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Categoria: csi

La Guida del MISE all’uso dei piani azionari e del work for equity per startup innovative e incubatori certificati

Lo scorso 24 marzo 2015 il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato la Guida all’uso dei piani azionari e del work for equity – Strumenti di incentivazione e remunerazione di personale e consulenti di startup innovative e incubatori certificati: all’interno della Guida, sono specificati nel dettaglio le caratteristiche e le modalità delle agevolazioni fiscali e contributive previste dalla normativa nazionale.

Le startup innovative e gli incubatori certificati (ai sensi del D.L. 179 del 18 ottobre 2012) hanno infatti diritto a beneficiare delle opportunità previste in materia di remunerazione e incentivazione dei dipendenti e dei prestatori di servizi esterni, sia in caso di remunerazione sotto forma di azioni e strumenti finanziari (piani di incentivazione per il personale) che in caso di work for equity.

PIANI DI INCENTIVAZIONE PER IL PERSONALE

La Guida analizza innanzitutto le agevolazioni previste in caso di piani di incentivazione per il personale, e quindi per le remunerazioni corrisposte sotto forma di strumenti finanziari.
L’agevolazione, di tipo fiscale e contributivo, prevede la non imponibilità dei redditi di lavoro e dei diritti di opzione per l’acquisto di azioni e strumenti finanziari, attribuiti da una startup innovativa o da un incubatore certificato ai propri amministratori, dipendenti e collaboratori continativi.

In particolare, la Guida analizza (a titolo puramente esemplificativo) le seguenti tipologie di compensi agevolati:

1) Azioni e Quote

La Guida ricorda che le startup innovative possono assegnare al proprio personale, oltre ad azioni o quote ordinarie, anche azioni o quote di categoria particolare. In questo caso, le azioni o quote possono prevedere diritti economici e/o amministrativi diversi da quelli comunemente attribuiti a tutti i soci.

Tuttavia, il MISE specifica che tali diritti particolari non possono consistere in una percentuale maggiorata di dividendi per la durata del divieto di distribuzione degli utili previsto dalla normativa.

L’assegnazione di azioni o quote può avvenire secondo differenti modalità: aumento di capitale a titolo gratuito, aumento di capitale a titolo oneroso (offerti in sottoscrizione).

2) Stock Option

Tale strumento finanziario attribuisce il diritto a sottoscrivere, ad un prezzo determinato, azioni o quote che saranno emesse in futuro dalla società. Per tale strumento finanziario è prevista una data di maturazione (vesting date) a parire dalla quale è possibile esercitare la stock option.

Di solito, la vesting date coincide con il raggiungimento di obiettivi di performance prestabiliti e/o con la continuazione del rapporto di lavoro per un dato periodo di tempo.

3) Restricted Stock e Restricted Stock Unit

Le Restricted Stock sono azioni o quote soggette a limitazione per il trasferimento o il diritto di percepire dividendi. Tali limitazioni decadono dopo un periodo di tempo stabilito dalla società che le emette.

Le Restricted Stock Unit attribuiscono invece il diritto al beneficiario di ottenere, trascorso un periodo di tempo prestabilito, la titolarità effettiva di quote o azioni.

4) Strumenti finanziari partecipativi.

Sono strumenti emessi dalle società con caratteristiche, termini e condizioni specifiche. La possibilità di emettere strumenti finanziari partecipativi deve essere prevista dallo statuto e la società deve predisporre un apposito regolamento sull’argomento.

Gli strumenti finanziari partecipativi non attribuiscono qualità di socio, non consentono la partecipazione al capitale sociale, ma possono conferire diritti patrimoniali ed amministrativi.
Anche in questo caso, le caratteristiche, i termini e le condizioni devono rispettare la tempistica prevista dalla normativa riguardo al divieto di distribuzione degli utili per le startup innovative.

WORK FOR EQUITY

Si tratta di un’agevolazione fiscale prevista per i compensi a collaboratori e consulenti di startup innovative e incubatori certificati che consiste nella possibilità di remunerare tali soggetti con l’assegnazione di azioni, quote e strumenti finanziari partecipativi emessi a fronte della prestazione di opere o servizi.

Attraverso il work for equity, l’assegnazione di azioni, quote o strumenti finanziari partecipativi è esente da imposte e non concorre alla formazione del reddito imponibile.

In caso di work for equity non sono previste limitazioni alla successiva cessione dei titoli, per cui il regime di agevolazione previsto per le startup innovative non decade anche in caso di cessione di tali strumenti.

Le startup che decidono di avvalersi di politiche di work for equity possono infine stabilire uno specifico accordo che regoli tutti i dettagli relativi al tipo di opera e servizio da rendere, la valorizzazione degli apporti, gli obiettivi da raggiungere e le conseguenze in caso di mancata fornitura dell’opera o servizio.

Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda alla lettura del testo integrale della Guida, disponibile al seguente link: http://www.mise.gov.it/images/stories/documenti/Guida_piani_azionari_e_work_for_equity.pdf

Napoli, 02/04/2015

 

 

“Una nuova idea d’impresa 2015”, le nuove opportunità per startup di INNOVAMI

Fino al 22 maggio 2015 è possibile partecipare al Concorso “Una nuova idea d’impresa 2015”, dedicata al sostegno e allo sviluppo di nuove imprese innovative, che mette in palio premi in denaro e servizi di incubazione erogati da INNOVAMI.

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La competition è aperta a progetti e idee innovative proposte da persone fisiche maggiorenni e residenti in Italia, e da gruppi già costituiti in impresa da non oltre 12 mesi. Gli ambiti di riferimento delle idee previste dal Regolamento sono:

Ambiente: idee imprenditoriali basate sull’utilizzo di nuove tecnologie (anche ICT) rivolte a migliorare l’efficienza nell’utilizzo delle risorse (materie prime, acqua), ridurre le emissioni di gas serra, di rifiuti, delle tossicità e dell’inquinamento in generale.

Energia: idee di impresa technology-based (anche ICT) finalizzate a realizzare l’utilizzo di energie sostenibili, a basso contenuto di CO2, alto grado di efficienza ed efficacia e alla distribuzione di energia elettrica intelligente.

Automazione: idee e progetti basati sull’utilizzo della tecnologia ICT per l’automazione dei processi di progettazione e produzione industriale (realtà aumantata, M2M, IoT, Smart Grid, interazione uomo/macchina, stampa 3D).

Smart Cities and Communities: idee imprenditoriali per implementare modelli innovativi di integrazione sociale a problemi inerenti, ad esempio, la salute, l’educazione, la domotica, il turismo e i beni culturali.

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Per partecipare occorre presentare la propria candidatura on-line entro le ore 13:00 del 22/05/2015, seguendo la procedura disponibile al seguente link: http://www.innovami.it/it/p/una-nuova-idea-di-impresa-iscrizione-step-1/

Entro il 30 giugno 2015, il Comitato di Valutazione selezionerà i quattro vincitori basandosi su una serie di criteri tra cui il team, l’originalità e la protezione dell’idea, il mercato di riferimento, lo stadio di sviluppo.

I quattro vincitori avranno diritto ai seguenti premi:

1° classificato: 11.000€ (7.500 in denaro / 3.500 in servizi);
2° classificato: 6.500 € (2.000 in denaro / 4.500 in servizi);
3° classificato: 4.500 € (2.000 in denaro / 2.500 in servizi);
4° classificato: 3.000 € (1.000 in denaro / 2.000 in servizi).

A seconda della posizione in graduatoria, l’erogazione del premio in denaro è subordinata al raggiungimento di uno specifico risultato entro 6 mesi dalla comunicazione dei progetti vincitori (per maggiori dettagli, consultare l’art. 2 del Regolamento).

Per maggiori informazioni e per scaricare il Regolamento di “Una nuova idea d’impresa 2015”: http://www.innovami.it/it/p/una-nuova-idea-d-impresa/

Napoli, 02/04/2015

Come costruire il miglior pitch per la tua startup: consigli da un Angel Investor

Zeynep Ilgaz è un’imprenditrice seriale, co-founder di startup come Biosciences e TestCountry, che ha avuto un’esperienza come membro del gruppo di Angel Investor “Tech Coast Angels”: durante il suo anno da Business Angel ha ascoltato numerosi pitch da parte di startupper ed è riuscita ad individuare i cinque elementi comuni ai pitch di successo.

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1) Connettersi con il cuore

Quando si propone il pitch è fondamentale riuscire a capire a che cosa l’investitore che ascolta è davvero interessato, cercando di intavolare una conversazione in cui ci sia connessione a livello emotivo. Un pitch deve raccontare una storia, essere ispirato, affrontare un problema e risolverlo: nel raccontare la propria soluzione per il mercato, è fondamentale far passare all’ascoltare la passione che ci spinge.

La passione di uno startupper è uno degli aspetti che resterà impresso nella mente dell’investitore: il messaggio che deve passare è che con la nostra startup stiamo provando a realizzare il nostro sogno, e che riusciremo a farlo con o senza l’aiuto di un investitore esterno. Sarà proprio questo messaggio ad invogliare l’investitore ad essere parte della vostra storia di successo.

2) Connettersi con la testa

Naturalmente, raccontare una storia di sogni e passione totalmente campata in aria non è una buona idea: il pitch deve dimostrare che il progetto ha delle solide fondamenta sulle quali potrà crescere.
Ciò che bisogna mostrare all’investitore è che abbiamo un sogno da realizzare, un prodotto cui siamo appassionati, ma che allo stesso tempo sappiamo esattamente come costruire un’azienda per realizzarlo.

Gli investitori sono interessati ad aspetti ben precisi: prima di tutto, capire che tipo di problema risolve il vostro prodotto, quanto è grande il mercato, chi sono i concorrenti, perchè il vostro prodotto è migliore degli altri, come affronteremo la fase di acquisizione di nuovi clienti, qual è il vantaggio competitivo, etc.

3) Non utilizzare troppi fogli di calcolo

Uno dei più grandi errori che l’autrice ha riscontrato nella sua esperienza da Business Angel è riempire il pitch con troppi dati e statistiche. Va bene inserire delle metriche e dei numeri, ad esempio relativi alla dimensione del mercato, ma non bisogna spendere troppo tempo su questi aspetti.

Per un Angel Investor è più importante ascoltare un messaggio convincente, preciso, semplice, orientato al valore: allo stesso modo, non bisogna esagerare con il numero di slides.
Un’idea semplice, espressa in maniera efficace, è un’idea sulla quale si è più propensi ad investire.

4) Avere un grande team

Gli investitori puntano sul team: sanno bene che una squadra male assortita può rovinare anche il migliore dei business. Tra team ed investitore, inoltre, è fondamentale costruire fin da subito la fiducia.

A questo proposito è importante che il team sia coeso e che non ci siano attriti tra i membri che lo compongono: un investitore è scoraggiato all’idea di investire in una squadra che non funziona.

Spesso, confida Zeynep Ilgaz, il team è l’aspetto prioritario, la molla che riesce a convincerla ad effettuare un investimento.

5) Attenzione alla strategia di exit

I Business Angel investono non solo se c’è una buona idea, e se quest’idea è realizzata da un team forte e dinamico: i Business Angel investono quando sanno come faranno a rientrare del proprio investimento.

Ecco quindi che diventa fondamentale avere una chiara strategia di exit da presentare all’interno del pitch: un investor può anche apprezzare l’idea, ma se non riesce a capire come rientreranno i capitali sceglierà di investire altrove.

Per leggere il post originale: http://www.entrepreneur.com/article/244115

Napoli, 01/04/2015

Dall’UE, 180K per l’innovazione in rosa: EU Prize for Women Innovators 2016

Sono aperte le candidature per il Premio Europeo per Donne Innovatrici – EU Prize for Women Innovators, iniziativa comunitaria finanziata attraverso i fondi del Programma Horizon 2020 che mette in palio un plafond complessivo di 180.000€.

Il Premio è riservato a donne che abbiano fondato (o co-fondato) una società che abbia beneficiato di finanziamenti UE per la ricerca e l’innovazione: si tratta quindi di imprenditrici che siano state capaci di mettere a frutto i risultati già conseguiti della ricerca, applicandoli e trasformandoli in business innovativi.

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L’iniziativa EU Prize for Women Innovators nasce ad opera della Commissione Europea nel 2011, per incoraggiare le numerose ricercatrici a sfruttare le potenzialità commerciali delle proprie ricerche scientifiche diventando imprenditrici innovative di successo.

Anche se sono molte le donne impegnate nella ricerca, infatti, sono ancora poche quelle che scelgono di intraprendere la strada dell’imprenditoria innovativa: con il Premio, la Commissione cerca di incoraggiarle e di accrescere la consapevolezza pubblica su questo grande potenziale.

EU Prize for Women Innovators prevede l’assegnazione di tre premi in denaro:

  • 1° premio: 100.000 €
  • 2° premio: 50.000 €
  • 3° premio: 30.000 €

Le candidature dovranno pervenire entro il 20 ottobre 2015, e dovranno indicare chiaramente il coinvolgimento delle candidate nelle attività di ricerca e innovazione, oltre alle potenzialità di accesso al mercato del prodotto/servizio che sono derivate da tali attività, evidenziando anche l’impatto sociale ed economico delle imprese.

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Le informazioni su EU Prize for Women Innovators sono disponibili al seguente link: http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/topics/16071-wip-01-2015.html#tab1

I documenti e il regolamento sono invece disponibili qui: http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/topics/16071-wip-01-2015.html#tab2

Le candidature, infine, possono essere inviate attraverso il pulsante “Start Submission” disponibile a questo link: http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/h2020/topics/16071-wip-01-2015.html#tab3

Napoli, 31/03/2015

Wind Green Award mette in palio una borsa di studio in Italia o all’estero per il miglior progetto in tema di sostenibilità ambientale

Wind Business Factor e Wind Telecomunicazioni S.p.A. hanno lanciato il contest “Wind Green Award”, per la selezione, il sostegno e il riconoscimento di progetti, idee e startup incentrate sul tema della creazione di valore condiviso nell’ambito della sostenibilità ambientale. Grazie a Wind Green Award, gli organizzatori si propongono inoltre di stimolare la partecipazione attiva della community al sostegno della cultura del rispetto per l’ambiente.

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Possono candidarsi a Wind Green Award cittadini italiani con un’idea o un progetto in linea con i temi della sostenibilità ambientale e dell’innovazione sociale. La partecipazione è aperta a imprenditori (singolarmente o in gruppo) e liberi professionisti; startup innovative e team di progetto; iniziative artistico-culturali di sensibilizzazione ai temi della sostenibilità ambientale e/o di valorizzazione del territorio.

I progetti devono presentare elementi di innovazione, efficacia e concreta fattibilità, proponendo una soluzione in una delle seguenti aree di interesse:

Energie rinnovabili e risparmio energetico,
Bio-edilizia / bio-architettura,
Smart materials,
Riduzione / smaltimento rifiuti,
Riciclo e riuso,
Eco-fashion e Eco-design,
Mobilità sostenibile,
Smart city,
Agricoltura sostenibile,
Alimentazione consapevole,
Cultura dello sviluppo sostenibile,
Progetti artistico-culturali sensibili ai temi dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.

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Per partecipare a Wind Green Award è necessario registrarsi alla piattaforma on-line e seguire la procedura disponibile al link “Partecipa” disponibile qui: http://www.windbusinessfactor.it/contest/wind-green-award/1

Le iscrizioni vanno effettuate entro le ore 12:00 del 27 aprile 2015.

Dopo una prima fase dedicata alle votazioni on-line da parte della community, alla chiusura delle candidature la Giuria Tecnica sceglierà il vincitore del Wind Green Award, che avrà diritto ad una borsa di studio per un master o una scuola di specializzazione presso un istituto di alta formazione nell’ambito della Green Economy, in Italia o all’estero.

Oltre alla borsa di studio per il vincitore, tutti i partecipanti a Wind Green Award potranno beneficiare di opportunità formative, di visibilità e networking garantite dalla piattaforma Wind Business Factor.

Per maggiori informazioni, per candidarsi e per scaricare il Regolamento: http://www.windbusinessfactor.it/contest/wind-green-award/1

Napoli, 31/03/2015

Luiss EnLabs apre la call for startup per l’Acceleration Program 2015: candidature entro il 5 maggio

Sono aperte le application per partecipare al settimo programma di accelerazione di Luiss EnLabs, acceleratore di startup con sede a Roma: il programma ha una durata di cinque mesi e accompagna le migliori startup selezionate in un percorso verso il mercato e la crescita a livello internazionale.

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Ciascuna delle startup selezionate per l’Acceleration Program di Luiss EnLabs hanno diritto, inoltre, ad un finanziamento micro-seed di 30.000€ cash dal fondo LVenture Group (in cambio del 10% in equity) e a servizi di accelerazione e formazione per un valore di ulteriori 30.000€.

Le selezioni di Luiss EnLabs sono aperte a team di startup disposti a trasferirsi a Roma per l’intera durata del Programma, impegnandosi al 100% nello sviluppo del progetto. Le startup devono avere già un prototipo del prodotto.

L’Acceleration Program di Luiss EnLabs si suddivide in tre fasi: 2 mesi dedicati al Prodotto, 2 mesi alle Metriche e un mese alle Revenue.
Lo staff di Luiss EnLabs basa il proprio lavoro sul cosiddetto Scrum Method: un approccio di organizzazione del lavoro che prevede ogni 15 giorni un ciclo completo dal Planning, all’Execution, al Demo Day.

Grazie a questo metodo, le startup accelerate possono improntare la propria crescita stabilendo via via gli obiettivi da raggiungere, lavorando per ottenere i risultati prefissati, e prevedendo momenti di monitoraggio e verifica per definire gli eventuali aggiustamenti da apportare alla propria tabella di marcia.

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Il percorso di accelerazione di Luiss EnLabs, inoltre, offre alle startup working spaces attrezzati, un network internazionale di potenziali partner, la possibilità di interagire con advisor e di partecipare ad un calendario di eventi di networking e di fund-raising.

Le application sono aperte fino al 5 maggio 2015: è possibile presentare la propria candidatura al seguente link http://luissenlabs.com/apply-now/

Il 16 aprile 2015, inoltre, Luiss EnLabs ospiterà un evento di presentazione del Programma aperto agli aspiranti startupper interessati a partecipare alla call. Per registrarsi all’Opening Event, il link di riferimento è https://www.eventbrite.it/e/biglietti-acceleration-program-opening-event-16336232110

Per ulteriori informazioni: http://luissenlabs.com/#home

Napoli, 31/03/2015

Bando Internazionalizzazione: dalla Regione Campania, 30 milioni di euro per MPMI con progetti su mercati esteri

La Regione Campania ha emesso un Bando a valere sul fondo regionale per lo sviluppo delle PMI campane relativo alla misura “Internazionalizzazione”: lo stanziamento complessivo è pari a 30 milioni di euro e si rivolge a micro, piccole e medie imprese con un progetto di investimento per l’internazionalizzazione, riguardante mercati europei ed extra-europei.

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In particolare, possono presentare domanda di accesso alle agevolazioni MPMI in forma singola o associata (ATS, ATI, Reti di imprese, Consorzi, Società consortili) in possesso dei seguenti requisiti:

almeno una sede operativa in territorio della Regione Campania,
iscrizione al Registro delle Imprese di una delle CCIAA campane da almeno due anni all’atto di presentazione della domanda.

Gli ulteriori requisiti sono elencati all’art. 6 del Bando, disponibile qui: http://www.sviluppocampania.it/public/allegati/SVILUPPO_CAMPANIA_INTERNAZIONALIZZAZIONE_BANDI_DI_GARA1.pdf

Il Bando Internazionalizzazione della Regione Campania prevede un regime di aiuto che consiste nella concessione di agevolazioni sotto forma di finanziamento a tasso agevolato, per un importo compreso tra un minimo di 50.000 e un massimo di 280.000 €, a copertura del 100% del progetto di investimento.

Il finanziamento avrà una durata di 7 anni con un periodo di pre-ammortamento di 12 mesi, e un rimborso a rate trimestrali (a quote capitali costanti) con un tasso d’interesse dello 0,50%. All’atto della sottoscrizione del Contratto di finanziamento i beneficiari dovranno inoltre presentare a garanzia una fideiussione come previsto dall’art. 12 del Bando.

Riguardo alle tipologie di attività finanziabili, il Bando prevede cinque tipologie:

A.1) Partecipazione a fiere e saloni a valenza internazionale;
A.2) Promozione di prodotti e servizi su mercati internazionali mediante utilizzo temporaneo di uffici o sale espositive all’estero, strutture logistiche, centri di assistenza post-vendita e centri servizi;
A.3) Servizi promozionali;
A.4) Supporto specialistico all’internazionalizzazione ivi compreso il supporto gestionale mediante coinvolgimento di temporary export manager (TEM);
A.5) Servizi di supporto per decisioni di alleanze all’estero (joint venture di tipo equity e non equity, alleanze strategiche, etc).

Per ciascuna delle cinque tipologie di attività finanziabili, il Bando prevede un elenco di spese ammissibili riportare all’art. 9.

Le attività ammissibili alle agevolazioni dovranno essere avviate successivamente alla presentazione della domanda, in ogni caso dovranno essere avviate entro il 31/12/2015 e completate e rendicontate entro il 30/09/2016.

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Le domande di accesso ai finanziamenti dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica sul sito www.sviluppocampania.it, a partire dalle ore 10:00 del 20 aprile 2015 ed entro il 31 luglio 2015.
La valutazione sarà effettuata sulla base di una procedura a sportello, in base all’ordine cronologico di arrivo delle domande.

Per maggiori informazioni e dettagli si rimanda alla lettura del testo integrale del Bando.

Napoli, 30/03/2015

Start Cup Campania 2015: opportunità per candidare il tuo progetto di startup fino al 26 aprile

Sono aperte le candidature per partecipare all’edizione 2015 di Start Cup Campania – Il Concorso per chi ha il coraggio di vincere, iniziativa implementata dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, della Seconda Università degli Studi di Napoli, dell’Università degli Studi di Napoli PARTHENOPE, dell’Università degli Studi di Napoli SUOR ORSOLA BENINCASA, dell’Università degli Studi del Sannio, dell’Università degli Studi di Salerno, e dell’Università degli Studi di Napoli L’Orientale destinata al sostegno di nuove imprese innovative.

Start Cup Campania 2015 prevede l’attribuzione di cinque premi in denaro (5.000€ per il primo classificato, 3.000 per il secondo, 2.000 per il terzo e 1.000 € ciascuno per il quarto e quinto) e offre ai vincitori l’opportunità di partecipare alla fase finale del Premio Nazionale per l’Innovazione.

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Parte Start Cup Campania 2015: deadline il 26 aprile

 

Il Concorso è aperto a idee incentrate sull’applicazione di nuove tecnologie in progetti di attività economica da trasformare in impresa. Possono presentare domanda di partecipazione:

1. Docenti e/o ricercatori di una delle Università promotrici;
2. Dottorandi e/o titolari di assegni di ricerca di una delle Università promotrici;
3. Diplomati, laureati e/o dottori di ricerca che abbiano conseguito il titolo presso una delle Università promotrici dell’iniziativa nell’ultimo quinquennio;
4. Studenti iscritti regolarmente al momento della pubblicazione del bando di partecipazione presso una delle Università promotrici dell’iniziativa;
5. Personale tecnico amministrativo di una delle Università promotrici.

Le idee imprenditoriali innovative di Start Cup Campania dovranno essere basate sulla possibilità di mettere a frutto economicamente i risultati delle ricerche scientifiche e tecnologiche svolte nelle Università, e l’innovazione può essere di tre tipologie:

realizzazione di un nuovo prodotto o servizio,
miglioramento significativo di un prodotto, servizio, processo o metodo di commercializzazione esistente,
realizzazione di un nuovo modello di organizzazione/gestione delle attività di impresa.

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Per partecipare a Start Cup Campania 2015 bisogna presentare la propria domanda di partecipazione entro la scadenza fissata per il 26 aprile 2015: il modulo e la procedura informatica per l’invio delle candidature è disponibile sul sito http://www.startcupcampania.unina.it/.

Le migliori idee candidate saranno inserite in un percorso di incubazione virtuale che si svolgerà dal 5 maggio al 15 ottobre 2015. Entro il 30 settembre 2015 saranno decretati i cinque vincitori, che avranno diritto al corrispondente premio in denaro e alla partecipazione alla fase finale della competition Premio Nazionale per l’Innovazione.

Per maggiori informazioni: http://www.startcupcampania.unina.it/

Napoli, 30/03/2015

“Verso una nuova imprenditorialità: ricerca, sperimentazione, innovazione” il 1° aprile a Napoli, seminario con focus sulle startup innovative

Mercoledì 1° aprile 2015, a partire dalle 9:30, il Centro Interdipartimentale di Ricerca in Urbanistica Alberto Calza Bini dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” (Via Forno Vecchio, 36 – IV piano, Scala C) ospita il seminario intitolato “Verso una nuova imprenditorialità: ricerca, sperimentazione, innovazione”.

Il seminario nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento di Architettura e il CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est e rappresenta il secondo appuntamento sul tema dopo quello organizzato lo scorso anno.
Lo scopo dell’incontro è quello di approfondire le tematiche dell’imprenditorialità giovanile ed innovativa, e delle relazioni che intercorrono tra il mondo accademico, istituzionale e delle imprese.

Il focus di “Verso una nuova imprenditorialità: ricerca, sperimentazione, innovazione” sarà anche per quest’anno particolarmente incentrato sulle startup innovative: il programma della la mattinata, infatti, prevede un momento dedicato alla presentazione del nuovo Avviso Pubblico di “VulcanicaMente: dal talento all’impresa ® 3”, a cura di Giampiero Bruno (A.T. CSI – Centro Servizi Incubatore Napoli Est).

Sempre in tema di startup e di “VulcanicaMente”, ricordiamo inoltre gli interventi di Marco Meola (CEO & founder di ReHub, tra le startup vincitrici della prima edizione) dal titolo “Startup, Ricerca, Sperimentazione” e di Simona Panaro e Federica Russillo, vincitrici della seconda edizione di VulcanicaMente, che racconteranno l’esperienza del loro progetto Agritettura 2.0.

Inoltre, il Programma prevede, dopo i saluti affidati al prof. Mario Losasso (Direttore del Dipartimento di Architettura), un’introduzione delle tematiche al centro del seminario affidata all’Assessore al Lavoro e Attività produttive del Comune di Napoli Enrico Panini.

A seguire, il prof. Luigi Fusco Girard (Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca in Urbanistica Alberto Calza Bini) presenta un intervento sul tema “Verso una imprenditorialità creativa e innovativa”.

Seguirà l’intervento di Alessia Guernaccia (PANDORA GROUP), con il suo intervento intitolato “La capacità di visione per un imprenditore e i vantaggi di essere architetto”.

Dopo la presentazione dell’Avviso Pubblico di “VulcanicaMente 3”, la mattinata prosegue con l’intervento di Vincenzo Quagliano (QS & Partners) incentrato sui progetti e le attività di “Think Thank Sassano”.

Il seminario si chiude infine con gli interventi di Marco Meola, Simona Panaro e Federica Russillo.

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Napoli, 27/03/2015

Come costruire una startup rivoluzionaria: consigli per aspiranti imprenditori

Penny Herscher è CEO di FirstRain, leader mondiale nel campo delle soluzioni di Personal Business Analytics per professionisti. In precedenza ha guidatola società di software Simplex Solutions, fino a portarla nel 2001 ad una IPO di grande successo. E’ inoltre docente presso la Stanford Business School, la Haas School of Business all’Università di Berkeley e la Santa Clara University.

Di recente Penny Herscher ha firmato un interessante articolo pubblicato da Inc.Magazine dal titolo “Gli ingredienti necessari per creare una startup rivoluzionaria”, nel quale cerca di capire che cos’è esattamente a guidare un team di persone verso una vision unica e condivisa, in grado di apportare una vera e propria rivoluzione nel mondo attraverso l’introduzione di un nuovo prodotto o servizio.

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Il punto di partenza di Penny Herscher viene da un noto condottiero della storia europea: Napoleone Bonaparte, il quale sosteneva che “Ci sono solo due forze che uniscono gli uomini: la paura e l’interesse”. Da qui la convinzione che alla base delle grandi rivoluzioni della storia ci siano la paura o un interesse comune.

Nella sua esperienza a Simplex Solutions, la Herscher racconta che l’interesse alla base del lavoro del team era la necessità di trovare una soluzione tecnologica in grado di risolvere le sfide matematiche ed informatiche di “chip modeling”, ossia riuscire a disegnare un chip innovativo che fosse affidabile, veloce e a basso costo. Questa sfida è stata affrontata da un team unito, ma soprattutto in cui tutti avevano una profonda passione per il lavoro che stavano svolgendo.

I migliori leader (solitamente CEO o founder di startup) sono quelli che riescono a mostrare al team la vision, ciò che è possibile realizzare, riunendo l’intera squadra verso un obiettivo comune. Avere un obiettivo comune, un interesse condiviso, rappresenta secondo l’autrice dell’articolo l’unico concetto unificante che può portare il team a lavorare in maniera efficace, con passione e credendo fermamente nella possibilità di raggiungere gli obiettivi aziendali.

Riunire il team verso quello che Napoleone definiva un interesse comune è quindi il solo modo davvero duraturo per costruire una startup rivoluzionaria e di successo: non è possibile ottenere lo stesso risultato attirando i componenti del team per altre motivazioni.

Anche la paura, che Napoleone citava, ha un ruolo fondamentale in una startup rivoluzionaria: si tratta però di un ruolo che Penny Herscher definisce “di livello tattico” e con un’importanza temporanea: tutte le startup all’inizio hanno paura di fallire, di sbagliare, di non riuscire a rispettare i piani.

A differenza della vision condivisa, però, la paura non può garantire che il team resti unito e concentrato nel lungo termine: ecco perché l’autrice conclude il suo articolo dicendo che la lezione di Napoleone è importante per le startup, ma va presa solo a metà.

Quello che conta per costruire una startup rivoluzionaria, in conclusione, è riuscire a riunire il team attorno ad una sfida, mantenendo vivo il loro interesse e la loro passione: sarà così che riusciranno a raggiungere gli obiettivi di business.

Per leggere il post originale: http://www.inc.com/penny-herscher/don-t-just-create-a-startup-start-a-revolution.html?cid=sf01002

Napoli, 26/03/2015

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