI Worklab 2.0 sarà in giro per l’Italia con un roadshow in quattro tappe: la prima tappa è fissata per l’8 novembre 2018 a Napoli, con un evento dedicato alla presentazione e selezione dei progetti candidati che sarà ospitato dall’Università Federico II presso la sede di Corso Nicolangelo Protopisani n. 70, Napoli.

L’evento dell’8 novembre per AI Worklab 2.0 sarà organizzato da LVenture in collaborazione con Campania New Steel, Sanofi, growITup e Invitalia: la partecipazione è totalmente gratuita e coloro che vorranno candidarsi per accedere al percorso di accelerazione dovranno presentare un pitch di 5 minuti, per spiegare agli esperti di Luiss EnLabs le potenzialità del proprio progetto incentrato sull’Intelligenza Artificiale. In questo modo, sarà possibile farsi conoscere dagli organizzatori e ottenere un prezioso e immediato feedback sul progetto, prima della candidatura ufficiale.

AI Worklab 2.0 rappresenta una grande opportunità per le startup che saranno selezionati: i team avranno accesso ad un percorso di accelerazione della durata di tre mesi, in partenza a gennaio 2019, presso l’hub di Luiss EnLabs e LVenture a Roma. Al termine dei tre mesi, le startup riceveranno un grant da 2.500 euro equity free. Inoltre, le startup che accedono all’ecosistema LVenture / Luiss EnLabs saranno tenute in attenta considerazione per ulteriori finanziamenti: basti pensare che dei 30 progetti selezionati nelle scorse 3 edizioni, 9 sono stati poi finanziati (con una raccolta complessiva di oltre 2.7M di euro) e dalla scorsa edizione dell’AI WorkLab ben 4 dei 10 progetti selezionati hanno  poi ottenuto un round di investimento.

E’ possibile inviare direttamente la propria candidatura online, ma è importante tener conto della grande opportunità che rappresenta la partecipazione al roadshow per coloro che vogliono sottoporre il progetto ai feedback del team di EnLabs: ricordiamo che, dopo la tappa di Napoli prevista per l’8 novembre, il roadshow di AI Worklab 2.0 proseguirà anche a Milano, Roma e Padova.

More Than Pink : la call per startup con progetti innovativi nel campo della salute e del benessere

Tre call for ideas per progetti innovativi in tema salute e benessere: vi presentiamo la seconda edizione di More Than Pink

More Than Pink è un progetto pluriennale della Susan G. Komen Italia e ItaliaCamp, con la collaborazione del Polo di Scienze della Salute della Donna e del Bambino della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, che promuove progetti innovativi nell’ambito della salute e del benessere.

Per questa seconda edizione, More Than Pink prevede tre differenti call for ideas:

1. PREMIO MORE THAN PINK “SALUTE E MIGRANTI”: per favorire progetti utili a promuovere la sensibilizzazione e l’informazione per la prevenzione e la tutela della salute, nonché l’accesso da parte dei migranti ai servizi sanitari e assistenziali anche attraverso l’interazione strategica tra pubblico, privato e Terzo settore. I dettagli su questa call sono disponibili al link https://italiacamp.com/call/salute-e-migranti/

2. PREMIO MORE THAN PINK “SALUTE 4.0”: per favorire progetti innovativi per lo sviluppo di dispositivi digitali, tecnologie e servizi innovativi che migliorino i processi di diagnosi e cura nel campo della salute delle donne e/o rendano più efficienti le infrastrutture e i modelli di gestione e governance del sistema sanitario pubblico e privato. Tutti i dettagli sono disponibili qui: https://italiacamp.com/call/salute-4-0/

Al progetto primo classificato delle due call sopraindicate verrà conferito il relativo Premio More Than Pink, del valore complessivo di 30.000 €, suddivisi in 15.000 € in denaro e 15.000 € in beni e servizi di mentoring e coaching.

3. MORE THAN PINK “SALUTE E BENESSERE NEI LUOGHI DI CURA”: per la realizzazione di interventi nei luoghi di cura in Italia per offrire ai pazienti, ai caregiver e al personale uno spazio accogliente, aperto che faciliti il benessere fisico, mentale e sociale e sia di sostegno nel percorso di cura e assistenza. Tale opportunità è promossa in collaborazione con Sisal, che insieme a ItaliaCamp dal 4 giugno al 1 luglio 2018 realizzerà una campagna di raccolta fondi attraverso donazioni libere presso le ricevitorie su tutto il territorio nazionale. Grazie alla raccolta fondi sarà possibile finanziare l’implementazione di uno o più progetti nell’ambito della call, in base alle risorse finanziarie raccolte attraverso la campagna di raccolta fondi.

Per tutte le call di More Than Pink, la deadline per la raccolta delle candidature è fissata al 31 ottobre 2018.
I progetti dovranno essere inviati esclusivamente attraverso il portale http://www.italiacamp.com all’interno della sezione dedicata al progetto ai Premio More Than Pink seguendo le indicazioni previste.

Per eventuali richieste di informazioni e/o chiarimenti su More Than Pink è possibile scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica: associazione@italiacamp.com.

Chivas Venture 2019: la Startup Competition mondiale da un milione di dollari

Chivas Venture mette a disposizione un milione di dollari per imprese e startup con progetti nel settore sociale o ambientale

The Chivas Venture è una competizione annuale a livello mondiale promossa da Chivas Brothers Limited allo scopo di individuare e sostenere imprese e startup che si impegnano dare soluzione a problemi di carattere ambientale e/o sociale, confermando l’attuale interesse di investitori e finanziatori per questa tipologia di progetti: di recente, infatti, abbiamo approfondito anche il bando Innovare in Rete, un’altra opportunità per l’innovazione a impatto sociale e ambientale.

Le candidature devono essere inviate da un founder (o un dipendente) che abbia compiuto almeno 25 anni di età entro la deadline fissata al 31 ottobre 2018, attraverso l’apposito form di application al seguente link: https://www.chivas.com/it-it/the-venture/register .

La competition ha un respiro internazionale ed è aperta alle candidature provenienti dai seguenti Paesi: Argentina, Uruguay, Belgio, Brasile, Bulgaria, Cile, Inghilterra o Galles, Grecia, Israele, Italia, Giappone, Messico, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Scozia, Irlanda del Nord, Slovacchia, Sudafrica, USA, Vietnam.

Possono partecipare le aziende che, tra il 1° settembre 2017 e il 1°settembre 2018, abbiano generato un fatturato non superiore a 1.500,00$, trovandosi quindi in uno dei seguenti stadi:

– Seed > il prodotto è ancora nella fase di prototipo e l’attività non genera ancora reddito proveniente da cliente/utenti;
– Start-up > il team ha elaborato un prototipo o un prodotto (anche di primissima fattibilità) pronto per l’introduzione sul mercato, o ci sono già clienti paganti, possibilmente con una crescita dimostrabile del numero di utenti;
– Growth > l’azienda ha una proposta già convalidata e si sta preparando a un cambiamento di natura dimensionale (crescita del business).

Le candidature saranno valutate in base ai seguenti criteri:

– Opportunità di mercato & Bisogni,
– Modello aziendale & Team,
– Impatto sociale dimostrabile,
– Dati di natura finanziaria,
– Qualità dell’esposizione e passione del rappresentante dell’azienda.

Il percorso della competition si suddivide in due fasi:

– la Fase 1, di natura essenzialmente Locale, prevede l’individuazione dei vincitori nei singoli paesi partecipanti, tra cui l’Italia. I vincitori saranno annunciati entro il 17 Gennaio 2019.

– la Fase 2, di competizione a livello Globale, vedrà i vincitori nazionali in competizione tra loro, e prevede al suo interno tre sotto-fasi: 1) la partecipazione al “Programma Accelerator”, che avrà luogo nei mesi di marzo/aprile 2019 nel Regno Unito; 2) la fase delle votazioni, che si chiuderà con l’assegnazione di $100.000 prelevati dal Fondo sulla base dei voti espressi dai consumatori; 3) la finale mondiale di Chivas Venture 2019, che avrà luogo in Europa nel mese di maggio 2019, con la possibilità di vincere una parte del Fondo messo a disposizione per la competition.

I premi assegnati potranno avere un valore compreso tra 50.000 e 750.000 dollari. Per maggiori dettagli e informazioni sull’assegnazione dei premi e, in generale, sul funzionamento di Chivas Venture 2018, si rimanda alla lettura integrale del Regolamento (disponibile a questo link).

Innovare in Rete: 10 milioni per l’innovazione da Banca Popolare Etica

Banca Popolare Etica stanzia 10 milioni di euro per la Call “Innovare in Rete”

“Innovare in Rete” è la call per statup e imprese promossa da Banca Popolare Etica e dal Sistema Consulenziale Esperto (composto da Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Giacomo Brodolini ed Entopan) con il coordinamento operativo di Oltre Open Innovation Hub.

Le candidature possono essere inviate entro la deadline fissata fino alle ore 12.00 del 30 ottobre 2018, attraverso l’apposito form di application disponibile a questo link: https://innovareinrete.oltreinnovation.it/

Obiettivo del programma è quello di supportare su tutto il territorio nazionale italiano lo sviluppo di progetti di impresa e di processi produttivi a impatto sociale ed ambientale positivo, attraverso finanziamenti, investimenti e servizi a supporto dei processi di innovazione tecnologica e sociale.

La call è aperta ai seguenti soggetti:

1. Start-up innovative e spin off universitari;
2. Start-up innovative costituende promosse da gruppi di lavoro, con priorità per le compagini sociali che coinvolgano in modo adeguato donne e giovani sotto i 35 anni;
3. Piccole e medie imprese, incluse le cooperative e le imprese sociali, interessate allo sviluppo di processi, prodotti e progetti di innovazione;
4. Associazioni, fondazioni ed altri Enti del terzo settore, impegnate nello sviluppo di processi, prodotti e progetti di innovazione.I soggetti che decideranno di candidarsi potranno proporre una domanda di finanziamento che preveda un piano di investimenti per un importo compreso tra € 100.000,00 e € 700.000,00. I finanziamenti accordati dovranno essere rimborsati in un arco temporale massimo
di 10 anni con restituzione mensile o trimestrale

I progetti che avranno accesso ai finanziamenti saranno accompagnati da servizi di incubazione, accelerazione, integrazione e consulenza a cura del Sistema Consulenziale Esperto.

Per qualunque dubbio o domanda è possibile scrivere via e-mail al seguente indirizzo: innovareinrete@oltreinnovation. it riportando nell’oggetto della mail la seguente dicitura: “Info Innovare in Rete”.

Per maggiori informazioni e dettagli, si rimanda alla lettura integrale del Programma: https://innovareinrete.oltreinnovation.it/assets/Call_innovare_in_rete.pdf

Ikigai per imprenditori: la tua startup rappresenta la massima espressione del tuo valore?

Quando si parla di startup, ci si riferisce spesso ad aspetti quali l’entità dei finanziamenti raccolti, gli step da seguire per implementare il Business Model, le capacità di natura tecnica e imprenditoriale dei founder, l’impatto che l’azienda avrà sul mercato, etc.

Spesso la vita di uno startupper di successo viene immaginata come una sorta di favola, tralasciando tutti gli aspetti e i momenti negativi che un neo-imprenditore è spessp costretto ad affrontare: elevato rischio di fallimento, incertezza di natura finanziaria, decisioni difficili (che spesso hanno un impatto notevole anche su terze persone) sono soltanto alcuni di questi.

Anche gli indicatori che sembrano rappresentare il successo, a ben vedere, possono avere un’accezione negativa: gli investimenti raccolti, ad esempio, sono essenzialmente dei debiti per cui più prendi, meno controllo hai sulla tua attività di startup…Ci sono tanti consigli utili per chi si prepara ad affrontare l’esperienza adrenalinica e al tempo stesso difficile ed impegnativa di dar vita ad una startup, ma anche questi non riescono a tener conto degli innumerevoli e imprevedibili cambiamenti che il mercato può attraversare.

Non bisogna sottovalutare, poi, un altro aspetto importante: in una startup, non basta considerare i numeri e gli indicatori di natura quantitativa. Una startup richiede passione, vision, motivazione, sacrificio. Tutti aspetti che hanno un impatto enorme nella vita dello startupper e che andrebbero presi in attenta considerazione fin dalle primissime fasi di vita del business.

In un interessante contributo apparso su Medium, Kacy Qua ha analizzato la possibilità di applicare al mondo dell’imprenditorialità e, in particolare, delle startup un segreto tipico della cultura giapponese: l’Ikigai.

Il termine Ikigai è traducibile con l’espressione italiana “ragione di vita” e rappresenta nella cultura nipponica “la ragione per svegliarsi al mattino”. Secondo i giappoonesi, tutti dovrebbero trovare il proprio Ikigai facendo un importante sforzo di ricerca interiore, per raggiungere la più profonda soddisfazione nella propria vita.Secondo Kacy Qua, applicare l’Ikigai alla propria startup significa garantirsi una vera e propria bussola personalizzata, utile a trasformare il proprio scopo individuale e le proprie competenze professionali in un’azienda che riesca, al contempo, ad avere un impatto sociale e a realizzare profitto.

Nel lavoro di imprenditore, gli aspetti personali e quelli professionali sono profondamente connessi, più che in tanti altri mestieri. Secondo Kacy Qua, per questo motivo, la valutazione dei propri punti di forza e di debolezza, dei propri talenti e risorse, delle proprie passioni e dei propri valori andrebbe pertanto fatta non soltanto da un punto di vista professionale, ma anche dal punto di vista personale.

Così come si analizzano gli aspetti relativi alla strategia, alla mission, alla vision, alle competenze chiave e al vantaggio competitivo della startup, è fondamentale guardare agli scopi, alle capacità, alle passioni, alle modalità operative e alle esperienze di vita dello startupper.

Kacy Qua suggerisce una serie di domande utili che lo startupper dovrebbe porsi per trovare il proprio Ikigai: Cosa ti interessa? Per cosa sei disposto a combattere? Cosa puoi offrire in modo unico, che gli altri non possono offrire? Cosa intendi per natura? Cosa ti fa star male?

Le risposte a queste domande sono il punto di partenza per riempire gli spazi relativi ai quattro elementi del proprio Ikigai:

Applicando il contetto di Ikigai all’imprenditorialità, vediamo che l’ideale è fare in modo che si intersechino quattro elementi: ciò per cui si può essere pagati, ciò in cui si è bravi, ciò di cui il mondo ha bisogno (impatto sociale) e ciò che si ama. Per quest’ultimo elemento, in particolare, non si intende una semplice passione o hobby: è ciò per cui si è disposti a lottare, ciò che più conta per noi.

Naturalmente, nella realtà dei fatti, è molto difficile trovare l’equilibrio perfetto tra i quattro elementi che compongono l’Ikigai dello startupper. Bisogna considerare le condizioni e le priorità specifiche di ciascun momento della vita di un impresa, di un imprenditore, del mercato, etc.

In questo senso è necessario considerare l’Ikigai come una vera e propria bussola, da tener sempre in considerazione per cercare di tenere meglio possibile le cose in equilibrio, tenendo conto alcuni aspetti importanti: ad esempio, non sempre ciò di cui il mondo ha bisogno è ciò che ha successo sul mercato. Spesso non si riesce a bilanciare l’impatto sociale di un’azienda con la necessità di produrre profitti.

Ciò non toglie che l’Ikigai possa rappresentare un interessante esercizio di ricerca interiore e di riflessione sugli scopi e gli obiettivi più profondi di uno startupper e della sua impresa, per provare a costruire un business che rispecchi a pieno i valori e le passioni dei propri founder.

FONTI:
https://medium.com/swlh/ikigai-for-entrepreneurs-b100f6a00650
https://it.wikipedia.org/wiki/Ikigai


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Startup Early Stage: come si definiscono, cosa fanno, di cosa hanno bisogno

Quando si parla di ciclo di vita di una startup, si intendono le varie fasi che quest’ultima attraversa dalla sua nascita fino all’eventuale exit o acquisition. Ci sono molte differenti classificazioni delle fasi di vita di una startup, e le stesse singole fasi vengono definite e identificate in maniera differente.

La primissima fase di una startup, la cosiddetta fase early stage, è sicuramente quella più difficile da identificare e definire: Lee M. von Kraus, esperto di startup e mentor di grande esperienza, ad esempio, sostiene che la startup early stage è quella “in fase pre-money, che sta ancora lavorando allo sviluppo del suo primo prodotto”. In questa fase, la startup sta perfezionando la propria idea di partenza, lavorando alla costruzione di un MVP ed effettuando i primi test del prototipo.

A seconda dei risultati di questi test, una volta analizzati con cura i dati ottenuti, la startup early stage potenzialmente è pronta per le modifiche e gli aggiustamenti (pivot) e per ripartire da capo. L’obiettivo finale della fase early stage è quello di ottenere un prodotto scalabile da presentare ai potenziali investitori attraverso un pitch efficace e convincente. Per von Kraus, quindi, la fase early stage rappresenta per una startup l’intera fase di pre-finanziamento. Una volta ottenuti i primi soldi, la startup è pronta per attraversare la fase successiva, la cosiddetta fase seed.

Per altri esperti, però, è la fase seed a identificarsi con quella di pre-finanziamento. Superata la fase seed, la startup sarà pronta a passare alla fase early stage. Ecco, quindi, che la definizione del ciclo di vita della startup diventa confusa e complicata! Per capire meglio cosa si intende per startup early stage, proviamo a passare in rassegna le definizioni di altri esperti.

Vediamo, ad esempio, cosa ne pensa Kent Gustavson, imprenditore ed esperto di startup: “la fase early stage è come i primi giorni di primavera, in cui le piante crescono più che mai”. Una definizione poetica, in cui la startup early stage è vista come quella più rischiosa e incerta, ma anche come quella più ricca di opportunità.

Secondo Gustavson, l’obiettivo principale della startup in fase early stage non si limita alla ricerca dei primi finanziamenti: “è paragonabile al primo periodo di attività di un artista. In questa fase, l’arte è spesso più semplice, più ideolgica, ma è anche molto importante per la futura crescita dell’artista”. In questo senso, la startup early stage è a suo parere quella in cui il team è visionario, l’idea rivoluzionaria, e il MVP è in grado di agganciare i primi clienti e sostenitori.

Brian Rabben (team lead di Google e mentor a 500 Startups) ha, invece, una definizione decisamente più tecnica: la fase early stage è quella in cui la startup si trova in una situazione di “pre product-market fit” accompagnata da almeno una delle seguenti condizioni aggiuntive: meno di 10 dipendenti, incapacità di pagare ai dipendenti e ai fondatori uno stipendio competitivo, assenza di profitti e/o finanziamenti.

Infine, Mike Moyer, docente universitario e autore di best seller in tema di imprenditorialità, definisce la startup early stage come “una società nella quale tutti i partecipanti mettono a rischio i propri contributi personali in termini di tempo, denaro, relazioni, forniture, strutture o attrezzature”. Secondo Moyer, se una startup ha già abbastanza denaro, ricavi o investimenti per pagare i componenti del team non può essere più considerata in fase early stage.

Rileggendo tutte le definizioni di startup early stage elencate, si nota un comune denominatore: il denaro. Tutti gli esperti concordano sul fatto che la startup early stage è in fase di pre-money e di pre-finanziamento. Per passare alla fase successiva del proprio ciclo di vita, quindi, lo strumento indispensabile per una startup è il capitale.

Per raccogliere capitale, però, è indispensabile che la startup si prepari adeguatamente a presentarsi sul mercato e agli investitori: in questa fase iniziale, una risorsa di valore inestimabile è data da un percorso di mentorship e formazione personalizzato, sotto la guida esperta di chi conosce al meglio l’approccio Lean Startup.

FONTE: https://www.startups.co/articles/startup-stages

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Napoli, 06/09/2018

moniTower – Call for Innovation: application per startup e PMI entro il 30/09

Terna, il gestore della rete di trasmissione in alta tensione in Italia, e DM Energytech (partnership tra Digital Magics e Compendia) hanno lanciato la  moniTower – Call for Innovation, rivolta a startup e PMI innovative con un progetto per applicazioni e servizi in grado di sfruttare e/o valorizzare le potenzialità dell’IoT in tre ambiti principali:

  • Servizi per la protezione ambientale,
  • Servizi di sicurezza (prevenzione di attività illecite),
  • Servizi per la RTN (Rete di Trasmissione Nazionale).

I progetti proposti dovranno sfruttare i dati raccolti tramite l’infrastruttura Terna (sistema di sensori installati sui tralicci) e disponibili sulla piattaforma cloud.

Lo scopo di moniTower – Call for Innovation è quello di individuare le migliori startup, con le quali intraprendere un’eventuale partnership commerciale.

Il contest è aperto a persone fisiche o team e a persone giuridiche (in qualsiasi forma societaria), che potranno presentare la propria application entro la scadenza fissata per il 30 settembre 2018.

La procedura di application è disponibile a questo link: https://openinnovation.digitalmagics.com/it/custom/opencall/directory

Tra tutti i partecipanti, saranno individuate le migliori 10 startup che accederanno all’evento di presentazione dei pitch previsto per il 30 ottobre a Roma.

Al termine dell’evento, sarà individuata la startup vincitrice che avrà diritto ad un premio in denaro pari a 15K.

Inoltre, tra tutti i finalisti, i promotori del contest avranno la possibilità di scegliere uno o più progetti che potranno intraprendere un percorso di empowerment con Terna o accedere al programma di incubazione di Digital Magics.

Per tutte le informazioni e per accedere al Regolamento completo di moniTower: https://openinnovation.digitalmagics.com/it/challenge/monitower

Napoli, 01/08/2018

VulcanicaMente3: il racconto del Gran Finale a SMAU Napoli e i risultati dell’iniziativa

Si è chiusa venerdì 11 dicembre 2015 all’interno di SMAU NAPOLI la terza edizione dell’iniziativa “VulcanicaMente: dal talento all’impresa” del CSI – Incubatore Napoli Est, ideata, progettata e realizzata su iniziativa dell’Assessorato al Lavoro e Attività Produttive del Comune di Napoli, con finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico.

Nel corso del Gran Finale abbiamo approfondito la conoscenza dei progetti, i team e i progressi delle sei startup vincitrici che hanno completato con successo l’ultimo percorso di accelerazione al CSI – Incubatore Napoli Est: si tratta di Brian, Evja, iOsmosi, Listami, Ristogame e TinkiDoo.

Il Gran Finale di VulcanicaMente3 si è aperto con i saluti istituzionali e l’intervento “Il CSI – Incubatore Napoli Est: risultati e prospettive”, presentato da Alfonso Sperandeo (Assessorato al Lavoro e Attività Produttive del Comune di Napoli) e da Giampiero Bruno (Project Leader di Soges S.p.a.)

A seguire, la Pitching Session delle startup di VulcanicaMente 3: dal talento all’impresa, con 5 minuti dedicati al pitch di ciascun progetto seguiti da 5 minuti di Q&A con Cosimo Panetta (The Doers), al quale è stata affidata la moderazione dell’evento, e con un Opponent d’eccezione: Antonello Bartiromo di dPixel S.r.l.

Le startup hanno inoltre risposto alle domande del Board of Experts, composto da esperti dell’innovazione, rappresentanti del mondo accademico, attori dell’ecosistema startup, media e potenziali investitori: tra i presenti, rappresentanti di Università Federico II, Università di Salerno, Università del Sannio, Università Parthenope, Banco di Napoli, BCC Napoli, Microcredito Italia, Giffoni Innovation Hub, Giovani Industriali, ENEA, Sviluppo Campania, META Group, SeedUp, il Mattino, Corriere Innovazione, Città della Scienza e tanti altri.

La mattinata si è chiusa con l’intervento di un ospite internazionale d’eccezione, Eri Vazquez (President of the Innovation Commission in 22@ Barcelona e Director of Funditec) e di Valeria Fascione, Assessore all’Internazionalizzazione, Startup e Innovazione della Regione Campania.

In occasione della conclusione della terza edizione di VulcanicaMente: dal talento all’impresa, riportiamo alcuni dati sull’iniziativa che l’Amministrazione ha realizzato a partire dal 2012: di seguito, le principali metriche, aggiornate ad oggi, utilizzate per la rilevazione dei risultati.

  • TALENTI/INNOVATORI INTERCETTATI: numero di aspiranti imprenditori coinvolti nelle attività di animazione territoriale e scouting (es. TECH WEEKEND);
  • IDEE/TEAM PRESENTATI: idee progettuali sottoposte a selezione da team (anche) formatesi nel corso delle attività di scouting;
  • IDEE/TEAM SELEZIONATI: numero di idee selezionate al termine delle fasi di scouting, che hanno avuto possibilità di accesso ai percorsi di accelerazione del CSI;
  • TEAM FORMATI: numero di persone che hanno beneficiato di attività di formazione continuative prima e durante i percorsi di accelerazione del CSI;
  • IMPRESE/TEAM ATTIVI: numero di team che, dopo l’esperienza di VulcanicaMente, sono attualmente al lavoro sul progetto originario o che, anche a seguito della formazione ricevuta al CSI, stanno realizzando nuove esperienze imprenditoriali e/o professionali;
  • “FORMALI”: team attivi che si sono anche costituiti in forma imprenditoriale (es. SOCIETA’ DI CAPITALI).

VULCANICAMENTE: DAL TALENTO ALL’IMPRESA – PRIMA EDIZIONE

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DETTAGLI METRICHE – Prima Edizione

Team Attivi: Pushapp, DeRev, Intertwine, Buzzoole, MarioWay, SmartGo, NapoliWithMe, ReHub/Serially

Team Attivi e Formali: Pushapp, DeRev, Intertwine, Buzzoole, MarioWay, SmartGo

Team Finanziati: Linkpass, DeRev, Intertwine, Buzzoole e MarioWay (finanziamenti privati) – SmartGo (finanziamenti pubblici)

VULCANICAMENTE: DAL TALENTO ALL’IMPRESA – SECONDA EDIZIONE

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DETTAGLI METRICHE – Seconda Edizione

Team Attivi: Artrooms, Netspeed (con il nuovo progetto MyCircle), PizzaNow (tramite ArsDigitalia), Aicapì e Sleeping Volcano Enterteinment

Team Attivi e Formali: Artrooms, MyCircle

Team Finanziati: Artrooms (finanziamenti pubblici), Netspeed/MyCircle (finanziamenti privati)

VULCANICAMENTE: DAL TALENTO ALL’IMPRESA – TERZA EDIZIONE

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DETTAGLI METRICHE – Terza Edizione

Team Attivi: Tinkidoo, Evja, Ristogame, Iosmosi, Listami, Brian

Team Attivi e Formali: Tinkidoo, Evja, Ristogame, Iosmosi

Team Finanziati: TinkiDoo

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Napoli, 14/12/2015

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