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Tag: collaborazione

Worth: la call europea per portare l’innovazione tecnologica nei settori creativi con premi fino a 60 mila euro

La Call per sostenere la collaborazione internazionale fra fashion designer, creativi, artigiani, aziende manifatturiere, Startup e partner tecnologici.

WORTH Parteneship project progetto finanziato da COSME 2014-2020 per l’industria del Lifestyle – il programma dell’Unione Europea per la competitività delle piccole e delle medie imprese, con l’obiettivo di stimolare la realizzazione di partnership europee tra PMI, imprese tecnologiche, innovatori -, mira a finanziare lo sviluppo di prodotti innovativi in settori ad alto tasso di creatività come tessile, moda, arredamento, gioielleria.

La Call offre premi attraverso un percorso di incubazione dal valore totale di 60.000 mila euro, ed i progetti selezionati riceveranno finanziamenti fino a 10.000 euro con servizi di:

  • coaching e mentoring personalizzato;
  • posizionamento del prodotto nel mercato;
  • partecipazione a due eventi internazionali;
  • networking e collaborazione intersettoriale;
  • sviluppo del prodotto;
  • supporto per l’accesso ai finanziamenti.

Per partecipare alla Call WORTH Parteneship project, la deadline è fissata entro il 31 ottobre 2019, è possibile compilando il form al seguente link: https://www.worthproject.eu/register/

Apple Developer Academy di Napoli: la Call for Applications per 400 futuri sviluppatori

La Call targata Apple Academy che mira ad aiutare i futuri sviluppatori a raggiungere il loro potenziale.

La Apple Developer Academy presso l’Università Federico II di Napoli, lancia la Call for Applications per la selezione dei nuovi studenti. Sono quasi 400 i posti disponibili per futuri sviluppatori e imprenditori che vogliono partecipare al corso gratuito di un anno che aiuta i partecipanti ad acquisire competenze pratiche e formazione su come sviluppare app per l’ecosistema di app più vivace al mondo.

Il corso è stato appositamente progettato da esperti di formazione Apple, e tutti gli studenti saranno dotati dell’hardware e del software necessario per i loro studi, fra cui iPhone e Mac.

La Call è aperta a tutti gli studenti provenienti dall’Italia così come da tutto il mondo, infatti, l’Academy vuole attrarre un ampio mix di studenti interessati a lavorare nell’app economy. Con una forte enfasi sulla collaborazione, gli studenti acquisiscono una vasta esperienza pratica, competenze di coding e di sviluppo software, oltre a frequentare corsi progettati per acquisire nozioni e fiducia sulla creazione di Startup e il design delle app.

Inoltre, gli studenti hanno l’opportunità di partecipare a un “Enterprise Track”, che fornisce una formazione approfondita sull’intero ciclo di vita di un’app, dalla progettazione all’implementazione, all’utilizzo sul cloud, alla sicurezza, alla risoluzione dei problemi e all’archiviazione dei dati.

Per partecipare alla Call for Applications della Apple Developer Academy di Napoli, le iscrizioni chiudono il 21 giugno 2019, gli studenti sono tenuti a compilare una domanda online sul sito https://www.developeracademy.unina.it/it/ .

 

INNOVATION HUMAN RENEWABLE RESOURCES: LA CALL PER STARTUP E PMI NEL SETTORE DELLE RISORSE UMANE CON PREMIO DI 15 MILA EURO

La Call sulla valorizzazione delle Risorse Umane nella trasformazione tecnologica dei processi aziendali mette in palio 15 mila euro per il miglior progetto di impresa.

TernaSocietà che gestisce la rete elettrica nazionale – in collaborazione con Digital Magics EnergyTech – programma di incubazione specializzato per le Startup Digitali del settore dell’energia – , lanciano la Call for Innovation HRR – Human Renewable Resources per tutte le Startup e PMI innovative italiane, che operano nei settori HRTech ed EduTech.

L’obiettivo della Call è individuare i migliori progetti con servizi, applicazioni, soluzioni di ultima generazione e ad alto valore aggiunto, in grado di portare una reale innovazione, facendo leva sugli asset tecnologici, i processi e le best practice dell’area Risorse Umane e Organizzazione: dall’employer branding, alla formazione, fino allo smart working.

In particolare, si mira a rinnovare l’attività di recruiting, offrendo ai candidati un’esperienza innovativa, dinamica e interattiva, in grado di attirare e selezionare i migliori talenti. Inoltre, si vuole potenziare e rendere più efficace l’attività di formazione e sviluppo del personale, grazie alle nuove metodologie e all’innovazione delle competenze e delle attitudini delle persone di Terna.

Inoltre, le 10 Startup e PMI più promettenti saranno protagoniste il 20 giugno 2019, presso l’Headquarter di Terna a Roma, per la giornata finale di Pitch. In tale occasione, la giuria formata da Digital Magics EnergyTech, Terna e aziende partner premierà la migliore Startup o PMI con 15.000 euro e sceglierà i modelli di business più interessanti che avranno la possibilità di avviare delle partnership di collaborazione e Open Innovation con Terna.

Inoltre, Terna darà l’opportunità, ad un massimo di tre Startup fra tutti i finalisti, di accedere a percorsi di accelerazione presso i propri Innovation Hubs, nuovi centri di ricerca sul territorio per una forte cooperazione fra risorse interne, Università e Startup che renderanno Terna sempre più una rete anche dal punto di vista della condivisione della conoscenza.

È possibile partecipare alla Call  HRR – Human Renewable Resources inviando la propria candidatura entro il 13 maggio 2019 al seguente link: https://openinnovation.digitalmagics.com/it/challenge/hrr-human-renewable-resources

Tutte le Info disponibili nel Regolamento.

 

 

Il CSI incontra Business France: nuove opportunità per le startup napoletane

Il CSI – Incubatore Napoli Est ha recentemente incontrato una rappresentanza di Business France, agenzia governativa francese che opera in Italia con svariati servizi dedicati a imprese e startup.

Dopo l’avvio di una collaborazione con AIFA e il progetto Venture Up, l’incubatore del Comune di Napoli ha avviato i contatti per stabilire una collaborazione con l’agenzia del Consolato Francese in Italia deputata ai servizi in materia di business e impresa: tra le attività che caratterizzano la mission di Business France, ricordiamo l’internazionalizzazione, l’identificazione di investimenti, l’accelerazione di imprese e startup.

Al momento, Business France rappresenta una realtà diffusa a livello globale, con collaborazioni in atto in più di 70 paesi in tutto il mondo. I servizi offerti dall’agenzia sono personalizzati, confidenziali e gratuiti per imprenditori e aspiranti tali che abbiano intenzione di estendere il proprio business dandogli un respiro internazionale.

Un incontro che apre nuovi, interessanti orizzonti per le startup dell’incubatore, soprattutto in termini di opportunità di internazionalizzazione e apertura ai mercati esteri.vm4rNon perdere l’occasione di accedere alle opportunità per startup e talenti imprenditoriali offerte dal CSI: compila l’application e partecipa alla call for ideas di “VulcanicaMente4 – Reloaded”.  La deadline è fissata al 22 ottobre 2018: tutte le informazioni e il modulo di iscrizione sono disponibili a questo link.

Inoltre, per tutti gli aspiranti startupper interessati a #VulcanicaMente4R, il CSI ospita il 19 e 20 ottobre 2018 lo Scouting Day: un evento totalmente gratuito di formazione, mentorship e networking per conoscere tutto ciò che c’è da sapere su VulcanicaMente e incontrare i nostri mentor e altri talenti con cui costituire nuovi team. Ma attenzione, i posti sono limitati! Per partecipare allo Scouting Day occorre prenotarsi a questo link.

Startup Tips: l’allineamento e la condivisione, strategie di base per la misurazione del Marketing ROI

Una delle attività più complesse per una startup è quella di tenere traccia del percorso che conduce dagli sforzi di marketing alle vendite effettive: misurare il ROI del Marketing rappresenta spesso un problema di difficile soluzione, causato dalla quasi totale assenza di dati certi sulle conversioni.

Spesso, per provare a quantificare il ROI degli investimenti di marketing, il CMO si ritrova a potersi basare su “vanity metrics” e congetture, piuttosto che su numeri reali come accade, ad esempio, per le attività di vendita. Naturalmente questa situazione rappresenta una difficoltà, che si traduce nell’impossibilità di misurare l’efficacia della Marketing Strategy.

Ma come è possibile superare questo problema? La misurazione del ROI per gli investimenti in marketing è stata recentemente al centro di un interessante post pubblicato dal blog del Marketing Insider Group, ispirato da un’infografica prodotta da TechnologyAdvice.

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La chiave per risolvere la questione sta nella “lead reciprocity” tra marketing e vendite, ossia nello scambio aperto di informazioni sui lead tra le due funzioni aziendali all’interno della startup. Per realizzare la lead reciprocity occorre agire su due tipologie di allineamento: quello tecnologico e quello strategico.

ALLINEAMENTO TECNOLOGICO

L’integrazione tra marketing automation e piattaforme CRM consente sia al marketing che alle vendite di ottenere una visibilità end-to-end circa le informazioni disponibili sul lead. Dal marketing provengono i dati e le metriche su aspetti quali track leads, close rates e altri parametri di conversione, mentre il team di vendita è in grado di monitorare dove sono stati generati i lead, come si qualificano, ed altre informazioni inerenti le tempistiche.

La combinazione tra marketing automation e piattaforme CRM presenta molteplici vantaggi: consente di tenere traccia di come i lead si convertono in clienti, in modo tale da avere un quadro più completo e veritiero di quanto gli sforzi di marketing contribuiscano al totale delle vendite e dei ricavi dell’azienda.

ALLINEAMENTO STRATEGICO

L’allineamento strategico con le vendite può rappresentare la sfida più importante ed impegnativa per il marketing, ma è assolutamente indispensabile affiancarlo all’allineamento tecnologico. In sostanza, i team di marketing e vendite devono lavorare assieme per allinearsi su un progetto di lead generation standardizzato, mantenendo una comunicazione costantemente aperta.

In questo modo, i venditori possono aiutare i marketers informandoli costantemente sulle fonti che creano le migliori opportunità, e su come produrre dei contenuti che convertono. Questa tipologia di feedback aiuta il marketing a concentrare le proprie risorse sui canali più efficaci, portando in ultima analisi ad un aumento delle vendite e dei ricavi della startup.

L’allineamento strategico, inoltre, consente a marketing e vendite di lavorare e collaborare su obiettivi e responsabilità condivise, piuttosto che disperdere le risorse su obiettivi individuali e disallineati.

Secondo i dati forniti da SiriusDecisions, le aziende B2B che riescono ad allineare tecnologicamente e strategicamente marketing e vendite possono raggiungere una crescita dei ricavi pari al 24%, con aumento dei profitti fino al 27%.

COSA FARE DOPO L’ALLINEAMENTO MARKETING/VENDITE

Una volta che l’allineamento strategico e tecnologico è stato effettuato, esistono tre ulteriori passaggi aggiuntivi che la startup può mettere in pratica per migliorare ulteriormente l’allineamento tra marketing e vendite:

1) Costruire dei Modelli di Attribuzione

Un Modello di Attribuzione consente la misurazione dell’efficacia dei touchpoint nei quali il marketing contribuisce al processo che porta l’acquirente alla conversione finale. Questa tipologia di modello aiuta il marketing a giustificare il proprio budget e ad identificare le migliori opportunità di crescita per il futuro.

2) Migliorare la Lead Generation

L’analisi e lo scambio aperto dei dati relativi alle conversioni consente di far luce sull’efficacia delle tattiche e dei canali di marketing utilizzati. Creare un sistema di punteggi basato sulle informazioni di conversione consente al marketing di focalizzare gli sforzi per generare lead di qualità più elevata.

3) Misurare il ROI

Avere a disposizione dei numeri (traffico sul sito o leads mensili) consente di calcolare chiaramente il ROI di marketing, concentrandosi sulle metriche che legano direttamente gli investimenti di marketing al business value (ad esempio, il costo medio per lead, il valore medio per lead, il rapporto lead/cliente, etc).

Per ulteriori approfondimenti, il link di riferimento è: http://marketinginsidergroup.com/?p=9597

Napoli, 26/11/2015

Startup Story – Come creare una cultura aziendale orientata all’innovazione

In una recente presentazione alla BEI Jay Morgan, VP Global Innovation per Bayer Consumer Care, ha raccontato la storia del viaggio verso l’innovazione effettuato dalla sua azienda. Il suo racconto contiene una serie di spunti interessanti per startup ed imprese innovative, che devono riuscire a costruire una cultura aziendale orientata all’innovazione per assicurarsi, in potenziale, maggiori opportunità di successo.

La storia raccontata da Jay Morgan inizia nel 2011 a Memphis, Tennesse (USA). La Bayer Consumer Care all’epoca si chiamava ancora Merck Consumer Care e inizia il suo viaggio verso l’innovazione con una domanda ed una sfida: Quali sono gli ostacoli all’innovazione che impediscono all’azienda di raggiungere i risultati desiderati?

Nel 2011 l’azienda vedeva in prospettiva che le cose “vanno abbastanza bene, ma non si prevede una grande crescita”. In quel periodo, arriva in azienda un nuovo CEO con una vision piuttosto ambiziosa: voleva raddoppiare il valore del business nel giro dei successivi cinque anni.

Ora, considerato che non era possibile raddoppiare il personale o il bilancio, bisognava implementare un approccio totalmente nuovo: per capire come costruirlo, la scelta di Bayer Consumer Care ricade sullo studio di aziende innovative di successo.

Dallo studio effettuato, l’azienda ha riscontrato che esistono due tipologie di cultura aziendale: Cultura Incrementale e Cultura Innovativa.

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La Bayer Consumer Care rientrava tra le aziende a Cultura Incrementale e, pertanto, doveva impegnarsi nel cambiamento per approcciarsi con successo all’innovazione.

Il primo step verso la Cultura Innovativa era capire cosa significa implementare l’innovazione in azienda. Gli elementi caratteristici di un’azienda innovativa risultano essere:

Orientamento all’Azione
 Approccio Work-in-Progress
Collaborazione e Condivisione
Coworking
Confronto con i clienti
Brand Experience

In particolare, la Brand Experience rappresentava l’occasione per andare oltre la semplice attività di sviluppo di nuovi prodotti, aprendo un ventaglio di possibilità che toccano tematiche come il digitale, la comunicazione, il packaging, la shopping experience, il business model.

Una volta identificato l’obiettivo (passare da una Cultura Incrementale ad una Cultura Innovativa), Bayer Consumer Care sviluppa un piano in cinque punti:

  1. Learning by doing: tre progetti all’anno, come prototipi
  2. Inizio “in piccolo”, con un budget da 50K
  3. Lavoro sugli strumenti e la cultura (Design Thinking e spazi di lavoro condivisi)
  4. Lavoro suddiviso in cicli (Memphis Innovation Bootcamp)
  5. Costruire nuove partnership e collaborazioni (portare il Southern Growth Studio a lavorare con noi ai progetti, anziché per noi)

Come primo importante risultato, la comunità di innovatori di Memphis ha reagito molto bene alla nuova cultura di Bayer Consumer Care: il Memphis Innovation Bootcamp nei suoi vari cicli ha portato allo sviluppo di svariati progetti di innovazione sociale.

Ma la lezione più significativa sta nell’aver appreso alcune delle chiavi per creare un’impresa innovativa e scalabile:

Engagement dell’intero team sulle sfide innovative
Condivisione e collaborazione
Creazione di metriche revenue-based
Iniziare con piccole sfide
Condividere i risultati

FONTE: http://frontendofinnovationblog.iirusa.com/2015/10/how-to-create-culture-where-you-can.html

Napoli, 30/10/2015

Startup Tips – la mentalità imprenditoriale: 8 tratti caratteristici del vero imprenditore

Shawn Osborne è Presidente e CEO del Network for Teaching Entrepreneurship e ha di recente pubblicato attraverso il portale Entrepreneur un interessante contributo intitolato “8 Ways to Think Like an Entrepreneur”, nel quale raccoglie ed elenca otto elementi caratteristici della mentalità imprenditoriale orientata al successo.

Spesso siamo abituati a pensare che un imprenditore diventa tale sulla base di ciò che fa: identifichiamo un imprenditore con qualcuno che ha fondato un’azienda. Ma, fermo restando questo punto di partenza, la realtà è che oggi un imprenditore si caratterizza per qualcosa che va oltre la sua attività di business: un imprenditore si caratterizza anche e soprattutto per il suo modo di pensare, il suo approccio, la sua visione del mondo e la sua mentalità.

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Nella sua attività, Osborne ha identificato e raccolto otto tratti caratteristici della mentalità imprenditoriale: l’autore sottolinea, però, che non si tratta di elementi statici e rigidi, bensì di un insieme di componenti elastici, flessibili e personali. Non è necessario possedere tutti i tratti elencati per essere un imprenditore di successo e, soprattutto, un imprenditore si caratterizza sia per i suoi punti di forza che per i suoi punti di debolezza.

Ma vediamo più nel dettaglio quali sono gli otto tratti caratteristici della mentalità imprenditoriale elencati da Osborne:

1) La capacità di riconoscere le opportunità

Un imprenditore si impegna nel cercare e riconoscere le opportunità ed è in grado di trovare il modo migliore per fare le cose, per se stesso e per gli altri.

2) Comfort e Rischio

Un imprenditore di successo è in grado di pesare e valutare correttamente il rischio, e di trovarsi a proprio agio con l’idea di dover investire tempo e risorse in idee ed attività caratterizzate da incertezza.

3) Creatività ed Innovazione

I migliori imprenditori sono quelli che riescono a trovare soluzioni creative. Essi applicano strumenti innovativi e non convenzionali ai problemi e alle sfide che incontrano.

4) Orientamento al futuro

Un imprenditore è abituato a pensare a ciò che verrà e ad assumersi il rischio di ottenere dei risultati. In un’azienda il focus è spostato sul raggiungimento di obiettivi prefissati.

5) Flessibilità ed adattabilità

Gli imprenditori non solo imparano a cambiare rotta quando necessario, ma si aspettano di doverlo fare: sono pronti a reagire repentinamente di fronte ad ostacoli ed imprevisti, basandosi sulla raccolta di dati ed informazioni.

6) Spirito di iniziativa e self-direction

Gli imprenditori sono autonomi, sanno come dirigere le proprie azioni e sono sempre motivati al raggiungimento degli obiettivi. Spesso sono più propensi ad affrontare direttamente una sfida, piuttosto che cercare una via alternativa o delegare ad altri le decisioni.

7) Pensiero critico e problem solving

Un imprenditore di successo è un analista: impara a riconoscere le sfide, le opportunità, i prodotti e tutto ciò che riguarda il proprio mercato di riferimento. Inoltre, è in grado di fare valutazioni precise e puntuali su tutto ciò che riguarda la sua attività di impresa.

8) Comunicazione e collaborazione

Gli imprenditori sono bravi a condividere: sanno bene che a volte le idee e gli input provenienti dall’esterno possono essere una chiave di lettura che porta l’attività al successo. Inoltre, sanno comunicare con chiarezza e passione le proprie idee.

Come accennato in precedenza, non tutti gli imprenditori ed aspiranti tali possiedono tutte e otto le caratteristiche elencate: ma ciò nonostante, l’autore invita i lettori a non disperare! Le abilità e la mentalità imprenditoriale possono infatti essere apprese con il tempo, l’impegno e l’esperienza: basta ricordare sempre che un imprenditore non è solo ciò che fa, ma anche e soprattutto ciò che pensa.

Il post originale è disponibile qui: http://www.entrepreneur.com/article/250480

Napoli, 28/10/2015

SCAH-FIWARE: la competition on-line per app innovative nel settore Smart City. Premi fino a 150.000€

Un montepremi totale di 150.000€ per risolvere cinque tra le più importanti sfide in tema Smart City: è così che si presenta competition on-line SCAH-FIWARE, iniziativa a livello globale rivolta a sviluppatori, imprenditori e attivitsi con un’app innovativa (web o mobile) in grado di migliorare la qualità della vita dei cittadini in un’ottica smart.

SCAH

La competition SCAH (Smart City App Hack) è alla ricerca di app innovative in grado di risolvere le problematiche dei cittadini in cinque categorie:

1) URBAN MOBILITY: si rivolge in particolare alle problematiche inerenti il traffico ed i trasporti, in particolare ad aspetti quali informazioni sulle condizioni del traffico, guide per usufruire dei trasporti pubblici, promozione della mobilità sostenibile.

2) ENERGY & EMISSIONS: l’aumento delle emissioni e l’efficienza energetica rappresentano il focus di questa categoria. Tra gli aspetti particolarmente rilevanti, quelli relativi alla riduzione dei consumi energetici e all’automation dei devices domestici.

3) CULTURE & TOURISM: facilitare la fruizione della cultura è un obiettivo importante sia per i cittadini che per i turisti. Tra le tematiche da affrontare, ricordiamo la fruizione dell’agenda di eventi culturali previsti in città o la creazione di nuove opportunità di lavoro e networking per gli artisti.

4) SHOPPING & RETAIL: scopo delle app relative a questa categoria è di offrire una dimensione social alle attività di shopping, facilitando la scoperta dei negozi, la comparazione dei prezzi, le transazioni.

5) THE COLLABORATIVE CITY: l’ultima sfida si propone di facilitare ed accrescere la collaborazione e la partecipazione dei cittadini, accrescendo le opportunità di partecipazione al processo decisionale, tenendo informata la cittadinanza sulle questioni da risolvere, accrescendo l’efficacia e l’efficienza del processo di partecipazione dei cittadini.

Possono partecipare alla competition on-line SCAH-FIWARE sviluppatori, imprenditori, PMI, startup e persone fisiche con un’app che risolva problematiche inerenti le cinque categorie elencate, utilizzando le tecnologie proprie della piattaforma FIWARE.

Le application possono essere inviate entro il 15 ottobre 2015, seguendo le istruzioni disponibili ai seguenti link:

Se l’app è già sviluppata utilizzando FIWARE: http://appcircus.com/event/scah-fiware-online-competition

Se l’app non è ancora sviluppata utilizzando FIWARE: http://appcircus.com/event/scah-fiware-incubation

Dal 15 al 26 ottobre, le app saranno valutate dalla giuria on-line: i premi in palio sono di tre tipologie.

1) Premi in denaro per un totale di 10.000€ ed opportunità di partecipazione a Smart City Expo World Congress (Barcellona, novembre 2015);

2) Opportunità di visibilità al Mobile World Congress (Barcellona, febbraio 2016);

3) Percorso di accelerazione + premio in denaro: 150K + 6 mesi di accelerazione a INCENSe; 10K + 3 mesi di accelerazione a SOUL-FI.

Per maggiori informazioni, il link di riferimento è: http://fiware.smartcityapphack.com/

Napoli, 10/09/2015

Il bando cheFare3: 150.000€ per i migliori progetti di innovazione sostenibile nel settore culturale

E’ aperto da pochi giorni il Bando per la terza edizione di “cheFare”, progetto promosso dall’omonima associazione culturale e dal suo network (tra i cui componenti ricordiamo Avanzi, Make a Cube3, Regione Puglia e Fondazione Cariplo) finalizzata alla costruzione di una rete tra imprese culturali ad alto contenuto innovativo ed impatto sociale.

Gli obiettivi del Bando cheFare sono quelli di incentivare le dinamiche positive emergenti dalla messa in rete delle competenze delle imprese culturali e di supportare l’ecosistema delle imprese culturali per creare nuovi modelli di business economicamente e socialmente sostenibili.

Il Bando cheFare mette a disposizione dei vincitori un montepremi complessivo di 150.000€ da destinare ai tre migliori progetti, ed è aperto ad imprese profit, low profit e non profit che operino nei campi afferenti alla cultura umanistica. In particolare, il Bando prevede le seguenti aree di attività: letteratura, musica, teatro, danza, pittura, cinema, video, fotografia, arti plastiche, performing arts, editoria, filosofia, pedagogia, psicologia, sociologia, antropologia.

chefare3

Per partecipare a cheFare3, i progetti candidabili dovranno presentare una serie di caratteristiche (oggetto di valutazione) elencate ed esplicitate nel dettaglio dall’art. 6 del Bando. In particolare, i progetti dovranno:

a) promuovere la collaborazione;
b) ricercare forme innovative di progettazione, produzione, distribuzione e fruizione della cultura;
c) essere scalabile e riproducibile (da un punto di vista dimensionale e/o in condizioni e ambiti differenti);
d) essere economicamente sostenibili nel tempo;
e) promuovere l’equità economica e contrattuale dei lavoratori impiegati;
f) avere un impatto sociale territoriale positivo (coesione sociale, accesso alla cultura, fruibilità dei prodotti culturali);
g) prevedere strategie di progettazione, produzione, gestione e distribuzione dei contenuti che inquadrino la cultura come bene comune (ad es. tecnologie open source e free software);
h) coinvolgere la comunità di riferimento e i destinatari del progetto nella comunicazione delle proprie attività.

La partecipazione al Bando cheFare è aperta fino alle ore 18:00 del 1° luglio 2015. I candidati dovranno compilare il form on-line disponibile al seguente link: https://bando.che-fare.com/partecipa/

Il Team di Esperti di cheFare selezionerà quindi i 40 migliori progetti tra tutti i candidati, che saranno pubblicati sulla piattaforma https://www.che-fare.com/ e saranno votati dagli utenti registrati a partire dalle ore 10:00 del 9 settembre e fino alle ore 18:00 del 5 novembre 2015.
I 10 progetti più votati on-line saranno ammessi alla fase finale di cheFare3, e sottoposti alla valutazione della Giuria, composta da personalità di spicco dei vari settori tematici di attinenza del Bando.
I 10 finalisti dovranno inoltre presentare un Business Plan relativo al progetto per consentire una valutazione più approfondita dei vari aspetti dello stesso.

Tra i 10 finalisti la Giuria sceglierà i tre vincitori della terza edizione di cheFare, che riceveranno un premio da 50.000€ ciascuno erogato nella seguente modalità: una prima tranche da 25.000€ entro tre mesi dalla proclamazione dei vincitori, mentre la seconda parte sarà erogata in due ulteriori versamenti da 12.500€ ciascuno a seguito di una serie di incontri periodici di monitoraggio.

Per saperne di più, si rimanda alla lettura del testo integrale del Bando: https://www.che-fare.com/public/uploads/bando/CheFare_bando2015.pdf

Napoli, 18/05/2015

Il 18 maggio a Napoli, l’appuntamento di ANCI Campania sulle opportunità della Sharing Economy

Lunedì 18 maggio 2015, a partire dalle ore 9:00 e fino alle ore 15:00, il PAN – Palazzo delle Arti di Napoli (Sala Conferenze – Via dei Mille n. 60) ospita un interessante evento a cura di ANCI Campania con il Patrocino del Comune di Napoli (Assessorato ai Giovani, Creatività, Innovazione e Assessorato al Lavoro e Attività produttive) dedicato al tema “Le opportunità della #SharingEconomy – Modelli di produzione partecipativa e collaborativa”.

Il tema della Sharing Economy è quanto mai attuale: questo nuovo modello economico porta infatti molte novità nell’organizzazione della domanda e dell’offerta, che diventa decisamente più incentrata e focalizzata sul ruolo delle persone.
Attraverso la Sharing Economy, spiegano gli organizzatori, nascono forme di impresa innovativa con un modello di sviluppo nuovo, imperniato sul concetto di comunità, persone, utenti che condividono beni e servizi grazie al supporto delle nuove tecnologie digitali e della rete. In questo scenario, inoltre, assumono un ruolo centrale i social network: questi ultimi rappresentano un nuovo strumento per soddisfare i bisogni delle persone, aprendo la strada a nuove opportunità in termini occupazionali e di impresa.

Il Programma dell’evento “Le opportunità della #SharingEconomy – Modelli di produzione partecipativa e collaborativa” prevede:

Ore 9:00 – Saluti istituzionali e introduzione ai lavori – Pasquale Granata (ANCI Campania) ed Enrico Panini (Assessore al Lavoro e alle Attività Produttive del Comune di Napoli);

Ore 9:30Economia collaborativa: opportunità di conoscenza, legame di comunità e valori di sviluppoAlessandro Coppola (Laboratorio Craet-Sun);

Ore 10:30La Sharing Economy: definizione e peculiarità di un nuovo modello di relazioni tra pubblico e privatoAndrea Pugliese (The Hub Roma);

Ore 11:30 – Coffe Break

Ore 12:00La Sharing Economy entra in ComunePaolo Testa (ANCI Cittalia);

Ore 12:30La costruzione di mappe collaborative per la valorizzazione delle risorse materiali ed immateriali dei territoriIlaria Vitellio (Mappi.na);

Ore 13:30Coworking e modelli aziendali collaborativi Corrado Sorge (Hubstrat);

Ore 14:00La sfida della mobilità sostenibileEmiliana Mellone (Associazione Cleanap – Progetto Bike Sharing Napoli);

Ore 14:30Pandora Group e la sua rete di imprese: un modello ispirato alla Sharing EconomyAlessia Guarnaccia (Pandora Group Srl).

Per maggiori dettagli e informazioni, è possibile consultare la pagina dell’evento su Facebook disponibile qui: https://www.facebook.com/events/898488660194730/

Napoli, 13/05/2015

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