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Tag: early stage

Eni Next: la Call per Startup che innovano l’uso della CO2

L’iniziativa a supporto dello sviluppo sostenibile.

Eni Next, la società Corporate Venture Capital di Eni, lancia una Call per Startup early-stage che propongano soluzioni innovative di utilizzo della CO2.

La lotta ai cambiamenti climatici, la decarbonizzazione del mix produttivo energetico globale e la spinta all’economia circolare sono i principali driver che guidano il rinnovato interesse di aziende, industrie e investitori verso metodi innovativi di utilizzo della CO2.

Nel particolare la Call è alla ricerca di Startup Early-Stage che operino in queste principali categorie di prodotti derivanti dall’utilizzo della CO2:

  • Carburanti: metano, metanolo e idrocarburi liquidi come, ad es. carburanti aeronautici
  • Sostanze chimiche e polimeri: olefine, aromatici, plastiche, schiume, resine, etc.
  • Materiali da costruzione da substrati inorganici naturali (minerali quali aggregati, additivi cementizi, etc.) e artificiali (es. scarti industriali)
  • Processi di lavorazione di calcestruzzi e malte
  • Miglioramento dell’efficienza dei processi biologici come la crescita del raccolto e delle alghe

Le Startup selezionate saranno valutate per potenziali investimenti azionari da Eni Next e le soluzioni saranno considerate per l’avvio di test pilota e implementazioni nei siti industriali di Eni.

Per partecipare alla Call Eni Next, la deadline è fissata entro l’11 aprile 2022, è possibile attraverso la compilazione del form presente al seguente link: https://enispace.eni.com/it_IT/call_dettaglio.page?call=CO2_utilization

Mama Fund & Crowd: la call to action per Startup e PMI innovative da 25 milioni di euro

L’opportunità di venture capital per Startup e PMI innovative.

Mamacrowd, la piattaforma di SiamoSoci, lancia la Call to Action Mama Fund & Crowd” dedicata a Startup e PMI innovative che potranno accedere ad AliCrowd, primo fondo di investimento europeo a lungo termine (ELTIF) da 25 milioni di euro dedicato all’equity crowdfunding.

Istituito da Azimut Investments SA e gestito da Azimut Libera Impresa SGR SpA, il fondo potrà affiancare il crowdfunding con un co-investimento minimo di 500 mila euro su ogni impresa selezionata.

Tra i requisiti per partecipare alla Call, Startup e PMI innovative dovranno avere alle spalle un business model ben strutturato, già in early stage, proporre un servizio definito e già testato sul mercato con metriche di crescita.

Il fondo offre benefici fiscali per investimenti in Startup e PMI innovative e inserimenti nel Piani Individuali di Risparmio con esenzione delle imposte sulle plusvalenze.

Per partecipare alla Call Mama Fund & Crowd“, la deadline è fissata entro il 21 giugno 2021, è possibile compilando il form presente al seguente link: https://mamacrowd.com/login?redirectUrl=/apply/equity-company

UniCredit Start Lab: la piattaforma di business e innovazione a sostegno di Startup e PMI italiane “Tech” ad alto potenziale

La Call per stimolare e accompagnare la nascita di nuova imprenditorialità.

Al via l’ottava edizione di “UniCredit Start Lab 2021” con l’obiettivo di identificare nuove realtà imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico e innovativo individuate attraverso uno specifico processo di selezione e sostenerne la nascita e la crescita.

Le Startup e PMI possono presentare progetti nei settori:

  • Life Science;
  • Clean Tech;
  • Digital;
  • Agritech;
  • Fashion;
  • Industrial.

Per i progetti selezionati, l’edizione 2021 della Piattaforma di Business UniCredit Start Lab prevede:

  • l’assegnazione di un grant in denaro da 10.000 euro ciascuno riservato al miglior progetto imprenditoriale selezionato;
  • facilitazione nella ricerca di controparti per partnership e collaborazioni;
  • facilitazione nei percorsi di internazionalizzazione;
  • la possibilità di partecipare alla Startup Academy annuale di UniCredit, il programma di training manageriale rivolto alle 12 migliori Startup e PMI innovative;
  • l’accesso alla Piattaforma di mentoring;
  • la possibilità di entrare in contatto con Business Angels, Venture Capital, Fondi Early Stage;
  • pubblicazione sul sito UniCredit Start Lab e adeguata visibilità della Startup e PMI innovative nelle comunicazioni legate a UniCredit e al suo network con le modalità definite di volta in volta da UniCredit;
  • l’utilizzo degli spazi del Business Center UniCredit di Milano come Working Area, con modalità definite di volta in volta da UniCredit e coerenti con le attività della stessa.

Per partecipare alla Call UniCredit Start Lab 2021, la deadline è fissata entro le entro le ore 18 del 20 aprile 2021 , è possibile attraverso la compilazione del form presente al seguente link: https://www.unicreditstartlab.eu/it/startup/iscrizione.html

LUISS ENLABS: il programma di accelerazione per startup con investimenti fino a 160K

Il Programma di Accelerazione alla ricerca di team di talento, pronti a lanciare nuovi modelli di business in grado di innovare il mercato di riferimento.

Parte la prima Call del 2020 di LUISS EnLabs – acceleratore d’impresa di LVenture Group, nato da una joint venture con l’Università LUISS e supportato dai partner Wind, BNL Gruppo BNP Paribas, Accenture e Sara Assicurazioni – alle Startup digitali early stage più promettenti.

Il Programma di Accelerazione di LUISS EnLabs, porterà le Startup selezionate a confrontarsi con il mercato e a raggiungere obiettivi di crescita predeterminati, grazie a una metodologia di eccellenza oggi riconosciuta a livello internazionale.

Le Startup selezionate riceveranno un investimento fino a 160 mila euro da parte di LVenture Group e tra gli operatori early stage Venture Capital più attivi a livello europeo.

La selezione è aperta a tutte le Startup che operano nel digitale con particolare riguardo a mercati emergenti come:

  • Corporate Welfare;
  • Cybersecurity;
  • Software per le imprese;
  • Fintech;
  • Retail;
  • Industria 4.0;
  • Salute e Benessere;
  • Urban Tech;
  • utilizzo di tecnologie come AR/VR;
  • Intelligenza Artificiale;
  • Big Data;
  • Blockchain.

Per accedere al Programma di Accelerazione di LUISS EnLabs le Startup devono proporre:

  • soluzioni competitive;
  • un prototipo funzionante del prodotto e/o un’idea validata.

Il Programma di Accelerazione ha una durata di 5 mesi e le Startup riceveranno supporto  nello sviluppo del prodotto, del modello di business, della tecnologia, della comunicazione, del marketing, dell’assistenza legale e delle attività di fundraising.

Per partecipare al Programma di Accelerazione LUISS EnLabs, la deadline è fissata entro il 10 aprile 2020, attraverso la compilazione del form presente al seguente link: https://www.f6s.com/luissenlabs-summer2020/apply

Impact Angels 2020: il match tra business angels e startup – 4 marzo 2020 Milano

Il network che ti permette di avere opportunità di investimento lancia il suo evento a cadenza periodica per startup.

Impact Hub Milano – il più grande network globale che riunisce community di imprenditori sensibili alle tematiche di impatto sociale ad alta scalabilità – il 4 marzo 2020 rilancia il match Impact Angels 2020, tra Business Angels interessati al mondo dell’impact investing e Startup ad alto impatto.

Ogni due mesi i Business Angels hanno la possibilità di conoscere Startup ad alto impatto sociale, ambientale o culturale ed in fase early stage.

Nel particolare, questi incontri rappresentano un’importante opportunità sia per i Business Angels sia per le Startup; nel quale i primi hanno l’occasione di essere aggiornati sul mondo dell’impact investing e di incontrare Startup ad alto potenziale, invece, le Startup hanno la possibilità di presentare il progetto a potenziali investitori.

Per partecipare a Impact Angels 2020, la deadline è fissata entro il 16 febbraio 2020, è possibile attraverso la compilazione del form al seguente link: https://gust.com/organizations/impact-angels/funding_applications/responses/sessions/new

Per  maggiori informazioni sul progetto è possibile scrivendo al seguente indirizzo: milan.incubatore@impacthub.net

LVenture Group e LUISS EnLabs lanciano la call dell’estate: fino a 160k per le migliori startup digitali

L’acceleratore di LVenture Group è pronto a trasformare le Startup digitali early stage più promettenti nelle imprese del futuro.

Al via la seconda Call annuale di LUISS EnLabs – l’acceleratore d’impresa di LVenture Group nato da una joint venture con l’Università LUISS – che apre le porte alle candidature per il batch invernale del suo Programma di Accelerazione, che partirà nel mese di dicembre.

Il Programma di Accelerazione LUISS EnLabs ha una durata di 5 mesi sotto la guida del team di esperti di LUISS EnLabs e LVenture Group. Le Startup che verranno selezionate potranno accedere ad un investimento fino a 160 mila euro da parte di LVenture Group ed avvalersi di una rete di oltre 50 advisor a supporto dello sviluppo del loro prodotto, del modello di business, della tecnologia, della comunicazione, del marketing, dell’assistenza legale e delle attività di fundraising.

Inoltre, potranno usufruire di importanti agevolazioni, come crediti per il cloud, supporto nella prototipazione SEO, facilitazioni e-payments, per un valore di 1,5 milioni di euro.

Per accedere al Programma di Accelerazione di LUISS EnLabs le Startup devono proporre soluzioni competitive nei settori di mercato emergenti, con un prototipo funzionante del prodotto o un’idea validata – Minimum Viable Product – e presentare un team disposto con competenze trasversali necessarie allo sviluppo tecnologico.

La selezione è aperta a tutte le Startup che operano nel digitale con particolare riguardo ai nuovi trend di mercato in ambito di:

  • Corporate Welfare;
  • Cybersecurity;
  • Software per le imprese;
  • Fintech;
  • Retail;
  • Industria 4.0;
  • Salute e Benessere;
  • Urban Tech ed all’utilizzo di tecnologie come AR/VR, Intelligenza Artificiale e Big Data, Blockchain.

Le Startup selezionate svolgeranno il Programma di Accelerazione nell’Hub di LVenture Group e LUISS EnLabs, presso la Stazione Termini di Roma o nella sede dell’acceleratore presso il Milano LUISS Hub, accedendo a spazi di lavoro capaci di rispondere ad ogni esigenza operativa e a centinaia di eventi legati al mondo dell’innovazione, fonte di costante ispirazione e di opportunità di networking.

Le candidature al Programma di Accelerazione LUISS EnLabs devono essere inoltrate online, entro il 30 settembre 2019, accedendo al seguente link: https://www.f6s.com/luissenlabs-winter2020/apply

È inoltre possibile prenotare un incontro one-to-one con il team di accelerazione di LUISS EnLabs, pronto a indirizzare nuovi progetti innovativi nel processo di applicazione scrivendo una e-mail a: applications@lventuregroup.com.

Prima Edizione del Premio Manfredo Manfredi: la competition per progetti imprenditoriali con un montepremi di 150 mila euro

La Call per progetti imprenditoriali hi-tech in grado di creare nuovi posti di lavoro e di far crescere l’ecosistema nazionale dell’innovazione.

Il Premio Manfredo Manfredi, promosso dalla Famiglia Manfredi e da Polihub – l’incubatore del Politecnico di Milano -, nasce per contribuire al rinnovamento del tessuto industriale nazionale offrendo a giovani imprenditori le prime risorse economiche necessarie a mettersi in gioco e avviare un’iniziativa imprenditoriale innovativa.

Il premio è intitolato alla memoria dell’ingegner Manfredo Manfredi, storico manager del gruppo Barilla che a partire dagli anni ’50 e fino al 2013 ha contribuito in modo determinante allo sviluppo dell’azienda, da piccola realtà di provincia a multinazionale leader nel settore alimentare e simbolo dell’Italia nel mondo.

L’iniziativa vuole premiare idee brillanti e giovani di talento, supportandoli nella fase di avvio e creazione dell’azienda, aiutando gli imprenditori alla ricerca dell’innovazione sia nelle tecniche di management che nello sviluppo di nuovi prodotti.

Il Premio Manfredo Manfredi è rivolto alle migliori iniziative hi-tech entrate nel network di PoliHub, negli anni 2017-2018-2019, attraverso i seguenti canali di accesso attivati:

  • Switch2Product;
  • StartCup Lombardia;
  • Processo di selezione da autocandidatura tramite il portale online;
  • Premi di incubazione.

Possono partecipare i progetti imprenditoriali in fase “early stage” in particolare:

  • Startup non ancora costituite o fondate in data non anteriore al 1 gennaio 2018;
  • Startup non finanziate da alcun investimento esterno di tiposeed”;
  • Capaci di utilizzare in modo distintivo le nuove tecnologie.

Grazie alla dotazione messa a disposizione dalla Famiglia Manfredi, il montepremi complessivo per la prima edizione del Premio è di 150.000 euro, da assegnare ad un massimo di tre Startup vincitrici sottoforma di grant e servizi d’incubazione.

Ognuno dei progetti imprenditoriali premiati riceverà quindi un totale di 50.000 euro, di cui 30.000 euro sotto forma di grant e un’equivalente di 20.000 euro in servizi di incubazione.

Per partecipare alla Prima edizione del Premio Manfredo Manfredi, il termine ultimo è fissato al 15 novembre 2019, è possibile attraverso la compilazione del form al seguente link: https://polihub.wufoo.com/forms/zk6ihj80upkybv/

Per info sul Regolamento.

Startup Early Stage: come si definiscono, cosa fanno, di cosa hanno bisogno

Quando si parla di ciclo di vita di una startup, si intendono le varie fasi che quest’ultima attraversa dalla sua nascita fino all’eventuale exit o acquisition. Ci sono molte differenti classificazioni delle fasi di vita di una startup, e le stesse singole fasi vengono definite e identificate in maniera differente.

La primissima fase di una startup, la cosiddetta fase early stage, è sicuramente quella più difficile da identificare e definire: Lee M. von Kraus, esperto di startup e mentor di grande esperienza, ad esempio, sostiene che la startup early stage è quella “in fase pre-money, che sta ancora lavorando allo sviluppo del suo primo prodotto”. In questa fase, la startup sta perfezionando la propria idea di partenza, lavorando alla costruzione di un MVP ed effettuando i primi test del prototipo.

A seconda dei risultati di questi test, una volta analizzati con cura i dati ottenuti, la startup early stage potenzialmente è pronta per le modifiche e gli aggiustamenti (pivot) e per ripartire da capo. L’obiettivo finale della fase early stage è quello di ottenere un prodotto scalabile da presentare ai potenziali investitori attraverso un pitch efficace e convincente. Per von Kraus, quindi, la fase early stage rappresenta per una startup l’intera fase di pre-finanziamento. Una volta ottenuti i primi soldi, la startup è pronta per attraversare la fase successiva, la cosiddetta fase seed.

Per altri esperti, però, è la fase seed a identificarsi con quella di pre-finanziamento. Superata la fase seed, la startup sarà pronta a passare alla fase early stage. Ecco, quindi, che la definizione del ciclo di vita della startup diventa confusa e complicata! Per capire meglio cosa si intende per startup early stage, proviamo a passare in rassegna le definizioni di altri esperti.

Vediamo, ad esempio, cosa ne pensa Kent Gustavson, imprenditore ed esperto di startup: “la fase early stage è come i primi giorni di primavera, in cui le piante crescono più che mai”. Una definizione poetica, in cui la startup early stage è vista come quella più rischiosa e incerta, ma anche come quella più ricca di opportunità.

Secondo Gustavson, l’obiettivo principale della startup in fase early stage non si limita alla ricerca dei primi finanziamenti: “è paragonabile al primo periodo di attività di un artista. In questa fase, l’arte è spesso più semplice, più ideolgica, ma è anche molto importante per la futura crescita dell’artista”. In questo senso, la startup early stage è a suo parere quella in cui il team è visionario, l’idea rivoluzionaria, e il MVP è in grado di agganciare i primi clienti e sostenitori.

Brian Rabben (team lead di Google e mentor a 500 Startups) ha, invece, una definizione decisamente più tecnica: la fase early stage è quella in cui la startup si trova in una situazione di “pre product-market fit” accompagnata da almeno una delle seguenti condizioni aggiuntive: meno di 10 dipendenti, incapacità di pagare ai dipendenti e ai fondatori uno stipendio competitivo, assenza di profitti e/o finanziamenti.

Infine, Mike Moyer, docente universitario e autore di best seller in tema di imprenditorialità, definisce la startup early stage come “una società nella quale tutti i partecipanti mettono a rischio i propri contributi personali in termini di tempo, denaro, relazioni, forniture, strutture o attrezzature”. Secondo Moyer, se una startup ha già abbastanza denaro, ricavi o investimenti per pagare i componenti del team non può essere più considerata in fase early stage.

Rileggendo tutte le definizioni di startup early stage elencate, si nota un comune denominatore: il denaro. Tutti gli esperti concordano sul fatto che la startup early stage è in fase di pre-money e di pre-finanziamento. Per passare alla fase successiva del proprio ciclo di vita, quindi, lo strumento indispensabile per una startup è il capitale.

Per raccogliere capitale, però, è indispensabile che la startup si prepari adeguatamente a presentarsi sul mercato e agli investitori: in questa fase iniziale, una risorsa di valore inestimabile è data da un percorso di mentorship e formazione personalizzato, sotto la guida esperta di chi conosce al meglio l’approccio Lean Startup.

FONTE: https://www.startups.co/articles/startup-stages

Vuoi provare ad accedere al percorso di VulcanicaMente4R? Le application sono aperte fino al 22 ottobre 2018! Compila la tua domanda qui.

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Napoli, 06/09/2018

Opportunità per startup nel settore Internet of Things: la call 2015 di Helsinki Ventures IoT Accelerator

Fino al 31 novembre 2015 è possibile inviare la propria candidatura per la call for startup “Helsinki Ventures IoT Accelerator 2015”, a cura dell’omonimo acceleratore per startup early stage che implementa un programma dedicato a soluzioni innovative uniche e rivoluzionarie nel settore dell’Internet of Things.

helsinki

Il programma di Helsinki Ventures Accelerator nasce in collaborazione con SIGFOX, leader a livello globale nel settore delle soluzioni IoT economicamente sostenibili e ad alta efficienza energetica.

La prossima edizione del programma partirà nel mese di gennaio 2016 ed avrà una durata minima di quattro settimane, con possibilità di estensione dei servizi fino ad un totale di 12 mesi.
Durante il percorso, le startup selezionate potranno beneficiare di un programma di mentorship IoT-focused, con l’aggiunta di una serie di opportunità:

accesso a spazi di coworking nella sede finlandese dell’acceleratore,
network internazionale con potenziali partner aziendali,
accesso all’ecosistema finlandese, ed in particolare di Helsinki, di potenziali clienti ed investitori,
supporto tecnologico specializzato degli esperti SIGFOX,
accesso alla community di riferimento, con opportunità di collaborazione con le altre startup del sistema,
possibilità di investimento da parte di Helsinki Ventures.

La call for startup per “Helsinki Ventures IoT Accelerator 2015” resterà aperta fino al 30/11/2015. Le application devono essere inviate attraverso il form disponibile al seguente link: https://www.f6s.com/iotaccelerator

Per ulteriori informazioni e dettagli: http://www.helsinkiventures.com/

Napoli, 16/11/2015

Growth Hacking per startup con prodotti SaaS: alcune tecniche fondamentali già in fase Early Stage

Darius Lahoutifard è founder di Business Hangouts e imprenditore seriale specializzato in aziende SaaS: l’acronimo sta per “Software as a Service” e si riferisce ad un modello di distribuzione in cui un software viene messo a disposizione dei clienti via internet, direttamente dall’azienda che lo ha sviluppato (si parla di un servizio di Cloud Computing).
Quando si parla di un software Saas, il cliente paga per utilizzare il prodotto (e non per possederlo): questo tipo di software è spesso utilizzato dai clienti B2B per esternalizzare alcune attività del proprio business, ma oggi è molto diffuso anche nel mercato B2C.

In quanto esperto di imprese SaaS, Lahoutifard pubblica sul portale VentureBeat una serie di articoli relativi a questo particolare segmento di business: di recente, ad esempio, si è occupato della tematica relativa alla crescita di una startup SaaS e, nello specifico, ad alcune tecniche di growth hacking utilizzate dai founder di imprese in questa tipologia di mercato. In particolare, Lahoutifard descrive quattro tecniche di growth hacking per startup Saas: vediamole più in dettaglio.

growthhack

1. Piccole App su grandi mercati

Nelle primissime fasi, tutte le startup sognano partnership con grandi nomi in modo tale da avere una referenza forte da utilizzare per piazzarsi meglio sul mercato o per raccogliere capitali. Ma questo tipo di pratica è spesso estremamente costosa, e non riesce a produrre sempre i risultati sperati.

Oggi, si può ottenere una grande visibilità semplicemente proponendo un’app in uno dei marketplace disponibili, come App Store e Google Play (in caso di applicazioni mobile), o su altre piattaforme specifiche per desktop app. L’App Store di Google Chrome, ad esempio, è piuttosto facilmente accessibile per sviluppatori di qualsiasi applicazione che sia eseguibile sul browser Chrome.
Ancora, se si dispone di un’app in qualche modo integrata con uno dei prodotti Google Apps è possibile accedere al Google Apps Marketplace.
Secondo l’autore, è davvero sorprendente il modo in cui la presenza in uno di questi store riesce ad attrarre utenti: il consiglio è quello di sviluppare un’app semplice e veloce, con funzioni di base ma con un eccellente design, in maniera tale da catturare i primi numeri in termini di lead sul mercato del mobile.

2. Modelli freemium

Il popolare ed efficace modello freemium funziona bene anche per le imprese SaaS: è sempre possibile creare un numero di caratteristiche di base da concedere gratuitamente al cliente, piuttosto che offrire l’utilizzo del software per un numero limitato di volte, o soltanto in determinati casi. Inoltre, è sempre possibile monitorare i clienti che utilizzano il software gratuitamente e modificare la portata del modello freemium quando diventano troppi, e bisogna che qualcuno di essi inizi a pagare.

Quando si sceglie il modello freemium, secondo Lahoutifard, la decisione migliore è quella di concedere prove gratuite per un periodo di tempo limitato: in questo modo, il cliente può sviluppare un rapporto più stabile con l’azienda ed aumentano le possibilità che decida di effettuare l’aggiornamento a pagamento (upgrade).

3. Utilizzare prima possibile strumenti di Marketing Automation

Una volta che si inizia a generare traffico con gli account gratuiti, il passo successivo è quello di scalare fino a raggiungere gli account a pagamento. Non bisogna aspettare troppo per implementare i primi strumenti di marketing automation, come HubSpot e Marketo: è infatti possibile utilizzare fin da subito alcuni auto-responder di base, che automaticamente diano il benvenuto e guidino nei primi passi gli utenti che utilizzano la versione freemium.

Appena effettuata l’iscrizione è buona norma inviare del materiale gratuito, come ad esempio video, white paper, case study ed altre tipologie di supporti didattici. Gli invii possono essere programmati in maniera sequenziale, basati su specifici eventi o un tot di volte a settimana.

4. Concierge onboarding

L’automazione è sicuramente utile, ma non potrà mai sostituire fino in fondo l’interazione umana: gli strumenti di marketing automation non possono competere con il concierge onboarding, e quindi con una telefonata (o meglio ancora una videochiamata) di benvenuto al nuovo cliente.

Per svolgere al meglio questo lavoro (le chiamate possono essere effettuate, in caso di prodotti di fascia alta, anche ai clienti freemium) va prevista una persona dedicata (o un team in caso di numeri particolarmente elevati) che si occupi di queste attività di accoglienza: la scelta dovrebbe ricadere su persone che siano addestrate alle vendite e al rapporto con la clientela, e che abbiano al contempo un background tecnico di conoscenza del prodotto.

SaaS

Ora che abbiamo analizzato più nel dettaglio le quattro tecniche proposte da Lahoutifard, vediamo come esse possono essere applicate nelle primissime fasi di una startup SaaS (per intenderci, nella fase denominata Early Stage). Ad una prima occhiata, può sembrare che questo tipo di consigli sia applicabile a startup in fase più avanzata, che ha già delle metriche rilevanti in tema di vendite… Ma è assolutamente sbagliato!

Le riflessioni sulle vendite devono iniziare fin dagli albori della vita di una startup. Non possono essere prese in considerazione direttamente quando si hanno numeri rilevanti, altrimenti significherebbe aver perso delle opportunità: naturalmente, non è il caso di assumere un team dedicato alle vendite fino a che non si sarà arrivati alla convalida del proprio processo. Ma per capire come riuscire a convalidare e padroneggiare l’intero processo e iniziare a veder crescere le vendite, le tecniche di growth hacking sono assolutamente indispensabili già in fase early stage.

In pratica, il processo di vendita SaaS inizia nel momento in cui si inizia a sviluppare il prodotto per poi proseguire attraverso le seguenti fasi:

– MVP demo (secondo il Lean Startup Model), che alcuni chiamano MSP (Minimum Sellable Product),
– Feedback del cliente,
– MVP migliorato e primi introiti fatturati,
– Ripetere i passaggi precedenti con altri clienti,
– Automatizzare le vendite ed il processo di apprendimento con strumenti di marketing automation,
– Costruire app gratuite per sfruttare il traffico in entrata dai grandi marketplace,
– Prevedere un piccolo team di vendita per implementare tecniche di concierge onboarding,
– Prevedere account executives per chiudere ulteriori vendite,
– Scalare il processo di vendita.

Per leggere il post originale: http://venturebeat.com/2015/11/08/growth-hack-your-enterprise-saas-startup/

Napoli, 09/11/2015

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