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Tag: advisory board

Ultimo appuntamento con i Learning Days per i team di #VulcanicaMente4R

Nelle giornate del 3 e 4 dicembre 2018 il CSI – Incubatore Napoli Est ha ospitato l’ultimo appuntamento con i Learning Days. L’Open Day del 14 dicembre è sempre più vicino!

Con l’appuntamento del 3 e 4 dicembre 2018 si conclude il percorso dei Learning Days per i team selezionati attraverso la call for ideas di “VulcanicaMente: dal talento all’impresa 4 – Reloaded”.

Le due giornate di formazione teorico – pratica, all’insegna della metodologia esclusiva basata su un approccio di natura scientifico – sperimentale, sono state incentrate sul tema “Start Raising” a cura di Massimo Canalicchio.

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Come ogni settimana, anche questa volta il workshop si è svolto in due moduli. Nella giornata di lunedì 3, Massimo ha affrontato insieme ai team di #VulcanicaMente4R il delicato passaggio dal modello di business in un vero e proprio business plan a tutti gli effetti.

Tra gli argomenti trattati nello specifico dalle nostre startup nella prima giornata di questo sesto workshop ricordiamo: Strategia e mercato, Piano operativo ed organizzazione, Conto economico e stato patrimoniale.

Il secondo modulo, in corso nella giornata di oggi 4 dicembre 2018, si concentra invece sulle tecniche di reperimento dei fondi. Tra gli argomenti trattati, ricordiamo ad esempio: Business Game – Equity Negotiation, Advisory Board, aspetti normativi per le Startup Innovative.

Con la conclusione dei Learning Days, #VulcanicaMente4R si prepara ad entrare nella fase successiva del percorso: la Commissione sceglierà i migliori 10 team che avranno accesso all’Open Day.

L’Open Day, evento pubblico ospitato all’interno di SMAU Napoli, avrà luogo il prossimo 14 dicembre e sarà un momento decisivo per le nostre startup: con i loro pitch, i team dovranno convincere la Giuria di esperti per garantirsi l’accesso ai premi a disposizione per le startup di #VulcanicaMente4R.

Il ruolo degli Angel Investors nella gestione delle Startup secondo Steve Blank

Nell’ultimo post pubblicato sul suo blog, Steve Blank affronta il tema della differenza tra Advisory Board (il comitato consultivo) e il Consiglio d’Amministrazione dell’azienda.

Il suo discorso prende spunto dai dubbi di alcuni suoi ex studenti attualmente impegnati nel lancio della propria startup, che hanno trovato un angel investor (Oren, che precedentemente lavorava per Google) il quale ha chiesto di essere presidente del Consiglio d’Amministrazione della loro azienda.

I membri del team sono convinti che tutti gli investitori abbiano diritto ad un posto nel CdA delle startup che finanziano: Blank però non è d’accordo. Per spiegare il perchè, innanzitutto elenca i vari ruoli che un investitore può assumere in una startup:

– membro del CdA;
– osservatore (inteso come colui che partecipa alle riunioni del CdA ma non ha diritto di voto);
– advisor (membro del consiglio consultivo);
– nessun ruolo attivo nella gestione dell’azienda.

Blank spiega come negli ultimi anni sia sempre più comune la richiesta da parte degli angel investors di avere un posto nel CdA, ma la domanda che si pone è quanto questa prassi sia positiva per le startup.

A questo punto Blank spiega più nel dettaglio chi è e cosa fa un membro del CdA quando ha diritto di voto: non è un amico del team, bensì assume il ruolo di capo. Egli ha infatti un dovere ed una responsabilità nei confronti di azionisti e altri soci, che non ha sicuramente nei confronti dei founders.
L’investitore con un posto in CdA ha l’obbligo di ottimizzare i risultati dell’azienda, e se ciò non avviene può licenziare il team.

Di fronte a questa spiegazione, i founders della startup sono stupiti: si domandano come possono fare ad avere i consigli esperti di cui hanno bisogno per far crescere la propria azienda, se non lasciano entrare il loro business angel in CdA!

Ma è proprio qui che, secondo Blank, entra in gioco il ruolo degli Advisors: sono i componenti del comitato consultivo, un soggetto che non ha potere decisionale in azienda ma offre consulenze su argomenti di grande interesse per le startup, come lo sviluppo del network di contatti utili e il modo migliore per avvicinarsi agli investitori.

A differenza del CdA, l’Advisory Board non diventa il capo: non può licenziare il team o avere un controllo sulle politiche aziendali. Le startup spesso si avvalgono di consulenze esterne quando ne hanno bisogno, ma Blank sostiene che sarebbe molto più utile avere un comitato consultivo interno, che conosca bene il team e l’azienda.

La conclusione di Steve Blank è che nelle fasi iniziali, la startup dovrebbe evitare di dare ad un investitore esterno grossi poteri decisionali all’interno del CdA: sarebbe molto più opportuno inserire gli investors nell’Advisory Board, mantenendo il controllo sulla società. In seguito, quando la startup avrà raggiunto fasi di maggiore sviluppo, potrà decidere di dare agli investitori un posto nel CdA.

Napoli, 15 luglio 2013