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Tag: advisor

FOUNDAMENTA#11: il programma di accelerazione per IMPACT STARTUP in palio riceveranno un seed fund fino a 100K

La Call al fianco dell’impresa impact.

SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale lancia FOUNDAMENTA#11 la nuova Call per accelerare imprese e Startup a impatto sociale in grado di offrire risposte innovative alle sfide sociali contemporanee.

La Call è alla ricerca di Startup a impatto sociale intenzionale, addizionale e misurabile, in grado di proporre soluzioni innovative alle sfide sociali emergenti.
Team pronti a crescere, per innescare processi di cambiamento scalabili e generare nuova economia.

L’incubatore SocialFare offre:

  • 4 mesi di accelerazione intensiva;
  • Seed fund fino a 100 mila euro cash per ogni Startup selezionata;
  • Acceleration Team dedicato, mentor e advisor di eccellenza:
  • Accesso al network di 50+ social impact investor;
  • Desk gratuito in Rinascimenti Sociali, hub di innovazione sociale nel cuore di Torino.

Il programma si conclude con il Social Impact Investor Day e l’opportunità di presentarsi ad un prestigioso panel di enti privati, business angel, private investor e family office.

Per partecipare alla Call FOUNDAMENTA#11, la deadline è fissata entro il 10 gennaio 2020, è possibile attraverso la compilazione del form presente al seguente link: https://m62pbxqq.paperform.co/

 

I KNOW: la call competitition transfrontaliera Italia Malta, per promuovere e premiare 10 idee innovative

La Call orientata al miglioramento della sostenibilità ambientale e qualità della vita e della salute.

La Call for ideas I KNOWInterregional Key Networking for Open innovation empowerment – è un progetto di cooperazione Interreg V-A Italia-Malta PO FESR 2014-2020, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale il cui partenariato è composto dal Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia, Università di Messina, l’Università Kore di Enna, l’Università di Malta e la Società Arkimede S.r.l. -, al fine di individuare, selezionare, premiare e promuovere soluzioni imprenditoriali innovative, digitali e non, che mettano in atto un approccio fortemente orientato al miglioramento della qualità della vita e della salute e alla sostenibilità ambientale.

Nel particolare, i modelli di prodotti/servizi proposti dovranno essere innovativi e potenzialmente disruptive nelle tematiche sopra elencate e avere una forte propensione alla replicabilità, scalabilità e internazionalizzazione.

La Call for ideas è rivolta a prodotti e servizi inerenti i seguenti temi:

  • energie rinnovabili;
  • efficientamento energetico;
  • mobilità sostenibile;
  • ottimizzazione del trattamento dei rifiuti;
  • edilizia sostenibile;
  • smart building;
  • biotecnologie e bioinformatica;
  • dispositivi medici innovativi;
  • soluzioni digitali per la sanità;
  • tecnologie assistive;
  • economia circolare;
  • inclusione sociale.

Possono presentare domanda di partecipazione alla Call for ideas:

  • Gruppi informali, costituiti da minimo 3 persone che abbiano raggiunto la maggiore età,
    composti per almeno 2/3 da persone residenti in Sicilia o Malta;
  • Startup con sede legale in Sicilia o Malta o che abbiano almeno un’unità operativa locale sita
    in Sicilia o Malta;
  • PMI costituite da meno di 60 mesi con sede legale in Sicilia o Malta o che abbiano almeno
    un’unità operativa locale sita in Sicilia o Malta.

Le 10 migliori idee selezionate riceveranno gratuitamente un processo di incubazione –supervisionato pianificando un accoppiamento continuo con consulenti e imprenditori esperti, della durata di 14 mesi, presso l‘incubatore di imprese Innesta di Messina o presso l’Università di Enna “Kore” per le imprese siciliane o l’incubatore di imprese TAKEOFF per Aziende maltesi – per ottenere :

  • Tutoraggio da mentors esperti qualificati;
  • Masterclass imprenditoriali;
  • Networking con reti ed esperti per lo scambio di idee e opinioni.

Un percorso di accompagnamento dallo sviluppo dell’idea imprenditoriale all’identificazione di migliori strategie di go-to-market per incontrare investitori nazionali e internazionali.

Inoltre, 8 team selezionati, 4 da Malta e 4 dalla Sicilia, avranno l’opportunità unica di presentare la loro idea imprenditoriale al prestigioso Pitch Competition MedFest 19, che si terrà il 14 dicembre 2019 nel campus di La Valletta dell’Università di Malta, dove una platea di imprenditori e investitori privati internazionali sono pronti a finanziare le migliori idee.

Per partecipare alla Call for ideas  I KNOW , la deadline è fissata entro il 30 settembre 2019, è possibile compilare il form al seguente link: http://www.i-knowproject.eu/call-competition/

Per maggiori informazioni consultare il Regolamento al seguente link: http://www.i-knowproject.eu/wp-content/uploads/2019/08/Regolamento-call-I-KNOW-FINAL-06_08_2019-ITA.pdf

 

LVenture Group e LUISS EnLabs lanciano la call dell’estate: fino a 160k per le migliori startup digitali

L’acceleratore di LVenture Group è pronto a trasformare le Startup digitali early stage più promettenti nelle imprese del futuro.

Al via la seconda Call annuale di LUISS EnLabs – l’acceleratore d’impresa di LVenture Group nato da una joint venture con l’Università LUISS – che apre le porte alle candidature per il batch invernale del suo Programma di Accelerazione, che partirà nel mese di dicembre.

Il Programma di Accelerazione LUISS EnLabs ha una durata di 5 mesi sotto la guida del team di esperti di LUISS EnLabs e LVenture Group. Le Startup che verranno selezionate potranno accedere ad un investimento fino a 160 mila euro da parte di LVenture Group ed avvalersi di una rete di oltre 50 advisor a supporto dello sviluppo del loro prodotto, del modello di business, della tecnologia, della comunicazione, del marketing, dell’assistenza legale e delle attività di fundraising.

Inoltre, potranno usufruire di importanti agevolazioni, come crediti per il cloud, supporto nella prototipazione SEO, facilitazioni e-payments, per un valore di 1,5 milioni di euro.

Per accedere al Programma di Accelerazione di LUISS EnLabs le Startup devono proporre soluzioni competitive nei settori di mercato emergenti, con un prototipo funzionante del prodotto o un’idea validata – Minimum Viable Product – e presentare un team disposto con competenze trasversali necessarie allo sviluppo tecnologico.

La selezione è aperta a tutte le Startup che operano nel digitale con particolare riguardo ai nuovi trend di mercato in ambito di:

  • Corporate Welfare;
  • Cybersecurity;
  • Software per le imprese;
  • Fintech;
  • Retail;
  • Industria 4.0;
  • Salute e Benessere;
  • Urban Tech ed all’utilizzo di tecnologie come AR/VR, Intelligenza Artificiale e Big Data, Blockchain.

Le Startup selezionate svolgeranno il Programma di Accelerazione nell’Hub di LVenture Group e LUISS EnLabs, presso la Stazione Termini di Roma o nella sede dell’acceleratore presso il Milano LUISS Hub, accedendo a spazi di lavoro capaci di rispondere ad ogni esigenza operativa e a centinaia di eventi legati al mondo dell’innovazione, fonte di costante ispirazione e di opportunità di networking.

Le candidature al Programma di Accelerazione LUISS EnLabs devono essere inoltrate online, entro il 30 settembre 2019, accedendo al seguente link: https://www.f6s.com/luissenlabs-winter2020/apply

È inoltre possibile prenotare un incontro one-to-one con il team di accelerazione di LUISS EnLabs, pronto a indirizzare nuovi progetti innovativi nel processo di applicazione scrivendo una e-mail a: applications@lventuregroup.com.

Consigli utili per startup: come gestire le prime assunzioni e creare un team di successo

Il blog GrowthFunders ha di recente pubblicato un post firmato da Jenna Taylor dedicato ad una raccolta di spunti e consigli utili per assumere le persone giuste per una startup: il processo di assunzione in una startup, infatti, può essere spesso molto difficile, in particolare a causa delle limitate risorse in termini sia finanziari che di tempo a disposizione.

In una startup, inoltre, spesso il team di lavoro è composto da un numero limitato di persone: se, ad esempio, la startup ha 5 persone in organico, questo vuol dire che ciascuno di essi rappresenta ben il 20% della cultura aziendale e delle prestazioni che la startup può realizzare. Ogni persona, quindi, conta davvero tanto ed è assolutamente indispensabile prendere le decisioni giuste quando si affronta il processo di assunzione.

Inoltre, nelle prime fasi di attività le persone-chiave dovranno essere in grado di lavorare al Minimum Viable Product: ecco perché le persone scelte dovranno essere in grado di collaborare per costruire un grande team, ed avere delle competenze adatte a far sì che la squadra di lavoro sia il più possibile complementare, comprendendo persone con competenze tecniche, di business development, di marketing, di vendite, etc.

startupteam

Nel suo post, Jenna Taylor analizza le figure-chiave che dovrebbero comporre il team migliore per una startup:

FOUNDERS

I founder di una startup sono coloro che fin dalla fase di generazione dell’idea hanno creduto e lavorato al progetto, cercando di trasformarlo in un business di successo. L’ideale è riuscire a trovare dei co-founder che abbiano la stessa passione e voglia di realizzare una startup di successo, e siano pertanto disposti a dedicare il tempo e le risorse necessarie a far crescere il business.

Il consiglio dell’autrice, quindi, è di capire fin dall’inizio quali sono le qualità e le caratteristiche di founder e co-founder: una volta stabilito che si tratta delle persone giuste per proseguire con il progetto, disposte a lavorare con impegno verso un obiettivo comune, sarà possibile suddividere compiti e responsabilità in base alle skills di ciascuno dei componenti del team.

Da non dimenticare: l’elemento centrale di una startup è la cultura aziendale. Per questo occorre definirla nel dettaglio, prima di costruire la struttura e la strategia che porteranno avanti il progetto.

CRITICAL HIRES

Le prime assunzioni di una startup possono avere target diversi, che dipendono dalle skills in possesso di founder e co-founder. In ogni caso, lo scopo finale è quello di costruire un team complementare. Ad esempio, se la squadra originaria è fortemente specializzata da un punto di vista tecnico, è necessario completarla assumendo persone con competenze in tema di vendite e marketing, per commercializzare il prodotto e gestire la community nella maniera più efficace possibile.

Ovviamente, spesso le prime assunzioni sono gestite in base alle disponibilità finanziarie limitate tipiche delle startup agli inizi. Fermo restando la limitatezza delle risorse, i founder non dovrebbero accontentarsi: bisogna sempre provare a costruire il miglior team possibile, perchè una startup ha bisogno di un ottimo inizio.

THE “DREAM TEAM”

Don Fornes, CEO di Software Advice, ha costruito quello che ritiene essere il “dream team” di una startup da costruire attraverso le assunzioni-chiave basandosi su un presupposto nuovo: anziché focalizzarsi sulle skills necessarie a ricoprire un ruolo, i founder dovrebbero basarsi sui tipi di personalità. Le migliori startup, secondo Fornes, hanno un team composto da una miscela di 4 tipi di personalità: vediamo quali sono.

1) The Matrix Tinker: si tratta di colui che è in grado di pensare “outside the box”, applicando la creatività e l’innovazione all’attività di problem solving. Spesso questo tipo di persona è in grado di realizzare processi e prodotti rivoluzionari, collegando concetti apparentemente scollegati tra loro.

2) The Savant: questa figura rappresenta, nella maggioranza dei casi, un talento particolarmente prolifico nel proprio settore di riferimento (ad es. nel marketing). Si tratta di una persona in grado di realizzare campagne e progetti di successo senza particolari problemi. Di solito, si tratta di scrittori, artisti, ingegneri con particolari capacità in termini di creatività.

3) The Champ: questa tipologia di personalità è caratterizzata per essere molto fiduciosa, crede fortemente nel prodotto ed ha grande passione per il progetto. E’ in grado di leggere correttamente i bisogni e i desideri dei potenziali clienti, per cui è adatto ad occuparsi delle vendite, ma può affrontare con successo anche ruoli di natura dirigeziale.

4) The Giver: riesce ad avere ottimi risultati nelle attività di customer support, essendo in grado di mettere le esigenze del cliente e dell’azienda al primo posto. Relativamente al gioco di squadra, sono coloro che danno più di tutti per il business, lavorando anche al di là delle ore previste dal contratto.

ADVISORS

In conclusione, Jenna Taylor si sofferma sul ruolo degli advisors (consulenti). Pur non avendo un ruolo propriamente “attivo” all’interno della startup, i consulenti hanno comunque un valore inestimabile nelle fasi iniziali di un business. Gli advisors sono infatti indispensabili per creare le relazioni con potenziali partner strategici, per costruire la reputazione associando il loro nome a quello della startup, per avere dei punti di riferimento di fronte ad eventuali difficoltà e problemi. Per questi motivi, una startup deve cercare fin dal primo momento di avvicinarsi agli advisors giusti per il suo cammino di crescita e sviluppo.

Per leggere il post originale: http://blog.growthfunders.com/tips-for-hiring-the-right-people-for-your-startup

Napoli, 03/07/2015

Splitting Equity: come suddividere nel modo giusto le quote di una startup

Il portale Entrepreneur ha recentemente pubblicato un post firmato da Drew Handricks (Startup Advisor, specializzato in Marketing) che racchiude alcuni consigli utili per i founder di startup alle prese con un momento caratteristico della vita delle nuove imprese: si tratta della suddivisione dell’Equity, che diventa fondamentale nella fase di passaggio dalla nascita dell’idea al momento in cui quest’ultima sta diventando effettivamente redditizia e remunerativa.

In genere, spiega Handricks, in questa fase capita che tutti coloro che hanno in qualche modo avuto un ruolo nel processo di nascita e crescita dall’idea alla startup cominciano a battersi per avere un pezzetto di quest’ultima, sotto forma di Equity.
Di fronte a questa situazione sono i founder a doversi assumere la responsabilità di suddivisione dell’Equity, tenendo presente sia il principio di giusta suddivisione tra tutti coloro che hanno contribuito alla creazione della startup, sia le necessità e le esigenze fondamentali dell’azienda per raggiungere e mantenere un successo di lungo termine.

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Il problema dell’attività di “Splitting Equity” è rappresentato, secondo l’autore del post, dall’impossibilità di effettuare una suddivisione basata su tagli netti e uguali per tutti: nella maggioranza dei casi sono infatti coinvolte più di due persone ed esplodono disaccordi, dovuti al fatto che alcuni erano coinvolti fin dall’inizio nel progetto e altri sono attivati in seguito, etc. Ecco perchè è consigliabile avere alcune linee guida di riferimento, che Handricks elenca nel modo seguente:

1) Avvantaggiarsi grazie a tools e risorse

Non è possibile affidarsi ad un approccio interamente manuale nella suddivisione dell’Equity di una startup: avere un ruolo importante nelle decisioni da prendere non significa pretendere di controllare manualmente l’intero processo. In altre parole, è utile utilizzare tools automatici (l’autore cita come esempio eShares) per semplificare il processo e risparmiare tempo e risorse. Esistono una serie di tools e risorse sofisticate che possono essere decisamente più utili di un foglio di calcolo in Excel, e vale la pena utilizzarli.

2) Porre l’accento sullo “sweat equity”

Sicuramente i contributi sotto forma di capitale sono indispensabili (e possono e devono essere ricompensati), ma ciò che bisogna veramente premiare è il lavoro offerto e non retribuito (il così detto “sweat equity”). L’Equity va distribuito tra coloro che più di tutti hanno lavorato all’idea, e tra coloro che continueranno a farlo in futuro.
Su quest’ultimo punto è importante capire come intendono proseguire la propria carriera i collaboratori: chi ha intenzione di lasciare il proprio lavoro per proseguire a collaborare full-time con la nostra startup si assume un rischio elevato, che va retribuito in maniera differente rispetto a chi sceglie, ad esempio, di proseguire la propria esperienza nella nostra startup con una collaborazione part-time.

3) Non agire troppo in fretta

Sicuramente è impensabile ritardare troppo la suddivisione dell’Equity, ma al tempo stesso occorre fare attenzione a non incorrere nell’errore contrario, correndo troppo. La parola chiave nell’attività di Splitting Equity è, secondo Handricks, “pazienza”: i founder devono prendersi il tempo necessario per ascoltare tutti i componenti del team, rispondere a tutte le domande, riflettere sulle proprie decisioni. Se l’azienda dovesse riuscire ad avere grande successo, anche un solo punto percentuale in futuro potrà fare un’enorme differenza.

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4) Evitare di essere troppo coinvolti nell’idea originale

Mentre per alcuni il peso maggiore e, di conseguenza, la quota più grande di Equity dovrebbe essere data al co-founder che ha avuto l’idea, Handricks sostiene che questo fattore non deve essere di primaria importanza quando si prendono le decisioni di Splitting Equity. I contributi effettivi in termini di lavoro svolto devono avere la priorità (si tratta dello “sweat equity” di cui si parla al punto 2), tranne nei casi in cui chi ha avuto l’idea iniziale è anche colui che ha lavorato di più.

5) Non lasciare che le emozioni controllino le decisioni

Spesso i co-founder di una startup sono legati tra loro personalmente (per amicizia, legami familiari o precedenti esperienze lavorative). Ciò significa, nella maggioranza dei casi, che si tratta di persone abituate ad interagire non soltanto al lavoro, ma anche negli altri ambiti della vita. Questo aspetto può risultare particolarmente ingombrante nelle decisioni di suddivisione dell’Equity: si cerca infatti di non rovinare le relazioni interpersonali esistenti.
Per questo motivo, l’autore consiglia di mettere in atto uno sforzo supplementare per evitare che le emozioni prendano il sopravvento nelle decisioni di Splitting Equity.

6) Prevedere un periodo di maturazione per le azioni

Sarebbe opportuno, infatti, prevedere per le azioni della startup un periodo di “vesting”, ossia di maturazione per l’acquisizione definitiva delle stesse. Questo perchè ciò che è vero oggi, potrebbe cambiare tra sei mesi o un anno: non si sa mai se un co-founder deciderà di lasciare la startup, e c’è il rischio concreto che vada via continuando a detenere una quota importante della società.

In conclusione, afferma Drew Handricks, l’attività di Splitting Equity può rappresentare uno dei momenti più difficili che i co-founder di una startup deve affrontare: bisogna prendere delle decisioni difficili ed essere pronti ad affrontarne le conseguenze. I consigli contenuti in questo post possono essere un buon punto di partenza.

Per leggere il post originale: http://www.entrepreneur.com/article/245037

Napoli, 27/04/2015

Luiss EnLabs apre la call for startup per l’Acceleration Program 2015: candidature entro il 5 maggio

Sono aperte le application per partecipare al settimo programma di accelerazione di Luiss EnLabs, acceleratore di startup con sede a Roma: il programma ha una durata di cinque mesi e accompagna le migliori startup selezionate in un percorso verso il mercato e la crescita a livello internazionale.

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Ciascuna delle startup selezionate per l’Acceleration Program di Luiss EnLabs hanno diritto, inoltre, ad un finanziamento micro-seed di 30.000€ cash dal fondo LVenture Group (in cambio del 10% in equity) e a servizi di accelerazione e formazione per un valore di ulteriori 30.000€.

Le selezioni di Luiss EnLabs sono aperte a team di startup disposti a trasferirsi a Roma per l’intera durata del Programma, impegnandosi al 100% nello sviluppo del progetto. Le startup devono avere già un prototipo del prodotto.

L’Acceleration Program di Luiss EnLabs si suddivide in tre fasi: 2 mesi dedicati al Prodotto, 2 mesi alle Metriche e un mese alle Revenue.
Lo staff di Luiss EnLabs basa il proprio lavoro sul cosiddetto Scrum Method: un approccio di organizzazione del lavoro che prevede ogni 15 giorni un ciclo completo dal Planning, all’Execution, al Demo Day.

Grazie a questo metodo, le startup accelerate possono improntare la propria crescita stabilendo via via gli obiettivi da raggiungere, lavorando per ottenere i risultati prefissati, e prevedendo momenti di monitoraggio e verifica per definire gli eventuali aggiustamenti da apportare alla propria tabella di marcia.

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Il percorso di accelerazione di Luiss EnLabs, inoltre, offre alle startup working spaces attrezzati, un network internazionale di potenziali partner, la possibilità di interagire con advisor e di partecipare ad un calendario di eventi di networking e di fund-raising.

Le application sono aperte fino al 5 maggio 2015: è possibile presentare la propria candidatura al seguente link http://luissenlabs.com/apply-now/

Il 16 aprile 2015, inoltre, Luiss EnLabs ospiterà un evento di presentazione del Programma aperto agli aspiranti startupper interessati a partecipare alla call. Per registrarsi all’Opening Event, il link di riferimento è https://www.eventbrite.it/e/biglietti-acceleration-program-opening-event-16336232110

Per ulteriori informazioni: http://luissenlabs.com/#home

Napoli, 31/03/2015