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Il Blog del CSI

BANDO E-COMMERCE 2020: Nuovi mercati per le imprese lombarde

La Call per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo.

Regione Lombardia e Camere di commercio lombarde lanciano la Call E-COMMERCE 2020 con l’obiettivo di sostenere le micro piccole e medie imprese che intendono sviluppare e consolidare la propria posizione sui mercati tramite lo strumento dell’e-commerce, incentivando l’accesso a piattaforme cross border (B2B e/o B2C) e/o sistemi e-commerce proprietari (siti e/o app mobile).

La Call, mette a disposizione un contributo a fondo perduto del 70% delle spese:

  • Contributo massimo: 10.000 euro;
  • Investimento minimo: 4.000 euro.

Per partecipare alla Call E-COMMERCE 2020 , la deadline è fissata entro le ore 12:00 dell’11 settembre 2020, è possibile attraverso la compilazione della docunentazione presente al seguente link: https://bit.ly/34BMagj

Per maggiori informazioni è possibile scrivere al seguente indirizzo email: scrivimi@huky.it

Innovation Day, asse Italia-Giappone: via alla call per startup e scaleup

Le Startup italiane incontrano il Giappone.

Al via la 5° edizione dell’Italian Innovation Day 2020 che si terrà online il 5 e 6 novembre 2020, l’evento è organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Tokyo in collaborazione con altre istituzioni pubbliche italiane e giapponesi ICE, Invitalia, Japan External Trade Organization JETRO, e prevede l’intervento di 16 Startup e Scaleup che avranno la possibilità di presentarsi di fronte a un vasto pubblico di aziende e investitori.

Cinque di esse saranno Startup che hanno ricevuto finanziamenti da Smart & Start Italia, il programma di incentivi finanziari gestito da Invitalia.

Al momento della candidatura, ciascuna Startup dovrà riferirsi a una o più delle seguenti sfide comuni tra Italia e Giappone:

  • gestire la crisi Covid-19: soluzioni per la ripresa e la sicurezza;
  • migliorare la qualità della vita nelle società dell’invecchiamento;
  • crescita pulita ed economia basata sull’efficienza delle risorse.

I principali settori e mercati verticali di interesse sono:

  • Fintech, Insurtech, Regtech;
  • AI, IoT, Big data;
  • Blockchain, Cyber Security;
  • RPA (Robotic Process Automation), Robotics;
  • Wearable devices, Smart Devices;
  • AR, VR;
  • Mobility, Connected car;
  • Healthcare, Medtech, Preventive Medical Treatment;
  • Agritech, Foodtech;
  • Materials and Nanotechnologies;
  • Smart factories, Smart communities and Smart home;
  • Energy, Environment, Green economy;
  • Logistics and infrastructures;
  • Sharing economy, E-commerce, Marketing;
  • Creativity and Design;
  •  Tourism and Entertainment;
  • Gaming.

Per partecipare all’Italian Innovation Day 2020, la deadline è fissata entro il 14 settembre 2020, è possibile attraverso la compilazione del form presente al seguente link: https://bit.ly/3aYDKkf

Maker Faire Rome 2020 – The European Edition: la call dedicata agli innovatori

L’evento svolto in formula ibrida in grado di coinvolgere protagonistie grande pubblico sia in presenza che online.

Al via la Call for Makers dell’ottava edizione della “Maker Faire Rome – The European Edition“, la kermesse promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dalla sua azienda speciale Innova Camera, si terrà dal 10 al 13 dicembre 2020.

Nel particolare, la Call affronta tutte le componenti chiave dell’innovazione: dalla manifattura digitale all’Internet of Things, dalla robotica all’intelligenza artificiale, dall’economia circolare all’agritech, favorendo lo sviluppo della cultura dell’innovazione nel tessuto imprenditoriale e l’avvicinamento dei giovani agli scenari lavorativi di domani.

La Call è rivolta agli appassionati di tecnologia, educatori, pensatori, inventori, ingegneri, autori, artisti, chef, artigiani, designer, agricoltori e ricercatori. Insomma, tutti coloro che creano e stupiscono con la forza delle www.makerfairerome.eu proprie idee possono presentare il proprio progetto innovativo

I selezionati avranno, poi, a disposizione fasi di diretta streaming e momenti interattivi con il pubblico per far conoscere il progetto, presentare le ricerche, scambiare informazioni commerciali o di approfondimento.

Per partecipare alla Call for Makers 2020, la deadline è fissata entro il entro il 15 ottobre 2020, è possibile attraverso la compilazione del form presente al seguente link: https://makers.makerfairerome.eu/ita/login?from=%2Fita

Tutte le informazioni utili sulla Call for Makers 2020 e sul relativo Regolamento sono disponibili all’indirizzo web: https://makerfairerome.eu/it/call-formakers/.

Open-F@b Call4Ideas 2020: l’innovazione per la nuova normalità

posLa Call alla ricerca di nuove opportunità e soluzioni per far fronte alle esigenze della società.

Al via la settima edizione di Open-F@b 2020 BNP Paribas Cardif alla ricerca idee, prodotti, soluzioni ad alto impatto sociale e potenziale innovativo dopo il Covid.

Possono partecipare alla Call startup, scaleup, giovani studenti e imprese innovative, che in questi mesi hanno dovuto rivedere il loro modello di business, avranno la possibilità di proporre idee e soluzioni ad alto impatto sociale e potenziale innovativo in diversi ambiti, tra cui:

  • HEALTH: soluzioni che prevedano un nuovo approccio alla salute e all’utilizzo della tecnologia. Focus sui nuovi bisogni emersi durante la pandemia e sulle opportunità offerte dai servizi digitali per la cura delle persone, delle famiglie e degli animali domestici;
  • DIGITAL LIFE: soluzioni per accompagnare tutte le generazioni, nell’uso delle tecnologie digitali, che ci hanno permesso di scoprire nuovi modi di vivere la quotidianità, come la didattica a distanza, lo smart working, l’e-commerce e le sempre più numerose modalità di comunicazione;
  • WELFARE: soluzioni in grado di aumentare la qualità della vita dei dipendenti e delle proprie famiglie all’interno dell’ambiente lavorativo ma anche in quello domestico;
  • HOME soluzioni innovative per quello che è diventato il rifugio durante l’emergenza sanitaria: la casa, in grado di offrire maggiore sicurezza, comfort e qualità della vita;
  • MOBILITY soluzioni che grazie alle tecnologie possano garantire il giusto equilibrio fra sicurezza, efficienza e sostenibilità nella mobilità delle persone e delle cose;
  • SECURITY soluzioni che in una fase di crescente digitalizzazione possano garantire la connessione e l’interazione in massima sicurezza, per quanto riguarda la privacy, la reputazione ma anche la tutela dei beni fisici e digitali;
  • SAVINGS soluzioni che permettano una più consapevole, dinamica e sicura gestione del proprio denaro, degli investimenti e dei risparmi.

Dopo una prima selezione online da parte di un Comitato costituito da executive del Gruppo BNP Paribas e di BNP Paribas Cardif, da professionisti universitari nell’ambito delle tecnologie digitali e da esperti, le Startup selezionate presenteranno le loro proposte in una battle digitale.

Saranno poi gli utenti, dopo aver visualizzato gli abstract dei progetti e un breve video di presentazione, a votare online le Startup che potranno presentare le proprie idee innovative all’evento finale che si terrà a fine novembre.

Per partecipare alla Call for Ideas Open-F@b 2020, la deadline è fissata entro il 30 settembre 2020, è possibile attraverso la compilazione del form presente al seguente link: https://www.call4ideas.insuranceup.it

4 consigli per le startup dopo la pandemia

I consigli per un piano strategico intelligente post Covid.

Nel clima in rapida evoluzione di un mondo pandemico, il mondo delle Startup è un microcosmo perfetto per questi strani tempi – anche in circostanze normali, una Startup è sempre su una corda tesa, a un passo dallo status di unicorno o dalla rovina finanziaria. Sebbene le prospettive possano sembrare desolate, soprattutto per le startup che contano nei round di raccolta fondi del 2020, in realtà ci sono più opportunità di crescita in un periodo di crisi che mai.

Mentre le Startup ruotano per soddisfare il panorama in evoluzione, ecco quattro cose da considerare:

1. Valutare e riallocare il budget: il primo passo in qualsiasi crisi economica è valutare i canali di spesa e determinare dove è possibile ridurre i costi. Ovviamente, molte di queste decisioni vengono prese a livello di personale, il che è difficile in qualsiasi momento, ma soprattutto in un piccolo team di avvio e in un momento di insicurezza.

2. Supporta i tuoi dipendenti: mantenere il morale dei dipendenti è cruciale in un momento come questo, soprattutto quando i budget e le responsabilità vengono riallocati e potrebbe essere necessario apportare tagli o cambiamenti significativi al personale. La trasparenza è la chiave, infatti, più conoscenza ha un dipendente sulla direzione che l’azienda sta prendendo e perché, più saranno investiti personalmente – la lealtà ha maggiori probabilità di uscire da questo investimento personale che da incentivi finanziari.

3. Ricalibrare e riposizionare: è probabile che una soluzione non applicabile a Covid sia depriorizzata nella catena degli acquisti. Le aziende in grado di adattarsi alle esigenze di un mondo pandemico e post-pandemico hanno maggiori probabilità di sopravvivere alle sue sfide e attrarre investitori che stanno restringendo i loro canali di investimento.

4. Vendita empatica: In un momento di crisi globale, l’ultima cosa che un’azienda vuole fare è diventare insensibile al dolore e alla sofferenza delle persone colpite. Considera i modi in cui la tua azienda può aiutare ad alleviare il dolore degli altri e fai tutto il possibile per supportare la tua base di clienti. Offrire prezzi flessibili (se si dispone della pista finanziaria per farlo) o condividere le migliori pratiche e suggerimenti con i concorrenti tradizionali pagherà i dividendi a lungo termine.

 

Agrofood BIC: La Call per startup con focus su nutrizione, salute e smart packaging

L’innovazione nel settore alimentare, sulla sostenibilità e sull’agricoltura 4.0.

Agrofood BIC – Business Innovation Center, acceleratore verticale multi-azienda, ha lanciato la Call internazionale per spin-off o startup nel settore nutrizione, salute e nuovi packaging sostenibili.
L’obiettivo della Call è di trasformare in realtà imprenditoriali l’alto potenziale di innovazione di giovani, studenti e ricercatori che pensano di avere un’idea vincente.

Agrofood BIC sosterrà giovani e promettenti startup nella conversione delle loro idee in:

  • iniziative imprenditoriali concrete, aiutandole a risolvere tutte le difficoltà organizzative, operative e strategiche;
  • favorirà l’incontro tra giovani imprese, mondo del lavoro e investitori, combinando servizi di incubazione/accelerazione con competenze specifiche finalizzate a lanciare l’idea di business sul mercato;
  • sosterrà lo sviluppo iniziale di spin-off e startup mettendo loro a disposizione impianti pilota, assistenza in R&D, sviluppo del business, marketing e contabilità, affiancamento con professionisti e consulenti, accesso ad un network di relazioni nel mondo delle imprese e del credito e naturalmente uffici dedicati, spazi condivisi e strutture IT.

Sono due le aree selezionate per il finanziamento delle 5 nuove idee:

  1. Nutrizione e salute – Le startup dovranno cercare di rispondere alle esigenze dei consumatori riguardo a cibi che allo stesso tempo siano nutrienti e gustosi, ma anche salutari. Per esempio, cibo biologico e funzionale, integratori alimentari, nutraceutici (neologismo sincratico da “nutrizione” e “farmaceutica” che indica quei principi nutritivi contenuti negli alimenti in grado di produrre effetti benefici sulla salute), sostanze alternative allo zucchero.
  2. Soluzioni di packaging innovative – Il riferimento è allo smart packaging in grado di comunicare con la catena logistica e i consumatori, allungando la shelf life e migliorando la qualità di conservazione del prodotto soprattutto sui lunghi tragitti. E poi soluzioni sostenibili che migliorano riciclabilità, riuso, biodegradabilità.

Per partecipare alla Call Agrofood, la deadline è fissata entro il 27 settembre 2020, è possibile attraverso la compilazione del form presete al seguente link: https://callforideas.agrofoodbic.it/

Techstars Smart Mobility Accelerator: la call europea per la mobilità sostenibile

Il programma sulle tecnologie di mobilità intelligente.

Al via la seconda edizione del Techstars Smart Mobility Accelerator, il primo programma di accelerazione di Startup in Europa dedicato alla smart mobility, lanciato da Techstars, Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Intesa Sanpaolo Innovation Center.

Il programma si svolgerà alle OGR Tech, l’hub internazionale dell’innovazione delle Officine Grandi Riparazioni di Torino riqualificate da Fondazione CRT, dove le Startup beneficeranno anche del supporto strategico di mentor e manager con esperienza nel settore.

Il focus sarà la smart mobility, in particolare le tecnologie volte a migliorare:

  • la circolazione di merci, persone e servizi;
  • le tecnologie relative alle Smart Cities;
  • alle Smart Infrastructures;
  • alle Smart Environments, inclusi settori quali Intelligenza Artificiale, Big Data, IoT, Blockchain, VR/AR, robotica e Circular Economy.

Il programma si terrà dal 25 gennaio al 22 aprile 2021, e si concluderà con il Demo Day, un evento per presentare i risultati ottenuti a una platea di venture capitalist, business angel, investitori, imprenditori e istituzioni, e raccogliere i finanziamenti necessari a far decollare le loro idee.

Per partecipare alla Call Techstars Smart Mobility Accelerator, la deadline è fissata per l’11 ottobre 2020, è possibile attraverso la compilazione del form presente al seguente link: https://www.f6s.com/smartmobilityaccelerator-2021/apply

5 tipologie di finanziamento per startup che devi conoscere assolutamente

Se hai una grande idea per un’impresa innovativa e vuoi provare a trasformarla in una startup di successo, non perderti questi 5 tipi di finanziamento.

Indipendentemente dalla tipologia di prodotto o servizio offerto, tutte le startup hanno una cosa in comune: la necessità di reperire capitale. Sfortunatamente, non è semplice per un’impresa in fase embrionale trovare degli investitori o dei finanziamenti disponibili. Non basta entrare in banca e chiedere un prestito: il rischio di impresa in una startup è troppo elevato per ottenere capitale attraverso i canali tradizionali.

In un recente post pubblicato su Merchant Maverick, sono elencate alcune modalità alternative di finanziamento che possono aiutarti a capitalizzare la tua startup: ci vuole un po’ di coraggio e di creatività, ma realizzare i tuoi sogni da imprenditore innovativo non è mai impossibile. Tuttavia, è necessario capire quanto capitale ti serve e perché: proprio per questo è fondamentale analizzare al meglio i tuoi costi di avvio, considerando tutte le possibili voci (dalle attrezzature, al marketing, passando per la ricerca e sviluppo solo per fare alcuni esempi).

Ma come possiamo finanziare la nostra startup? Partiamo con il più classico tipo di finanziamento: il cosiddetto debito. Si tratta di un vero e proprio prestito, in cui la somma forfettaria che il team riceve dovrà poi essere rimborsata (con gli interessi) in un determinato periodo di tempo. Il vantaggio di questa forma di finanziamento è che costruisci la tua reputazione rispetto ai creditori, ma l’altra faccia della medaglia sono tassi di interesse e condizioni spesso poco vantaggiose per una startup.

La seconda tipologia è il finanziamento in equity: il capitale necessario per la copertura dei tuoi costi di avvio sarà in questo caso ripagato sotto forma di partecipazioni nella tua startup. In questo modo, gli investitori potranno ricevere una fetta degli utili quando il business sarà avviato e remunerativo. Il vantaggio in questo caso è sicuramente il non dover restituire denaro, ma lo svantaggio sta nel perdere parte della proprietà della tua azienda: ciò non significa solo suddividere gli utili, ma anche dover consultare le parti quando ci sarà da prendere una decisione importante per il business.

Come terza tipologia possiamo considerare il cosiddetto finanziamento seed: questo termine che in inglese significa seme rende perfettamente l’idea di come funziona. All’inizio avrai un piccolo capitale che ti consentirà di avviare la startup: si parte da un seme, che crescerà nel tempo proprio come accade per le piante. Il capitale seed investito crescerà man mano che il business diventa fiorente e anche qui, come nel caso dell’equity, i finanziatori avranno in cambio delle partecipazioni nella tua attività, con tutti i pro e contro analizzati in precedenza.

Nel mondo startup si è fatta strada negli anni una tipologia di finanziamento “dal basso” nota come crowdfunding: si tratta di una vera e propria raccolta fondi, attraverso campagne lanciate su piattaforme online ad hoc, nelle quali chiunque crede nel prodotto o servizio che la startup ha progettato può investire una fetta di capitale. In cambio, i finanziatori otterranno partecipazioni o ricompense/vantaggi, ad esempio prezzi scontati al momento del lancio. Il crowdfunding ha il vantaggio di testare il gradimentoo sul mercato e costruire una prima base di utenti prima ancora di effettuare il lancio: dall’altro canto, richiede un forte sforzo di comunicazione e potrebbe non aiutare a raggiungere il risultato sperato.

Infine, uno startupper alla ricerca di capitale potrebbe servirsi di una delle sovvenzioni alle imprese previste nel pubblico: ci sono tantissimi bandi e opportunità a livello europeo, nazionale, regionale e locale che prevedono finanziamenti in denaro (quasi mai a fondo perduto, ma con condizioni vantaggiose) a volte abbinate anche a percorsi di formazione e mentorship con esperti del settore, come nel caso di VulcanicaMente: dal talento all’impresa o dell’Incubatore Diffuso del Comune di Napoli.

5 consigli per un pitch da remoto per la tua startup

La pandemia mondiale ha reso molto difficile incontrare gli investitori di persona: scopri come realizzare un pitch perfetto per la tua startup anche da remoto.

Da mesi ormai sono tantissime le persone che lavorano da casa e anche i founder di startup non possono far altro che adeguarsi allo smart working o lavoro da remoto. Potrebbe accadere nei prossimi mesi di ritrovarsi a dover presentare il proprio pitch a potenziali investitori direttamente da casa: ecco perché imparare a fare un buon pitch anche a distanza è fondamentale.

Ecco i 5 consigli indispensabili per un ottimo pitch da remoto:

1. Il pitch non è solo slide

Le slide sono fondamentali per un buon pitch e su questo non c’è dubbio. Tuttavia, e questo vale sia per presentazioni face-to-face che da remoto, a fare un buon pitch concorre tantissimo il tono con il quale lo presenti: devi saper raccontare la tua storia nel modo migliore, a prescindere dalla bellezza delle tue slide!
Impara a regolare al meglio il tono, il ritmo, le pause per far sì che il tuo racconto sia davvero avvincente.

2. Preparare delle slide efficaci

Anche se le slide non sono l’unica cosa che conta in un buon pitch, ciò non vuol dire che bisogna trascurarle, anzi: è bene preparare delle buone slide, chiare, efficaci ed esplicative.
La cosa migliore è inviare via email in anticipo le slide del pitch al proprio interlocutore ed utilizzarle poi come filo conduttore del discorso: chi ascolta deve riuscire a tenere il passo leggendole.

3. Non soffermarti troppo sul prodotto

Di solito, la maggioranza degli imprenditori e aspiranti tali che presentano un pitch a potenziali investitori concentrano la maggior parte dell’esposizione sul prodotto. Peccato che, soprattutto quando si parla di startup, per decidere se investire o meno il proprio denaro gli investitori vogliano sapere altro: mercato, team, concorrenti, business model, eccetera.

Il pitch dovrebbe toccare tutti questi aspetti e fornire alcune indispensabili informazioni sul prodotto: bisogna dire “quanto basta” per far capire cosa offre un prodotto (o servizio) e perché potrebbe essere davvero speciale e diverso da tutti gli altri. Per comunicare questi dettagli, una o due slide possono essere più che sufficienti.

4. Non dimenticare di mostrare cosa fa effettivamente il prodotto

Viceversa, sono tanti gli startupper che dimenticano completamente di descrivere il prodotto e rendono praticamente impossibile a un investitore capire cosa effettivamente fanno e come il prodotto funziona. Pitch di questo tipo sono troppo concentrati sul mercato: questo aspetto è sicuramente importante, ma anche in questo caso una slide o due possono bastare per spiegare qual è il tuo segmento di mercato. Aiuta sempre chi ti ascolta a capire qual è il tuo prodotto, a cosa serve e perché è migliore o differente dagli altri.

5. Chiudi con una slide davvero speciale

Nel suo post pubblicato dal portale Hackernoon, Rizwan Virk la chiama “la slide killer”: si tratta di quella slide che chiude il pitch e che l’investitore non potrà dimenticare. E’ quella slide che l’investitore racconterà ad altri investitori e soci quando dovrà spiegare il tuo pitch.

Si tratta di quella slide che racchiude tutto ciò che conta davvero dell’intero pitch e dalla quale dipende l’idea che l’interlocutore si farà di te: può essere sul team, sulla tecnologia, sulla traction, insomma su quello che è il tuo punto forte. Assicurati di creare una slide davvero speciale che aiuti l’investitore a non dimenticarsi di te, del tuo pitch e della tua startup.

Startup Culturali e Creative 2020: il bando per startup e MPMI

L’iniziativa per il rilancio delle attività culturali e creative del territorio.

La Regione Lazio lancia l’Avviso pubblico “Startup Culturali e Creative 2020” per il sostegno all’avvio dell’attività imprenditoriale delle micro, piccole e medie imprese (MPMI) del Lazio che operano nell’ambito culturale.

I progetti possono essere presentati dalle MPMI, inclusi i liberi professionisti, in forma singola e potranno essere realizzati anche a beneficio di una attività imprenditoriale svolta dall’impresa in una o più sedi operative sul territorio del Lazio.

Il progetto deve riguardare i settori:

  • Patrimonio culturale ed artistico;
  • Architettura e Design;
  • Musica;
  • Audiovisivo;
  • Editoria;
  • Comunicazione;
  • Videogiochi e Software.

I progetti ammessi, dovranno avere un importo complessivo non inferiore ai 20 mila euro ed essere realizzato e rendicontato entro 24 mesi, durata minima richiesta per lo svolgimento delle attività progettuali. Il contributo, fino a 30 mila euro, verrà concesso a fondo perduto per un massimo dell’80% delle spese ammissibili.

Per partecipare al BandoStartup Culturali e Creative 2020“, la deadline è fissata entro il 1 ottobre 2020, è possibile attraverso la compilazione del form al seguente link: https://bit.ly/3hPEWIP